Dibattito

Qualche commento al messaggio natalizio del sindaco

riceviamo da Guido Del Gizzo e pubblichiamo

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Il messaggio di riferimento (ripreso integralmente da Fb), allegato dall’autore al testo, in calce a quest’articolo, in formato .pdf

 

Mi sono imbattuto, l’altro giorno su Facebook, in un messaggio di stile pre-natalizio del sindaco Francesco Ambrosino (allegato, a discrezione della Redazione) e l’ho letto d’un fiato, fino alla conclusione che auspica un’inversione di tendenza per le prossime festività:

“Cerchiamo di dare linfa vitale all’isola anche d’inverno. Il Comune farà la sua parte, addobbando le strade e le piazze con un po’ di luci e di alberi in festa, organizzerà qualche festa, patrocinerà eventi, ecc…, ma cerchiamo tutti di collaborare.

Apriamo qualche ristorante, qualche bar e qualche hotel per ospitare dignitosamente chi decidesse di venire sull’isola, non contribuiamo a renderla un villaggio estivo magari poi addirittura lamentandoci che a Ponza non c’è nulla da fare.”

In questo comprensibile auspicio del sindaco, c’è tutta l’inconsistenza di qualsiasi progetto per l’isola: “Un po’ di luci e di alberi in festa… qualche ristorante, qualche bar e qualche hotel per ospitare dignitosamente chi decidesse di venire sull’isola”.

Probabilmente proveniente da Marte o pianeti vicini, chissà… magari atterrano sull’isola per sbaglio….

L’amministrazione comunale ignora cosa sia l’incoming turistico, per l’ovvia ragione che ritiene di non averne bisogno: tre mesi di lavoro estivi bastano e avanzano per tutti, che diamine!


Leggo sempre con attenzione gli interventi del sindaco e la sua ultima comunicazione su Facebook si colloca a metà tra un bilancio auto-assolutorio e una sorta di manifesto d’intenti, di cui non si capisce, come al solito, la praticabilità.

La raccolta dei rifiuti dalle imbarcazioni, ad esempio.

Se si applica alle imbarcazioni che approdano ai pontili o prenotano un posto nei campi boa, si configura come un’ulteriore gabella ponzese: soprattutto per le presenze giornaliere.

Oltretutto, poiché siamo in attesa della gara per la gestione dei rifiuti sull’isola, dovrà essere predisposto e messo a gara anche un protocollo di raccolta, che dovrà essere coerente con quella effettuata a terra, integrandola: ne riparliamo il 30 marzo… il 31 è Pasqua e, meteo permettendo, la stagione comincia presto, nel 2024… fate un po’ voi.

Se invece riguarda anche le barche in ormeggio libero, invece, come si fa ad imporla?

Con un’ordinanza della Capitaneria, che imponga la consegna dei rifiuti, a pagamento e secondo modalità precise, a chiunque superi il limite delle tre miglia dalle coste dell’isola?

Ma soprattutto: come si fa ad inserirla in un piano di riequilibrio pluriennale, senza sapere di cosa si parli?

Siamo seri…


Nella sua comunicazione, il sindaco non nomina, neanche una volta, il tema che interessa tutti i ponzesi già adesso: che succede con le concessioni demaniali?

Se ne sta certamente parlando animatamente, lontano da occhi e orecchi indiscreti, tra scadenze tassative e confusione normativa e, intanto trattando, negoziando, tra quelli che si sentono già garantiti e coloro che, la scorsa estate, hanno potuto iniziare a lavorare solo a stagione iniziata, perché non stanno sulla lista dei buoni.

Colpisce la totale latitanza dell’opposizione, come se non ci fosse mai nulla da obiettare, o non servisse a niente.

Dal sito del Comune apprendiamo che sono in essere, sull’isola, 57 concessioni demaniali, appese alla volontà del dominus: di che impostare campagne elettorali a ripetizione…

Poi, dato che sono un ficcanaso, sono andato, sempre sul sito del Comune, a guardare gli affitti degli immobili di proprietà demaniale.

Nella zona ex Samip, sono registrati tre affitti, due onerosi e uno completamente gratuito: quelli onerosi riguardano Wind e H3G, quello gratuito la SEP, che occupa i locali sopra Cala dell’Acqua dal 2013 con una centrale provvisoria di emergenza, per la quale comunque riceve dei contributi regionali, oltre al pagamento delle bollette dai residenti.

Curiosamente, il sindaco ignora una notizia apparsa, appena due settimane fa, su quasi tutte le testate giornalistiche nazionali e locali.

Gliela diamo volentieri: la Regione Lazio ha adottato la delibera di approvazione del Piano dei Porti di Interesse Regionale, da Tarquinia a Ponza, sulla base delle VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che, nel caso di Ponza, è relativa al nostro progetto di Cala dell’Acqua… guarda un po’, esattamente quella che il comune ci accusava di non aver prodotto.


Da quest’estate sono state fatte circolare voci circa la chiusura del procedimento ed il parere negativo del TAR: a quanto ci risulta, l’udienza del TAR è stata spostata per motivi “tecnici” al prossimo 17 gennaio e ciò che sarà deciso, lo scopriremo tutti in quel momento.

Mi permetto solo di far notare come la concessione demaniale comporterebbe un’entrata certa per il comune, per un lungo periodo di tempo, senza con ciò perdere la proprietà del cespite: oltre alle molteplici attività economiche che ne deriverebbero, altro che “qualche bar, qualche ristorante etc” di cui sopra.

Lo stesso discorso varrebbe per l’intero comparto 13, il giorno che il comune, e soprattutto i ponzesi, decidessero di farne qualcosa: ma temo che , anche in questo caso, il problema sia quell’affitto gratuito, ottenuto in tempi non sospetti da chi, ancora oggi, ritiene l’isola una riserva di caccia privata.

Il problema, non dipendente solo da lui – ma a cui ha contribuito “con slancio” – che il sindaco deve risolvere, “pesa” circa 14 milioni di euro e deve trovare soluzioni credibili per sostenere  un piano di rientro in 15 anni: fanno circa 4.300 € di debito a testa, per ognuno dei circa 3200 abitanti dell’isola.

E allora?

La soluzione è la solita: “Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete?. Un fiorino!” (da “Non ci resta che piangere”)

Tassa di sbarco e piano parcheggi e, con grande sforzo di immaginazione, rifiuti dalle barche: poi, al limite, ci vendiamo il Semaforo.

 (…) “Ci sono anche numerose altre attività alle quali stiamo lavorando per portare nuove entrate all’Ente e rendere meno oneroso e pesante la rata annuale di Piano di Riequilibrio ma di questo ne parleremo più avanti.”

Tranquilli, tanto c’è tempo….

(…) Noi ce la stiamo mettendo tutta e tentiamo di affrontare questa sfida con impegno e dedizione, vi chiediamo però di comprendere la situazione e di evitare di evidenziare le mancanze che sicuramente ci sono e ci saranno, dopotutto le risorse a disposizione sono estremamente limitate.”

 

Avete bisogno di nulla dagli uffici comunali?

 A buon intenditor…

 

Allegato in formato .pdf: Francesco Ambrosino. Da Facebook. 12 dic. 2023

 

 

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