Defunti

La scomparsa di Elisa

di Giuseppe Mazzella

Ieri 15 agosto all’ospedale di Latina è venuta a mancare Elisa Irace, vedova di Raffaele Romano.

Elisa era venuta a Ponza da Suio di Castelforte alla fine degli anni sessanta per impiegarsi presso l’ufficio postale di Le Forna, allora diretto da mio padre Gennaro. Con il grande impegno che ha sempre contraddistinto la sua vita, aveva fatto una rapida carriera, fino alla direzione dello stesso ufficio di Le Forna.
Sposata con Raffaele Romano, pescatore di antica tradizione, da cui aveva avuto due figli, Gennaro e Amalia, si era subito ambientata, ricambiando la stima e l’affetto dei nuovi paesani. Quello che ha sempre contraddistinto la sua vita è stata la grande volontà lavorativa e disponibilità, non disdegnando anche i lavori manuali.

Io l’ho conosciuta che avevo otto anni ed è stata per me come una sorella maggiore. Soprattutto dopo la scomparsa di mio padre nel 1973, è stata vicina alla mia famiglia originaria con grande generosità.
La sua morte, pur nella prevedibilità degli ultimi giorni, mi lascia un grande vuoto dentro e tanto dolore. Tantissimi gli episodi che mi legano a lei in una vita ricca di affetto. Ricordo, tra i tanti, la vigilia del mio matrimonio, quando si occupò di scialbare a calce la cappella di San Luca in quel di Santi Cosma e Damiano, perché fosse pronta per la celebrazione.

La sua è stata una vita ricca e piena di prove, che ha sempre saputo affrontare con umiltà e pazienza. Sono fraternamente e con tutto il cuore vicino ai figli, ai nipoti e parenti tutti. Pregherò per la sua bella anima e che Dio l’abbia in gloria.

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