Ambiente e Natura

Incontri dell’Amministrazione sul tema del Turismo

a cura della Redazione

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Riportiamo per par condicio due comunicati rispettivamente del Gruppo Consiliare “La Casa dei Ponzesi” e del Gruppo Consigliare “Tutti per Ponza”, dalle relative pagine Fb.
Da “La Casa dei Ponzesi”
Una coalizione diffusa sul territorio è questa l’unica via per ipotizzare delle soluzioni sicure allo scopo di sostenere ed incoraggiare il turismo estivo 2020 a Ponza.
L’ amministrazione con a capo il Sindaco Ferraiuolo, il suo vice Mazzella con i consiglieri De Martino e Di Fazio ed il delegato Pellegrini hanno incontrato insieme ai consiglieri d’opposizione Feola ed Ambrosino, i rappresentanti della Confcommercio Lazio Sud – Ponza, di Federalberghi di Ponza.
Il confronto si è svolto sui temi inerenti principalmente le attività produttive, i trasporti marittimi con l’intervento del consigliere De Martino volto ad assicurare e potenziare le corse navali anche dopo il 15 settembre, la rimodulazione dei tributi comunali, fino ad interessare il demanio marittimo. Di particolare rilievo la proposta di Tommaso Tartaglione riguardo la bozza di modifica al regolamento dei dehors (Spazio esterno di un pubblico esercizio) che ha considerato come le misure di contenimento del contagio che sono state applicate al settore della ristorazione e dei bar di riflesso andrebbero a limitare l’assunzione del personale creando un notevole danno a chi vive solo ed esclusivamente con il lavoro stagionale.
Molta attenzione infine è stata posta alla sicurezza sanitaria, intensificare i controlli medici all’imbarco e all’ottenimento di liquidità per affrontare la crisi provocata dalla pandemia attraverso l’aumento della tassa di sbarco.
Tutte queste proposte sono state vagliate nella riunione di oggi e verranno esaminate nello specifico la prossima settimana.
Il Sindaco infine ha apprezzato la disponibilità al dialogo manifestata dai presenti e si è detto fiducioso che insieme si possano trovare le soluzioni.
Da: “Tutti per Ponza”

Una prima riunione “unitaria” che ha portato a nessuna conclusione concreta
di Franco Ambrosino, Giuseppe Feola, Maria Claudia Sandolo e Piero Vigorelli

Ieri, mercoledì 6 maggio, su invito del sindaco si è svolto un incontro al quale hanno partecipato rappresentanti della maggioranza consiliare e della minoranza, insieme con rappresentanti di Confcommercio e di Federalberghi. Non invitata – e non se ne comprende la ragione -, la Pro Loco che ha un ruolo di ente del turismo dell’isola.
Scopo dell’incontro, quello di un confronto di opinioni e di proposte per garantire una buona stagione estiva, che deve essere sicura dal punto di vista sanitario (Ponza Covid zero) e di ampio sostegno a tutte le realtà produttive dell’isola.

Tuttavia, la prima cosa da rilevare è che la maggioranza non si è presentata con un suo pacchetto di proposte, – al contrario della minoranza consiliare e delle associazioni di categoria.
La seconda cosa, è che al momento non ci sono proposte comuni e condivise. Anche per questo, ci sarà un’altra occasione d’incontro.

Nella discussione, ad esempio, ieri mattina la maggioranza si è detta contraria alla proposta della minoranza di cancellare la Tosap (tassa sull’occupazione del suolo pubblico) e di consentire agli esercizi commerciali di avere più spazio pubblico per garantire il “distanziamento”, senza dover subire una perdita di clientela.

Ma proprio ieri pomeriggio, al Senato della Repubblica, il ministro per il Turismo Dario Franceschini ha annunciato che nel “decreto maggio” (quello dei famosi 55 miliardi) ci saranno la cancellazione della Tosap e l’aumento dell’occupazione del suolo pubblico.
Il Comune di Ponza ha quindi perso un’occasione per fare una cosa sacrosanta, autonomamente, come noi abbiamo proposto fin dal 9 aprile. Domani, il Comune sarà costretto a farla, per legge.

E riguardo alle altre tasse che devono essere ridotte? Dalla TARI (rifiuti) alle aliquote comunali di IMU e IRPEF, – perché bisogna dare certezze immediate ai cittadini e alle strutture produttive?
La maggioranza non ha dato risposte, rifugiandosi dietro un “vediamo cosa farà il governo”.

Non si rende conto che il piatto piange, che l’attesa logora chi un lavoro lo ha e chi un lavoro lo cerca,  chi deve fare i conti su come riaprire l’attività senza rimetterci, oppure non aprirla affatto perché ci sarebbero più costi che introiti.
E quest’attesa pesa come un macigno soprattutto per chi, negli anni scorsi, ha lavorato nella stagione estiva e oggi teme di restare disoccupato.

Altra questione decisiva per una buona stagione, è quella dell’aumento delle corse dei mezzi navali, che a causa del “distanziamento” trasporteranno la metà dei passeggeri.
Noi abbiamo chiesto che le corse siano aumentate nei mesi di luglio e agosto… La maggioranza, al contrario, ha parlato di aumentarle da dopo il 15 settembre.
Ridere o piangere?

Sono invece possibili convergenze sulle proposte per limitare al massimo il turismo pendolare (la gitarella andata/ritorno) e sull’istituzione di un solo punto di attracco per i tender delle imbarcazioni in rada (anche per riscuotere un contributo per i rifiuti che scaricano sull’isola).

Una buona notizia emersa nella riunione, è che il personale sanitario del Poliambulatorio è in grado di fronteggiare eventuali casi di Covid. Tutti speriamo che non ce ne sarà bisogno.

Per maggiore chiarezza, pubblichiamo qui di seguito le proposte che abbiamo presentato al Comune nella riunione. E confermiamo che, nello spirito di una franca collaborazione, al prossimo incontro attendiamo risposte chiare e concrete da parte della giunta comunale.
L’Amministrazione ci comunichi le decisioni e le azioni che intende porre in essere.
È evidente che una nuova fase interlocutoria non potrà essere accettata, anche perché la situazione è talmente complessa e preoccupante che i nostri concittadini – e soprattutto gli operatori turistici – meritano adeguate risposte.
Sono già andati in fumo i mesi di aprile e quasi tutto maggio. L’agonia non deve continuare nella stagione estiva.

A seguire, in file .pdf, le proposte dei consiglieri di minoranza: Tutti per Ponza.2. Le proposte

1 Comment

1 Comments

  1. silverio lamonica1

    7 Maggio 2020 at 13:46

    Mi auguro vivamente che gli operatori turistici locali siano messi nelle condizioni ottimali per iniziare al meglio la loro attività che, ricordiamoci, ha subito una brusca battuta di arresto in aprile e maggio, costata svariati milioni di euro. Non entro nel merito dei provvedimenti da adottare, dove le Amministrazioni comunali debbono poi fare i conti con le Autorità centrali, Ministeri vari, Regioni e – soprattutto – Corte dei Conti. Ma chi amministra un pizzico di coraggio, in una situazione del genere, lo deve dimostrare, non sfidando la legge, ma interpretandola in senso positivo (qualche amministratore di “lungo corso” di certo ha capito ciò che voglio dire) Lo dico a ragion veduta, avendo maturato anche io tale esperienza, sia pure in un tempo “non recente” e in un diverso contesto storico. Ma occorre fare presto, cercando di fare a meno di tutte le riunioni “interlocutorie!” e venire immediatamente “al sodo”.
    Dico questo perché so che tanti piccoli commercianti ed esercenti nei vari settori, si trovano in grave difficoltà economica. Uno di loro, ponzese, tramite WhatsApp mi ha confidato: “…E sto valutando di chiudere l’attività e godermi i pochi spiccioli della pensione. …Non posso programmare il lavoro, già difficile per il prodotto venduto, già difficile per un’attività stagionale a Ponza, già difficile per la disgrazia Covid-19, già difficile per la presa per il c…o per l’aiuto alle partite IVA, già difficile per la politica perpetrata da tempo “Divide et impera”… l’elenco è lunghissimo. Pensa che l’esercizio è chiuso, ma la bolletta del consumo elettrico è alta, perché sto pagando per il “consumo minimo”, per il trasporto dell’energia, perché il contatore che non è mio lo devo pagare 50 volte il suo valore. Così per Acqualatina, la spazzatura …”
    Poi mi ha elencato una estenuante sfilza di adempimenti per ottenere il contributo di € 25.000: una sfilza di certificati, referenze e, ciliegina sulla torta, la verifica in loco (in corpore vili) circa i “benefici” del contributo. Per cui vi ha rinunciato. E a mio avviso tutto questo facilita il lavoro a cravattari e usurai, i quali offrono “sull’unghia” i soldi necessari e poi …
    E conclude citando i versi di Trilussa:
    “Fin tanto che sento / che spira sto vento / io sto con la lega / del chi se ne frega / e chiuse bottega”.
    Perciò, alla luce di quanto ho detto, suggerisco a tutti di operare nella massima concordia e, soprattutto fare presto e bene.

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