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Epicrisi 342. Andamento lento, anzi lentissimo

di Luisa Guarino [1]

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Considero l’autunno una stagione ‘necessaria’, anche se non mi piace, come del resto l’inverno. Ed è ‘necessaria’ più che mai per Ponza: serve a riprendere fiato, dopo un’estate sempre più intensa e movimentata, a riposarsi un po’, a fare un minimo di bilanci, a guardarsi intorno. Perché dopo l’inverno bisognerà prepararsi tutti di gran lena a una nuova ‘stagione’: ora però correre non serve proprio, e l’isola può illanguidirsi in colori e ritmi diversi. Forse è più una sensazione psicologica che realtà, perché comunque di gente indaffarata ce n’è tutto l’anno… vabbè, però l’estate è un’altra cosa, specie se è lunga come quella 2021.

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Parte e si dipana soprattutto su argomenti che riguardano la nostra isola la trasvolata sulla settimana appena trascorsa, a cominciare dai nuovi riconoscimenti in campo poetico del nostro Alfredo Scotti [3]; Franco De Luca invece pone ancora una volta al centro dell’attenzione il libro Liberazione” di Emilio Iodice [4]. Mentre ci colpisce dritto al cuore, in senso buono naturalmente, Enzo Di Fazio con le sue Quattro chiacchiere con Cristoforo e Silverio [5] che parla dei nostri fari, e in particolare di quello della Guardia, facendoci tornare a sperare. Assolutamente autunnale, e malinconico quanto basta, Franco De Luca con il suo Cadono foglie… e gioco col morto [6]: l’uomo giusto con il pensiero giusto.

Ci sollecita e ci fa riflettere tutti Di cosa parliamo quando diciamo ‘Identità di luogo’ (Place identity) [7] di Sandro Russo: l’input arriva da una giovane studentessa che vuole preparare la sua tesi di laurea in “Design, comunicazione visiva” proprio su Ponza, e dice di aver trovato nel nostro sito tanti spunti e informazioni. Per ‘place identity’ – spiega Beatrice – s’intende un’identità visiva che possa rispecchiare l’anima del luogo. Sandro analizza i termini e mette in evidenza due parole da cui partire, bellezza e appartenenza: non è poco per un inizio.

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Oltre a Ponza, anche Ventotene ha il suo bello spazio nelle notizie della settimana, con L’appello delle comunità religiose per la sostenibilità [9] della Rete italiana per il dialogo euro-mediterraneo, che si è svolto appunto sull’isola nei giorni scorsi; ma soprattutto con una serie di servizi che riguardano l’80° anniversario del Manifesto di Ventotene, l’evento Lettere dal carcere di Santo Stefano [10] che si è svolto all’Archivio di Stato di Latina, e i lavori per l’ex carcere, tutti tratti dal quotidiano Latina Oggi.

Ma non mancano altri temi interessanti in questi giorni di metà ottobre. Tra essi spicca Vita e morte di una Mata Hari antifascista [11] di Fabio Lambertucci, che ci fa conoscere una singolare e avventurosa figura, Laura D’Oriano, che secondo il regime spiava i sommergibili italiani per conto degli Alleati: unica donna fatta fucilare dal fascismo nel 1934.
Da esperto e appassionato di cinema qual è, Tano Pirrone invece segnala un servizio da Il Foglio sulla XVI Festa del Cinema [12] in corso a Roma.
La poesia tradotta da Silverio Lamonica Il ritorno dell’uomo di mare [13] ci riporta a situazioni, circostanze e sentimenti ben conosciuti dalla popolazione ponzese, specie quella femminile: peccato non poter inquadrare meglio la sua autrice, Charmaine Chircop, “poetessa forse canadese” in un contesto storico: sarà dell’800, del ‘900?
“Sospesi tra la storia e il presente” ci mantiene invece Patrizia Maccotta con una nuova tappa di Una foto racconta… Il tempo a Saepinum [7], l’attuale Sepino, in Molise, ricco di resti archeologici e di tante altre bellezze.

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Ma l’andamento lento di questi giorni proprio ieri registra un brusco balzo: la notizia della scomparsa del leggendario Ciccio Nero [15] (lo ricorderemo sempre così) fa in pochi secondi il giro dell’isola, e con il web raggiunge tutto il mondo. Chiunque sia stato a Ponza lo ha conosciuto o ne ha sentito parlare. E’ stato una figura di assoluto spicco nel panorama ponzese, dove è arrivato decine di anni fa da Napoli: imprenditore ‘autodidatta’, ha costruito dal nulla un impero insieme alla sua grande famiglia.

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E appare simbolica la sua scomparsa proprio lontano dall’estate, dalla sua confusione e dai suoi colori, con le barche e i motoscafi che solcano il mare e il suo pontile affollato. Aggiungo a quelle di Ponzaracconta le mie condoglianze più sentite a tutti i suoi cari.