Confino Politico

La nostra isola è il mondo intero

segnalato dalla Redazione
 

 

Una proposta di crowfunding avanzata da Todomodo, un gruppo d’affinità di filmmaker/documentaristi, composto da Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Umberto Migliaccio.

Al link la finestra dove si può visionare la presentazione, con immagini di Ventotene e altre testimonianze:

https://www.produzionidalbasso.com/project/la-nostra-isola-e-il-mondo-intero/

Il Progetto
La nostra isola è il mondo intero è un documentario storico che narra, attraverso percorsi biografici, il viaggio umano e politico di alcuni combattenti antifascisti di Spagna. Un viaggio che si sviluppa attraverso i luoghi in cui si svolsero gli eventi avendo come centro ideale la colonia di confino politico di Ventotene, un crocevia centrale nelle vicende che furono fondamentali per la Resistenza e la nascita di un’idea d’Europa.

Ventotene è una piccola isola situata alla stessa latitudine di Napoli che si trova, tuttavia, in provincia di Latina. E’ storicamente un’isola di relegazione sin dai tempi dei Romani. Sotto il fascismo fu isola di confino politico e, dal 1939, con la chiusura della colonia di Ponza e la costruzione della cittadella confinaria, divenne il campo di prigionia politico più importante del Paese.

A Ventotene venne relegato sia il “fior fiore dell’antifascismo”, personaggi come Sandro Pertini, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Umberto Terracini, Mauro Scoccimarro, Camilla Ravera e tanti altri ancora; sia, a partire dal 1941, tutti i volontari italiani che avevano partecipato alla guerra di Spagna, nelle fila delle Brigate Internazionali o nelle milizie volontarie, internati nei campi di concentramento francesi, vennero inviati al confino politico in quell’isola. Arrivarono, quindi, personaggi del calibro di Luigi Longo, Giovanni Pesce, Anello Poma, Umberto Tommasini, Federico Zvab, Emma Bronzo Negarville. Vi furono relegati anche quegli antifascisti che per lo svolgersi della guerra erano diventati di competenza italiana come Alberto Tibaldi, Mehmet Shehu e Lazar Fundo. Questa esperienza fu un momento chiave per la Storia del Paese, qui si formarono i quadri del movimento partigiano, futuri dirigenti e figure fondamentali della storia della Repubblica, qui nacquero le idee che portarono alla nascita dell’Unione Europea, per questa e per altre ragioni è fondamentale realizzare un documentario che ne narri le vicende. Attraverso i percorsi biografici di Alberto Tibaldi, Federico Zvab, Umberto Tommasini, Anello Poma, Vinca Berti, Lazar Fundo e Mehmet Shehu racconteremo uno spaccato ampio sia dell’esperienza del confino che degli avvenimenti che avvennero prima e dopo la loro prigionia a Ventotene.

Il film sarà ambientato a Barcellona, Ventotene e Napoli, una rotta mediterranea della libertà.

Motivazioni e dichiarazione d’intenti
Il documentario storico non si pone una semplice finalità didattica. “Tutta la storia è storia contemporanea” diceva Benedetto Croce e “il lavoro dello storico non è mero antiquariato” diceva Henry Pirenne. Recuperare la storia degli internazionalisi e degli antifascisti italiani significa, al giorno d’oggi, recuperare le motivazioni che portarono quelle persone a realizzare percorsi incredibili ed avventurosi mossi da una visione di una società più giusta e più libera. Oggi, in cui la solidarietà internazionale è nulla, la coscienza civica e democratica del nostro Paese è in profonda crisi; oggi, in cui nuove forme di totalitarismo aleggiano sulle nostre vite, è importante recuperare un immaginario di società più civile e più giusta per cui lottare. Conoscere le esperienze, le motivazioni e l’ampia gamma di vissuti dei nostri “padri della Patria” ci è necessario non come finalità di retorica ma come rinnovamento delle istanze di democrazia e giustizia sociale troppo trascurate negli ultimi 30 anni in Italia.

Il nostro lavoro non si pone la finalità informativa del documentario storico tradizionale. Pur mantenendo in modo rigoroso un approccio scientifico ai fatti, scevro di qualsiasi ammiccamento a narrazioni fuorvianti, la nostra finalità è quella di rendere viva la disciplina storica attraverso il racconto emozonale tipico del cinema.

Chi siamo
Todomodo (Autori)
Siamo un gruppo d’affinità di filmmaker/documentaristi, composto da Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Umberto Migliaccio. Da più di vent’anni realizziamo, in autonomia e ogni tanto su commissione, documentari che, per quanto diversi tra loro, condividono tutti quanti la stessa attenzione per personaggi o vicende storico-sociali considerate marginali, che rischiano di scomparire dalla memoria collettiva.

In particolare, nei nostri primi anni di attività, ci siamo concentrati su artisti italiani, importanti ma dimenticati: Vittorio De Seta, il padre del documentario italiano; Nico D’Alessandria, uno dei principali registi underground italiani degli anni ‘80; Piero Ciampi, cantautore e poeta degli anni ‘60/’70, molto conosciuto in ambito musicale, ma pressoché sconosciuto al grande pubblico.

A partire dal 2007 ci siamo occupati invece di Resistenza, realizzando tre lavori, tra il Piemonte e Roma. L’obiettivo di questi documentari era quello di fare memoria e demolire la retorica, raccontando persone comuni che avevano fatto delle scelte fondamentali nel loro percorso di vita tra il 1943-45. Non ci interessava raccontare gli eroi, come la retorica resistenziale aveva fatto per anni e sentivamo l’urgenza di raccogliere le ultime testimonianze dirette di un’esperienza fondamentale nella storia italiana, ma purtroppo soggetta, a partire dall’inizio degli anni ‘90, di un’intensa opera revisionista.

In particolare il nostro lavoro più conosciuto tra questi è Bimba con il pugno chiuso, un documentario con animazioni su Giovanna Marturano, vincitore del Premio della giuria al Festival di Annecy e proiettato oltre 200 volte in festival e proiezioni in tutto il mondo.

In questi ultimi anni abbiamo concentrato la nostra ricerca sui concetti di reclusione e privazione della libertà, lavorando sul territorio delle isole pontine di Ponza, Ventotene e Santo Stefano, storicamente luoghi di confino politico e di prigionia. Abbiamo girato un documentario all’interno del carcere panottico di Santo Stefano, Magnifiche sorti e progressive, facendo un parallelo tra la struttura carceraria e la rete internet ed un documentario che ricostruisce la vicenda storica della colonia di confino di Ponza tra il 1928 e il 1939, intitolato Voci dal confino.

Le strade nella storia (Produzione)
L’associazione nasce con lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale della storia contemporanea italiana attraverso inediti percorsi esperienziali. Il viaggio diviene con noi strumento di conoscenza attraverso i luoghi che portiamo a visitare. Sono i luoghi e le persone che lo hanno attraversato che possono arricchire al meglio le tradizionali forme di apprendimento. Vivere quindi un’esperienza immersiva significa rendere multidimensionale la comprensione del complesso mondo contemporaneo.

L’associazione vanta uno staff di personale altamente qualificato che da anni ha utilizzato differenti tecniche di divulgazione applicate alla conoscenza storica. Filmmakers e Public Historians, si sono così uniti a ricercatori universitari, e archivisti per riflettere assieme su queste nuove strategie, progettando percorsi di apprendimento di breve, medio e lungo periodo.

Perché chiediamo il tuo sostegno
Il documentario si pone lo scopo di calare il racconto in una costante dimensione di viaggio, così come i combattenti di Spagna portarono la bandiera della Libertà ovunque ci fosse la possibilità di combattere contro il fascismo così il film vuole dare un senso di continuo movimento con molte scene, in treno, in nave, in auto e così via. Il racconto sarà corale grazie alla partecipazione con molti personaggi e molti narratori, scelta dettata dalla volontà di richiamare l’idea di partecipazione collettiva che ci fu nella lotta antifascista. Vorremmo utilizzare anche materiali d’archivio usati in modo evocativo e animazioni, inoltre la colonna sonora sarà composta da musiche originali.

Si tratta di un progetto ambizioso, con notevoli spese vive e lunghi tempi di lavorazione, pensiamo infatti che il lavoro ci impegnerà fino alla fine del 2024. Per questo il budget complessivo previsto si aggira attorno ai 70.000€. Un primo importante sostegno è già arrivato dall’AICVAS (Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna), speriamo di poter coinvolgere presto altre associazioni antifasciste nazionali ed internazionali.
Il progetto ha una valenza culturale e non può essere commercializzato ovvero venduto a televisioni e brodcaster, di conseguenza la sua realizzazione dipende totalmente dai finanziamenti delle associazioni e dal contributo dei singoli.

Per poter iniziare a lavorare concretamente alla realizzazione di questo progetto abbiamo bisogno del tuo sostegno fin da ora.

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