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Una canzone per la domenica (73). Last Christmas. Nevicava spesso nei primi anni ’80. Fioccava sulle mie giornate nel Nord Italia. La neve resta la cosa più bella fra i miei ricordi di anni spesi tra Veneto e Lombardia. Per me che venivo dal mare ed ero abituata al vento, il silenzio della neve era un piccolo miracolo danzante. Lo era e lo è. Non era la neve della settimana bianca, o del mio corso di sci in Trentino. Era la neve del quotidiano familiare, dei giorni di scuola, delle passeggiate nel minuscolo bosco dietro casa. Prima del bosco c’era un piccolo orto dove mia madre tentava di coltivare qualcosa che le ricordasse la terra di casa. In fondo vivevamo sul lago di Garda e il clima avrebbe dovuto essere mite, ma quei primi inverni furono bianchi e gelidi, tanto che nonna Silvia una sera – arrivando da noi – disse che mancavano soltanto i lupi. Anche un piccolo riccio fece la sua comparsa sul retro della casa e per un po’ stringemmo amicizia. MTV esisteva già, era nato negli Stati Uniti come canale a pagamento ma per noi, almeno per me, non esisteva ancora. Al ritorno da scuola, però, c’era DeeJay Television, un programma televisivo andato in onda fra il 1983 e il 1990, legato a Radio DeeJay, e trasmesso dalle reti che oggi fanno parte del gruppo Mediaset. Youtube non era ancora stato partorito e quella mezz’ora al giorno (dalle 14:00 alle 14:30) doveva bastare per seguire i videoclip dei gruppi che andavano per la maggiore, erano anni con la colonna sonora di Duran Duran, Spandau Ballet, U2, Depeche Mode, Bronski Beat e tanti altri. Erano anni in cui Madonna e Simon Le Bon erano per molti i più belli del reame, io avevo un debole per Bono (Vox). La notte del 2 aprile 1984 partì dalla provincia lucchese – viaggiando sulle frequenze di Elefante tv – Videomusic che trasmetteva video musicali durante l’intero arco della giornata. Ci si poteva abbuffare di video musicali, ma senza scelta personale… Fra le tante canzoni trasmesse ce n’era una che non raggiunse mai il primo posto delle classifiche britanniche, ma che è diventata – dopo la morte del suo autore (2016) – il singolo di maggior successo mai stato primo nelle classifiche britanniche. Dettato dal bisogno di superare l’astio dei critici e conquistare in maniera stabile una fetta di mercato, prodotto dallo stesso autore in maniera un po’ casalinga, scritto da George Michael nella sua cameretta d’infanzia, Last Christmas, con il suo testo semplice e il suo motivetto efficace, è un brano che da oltre trent’anni accompagna il Natale. Portata al successo dagli Wham!, band composta dal cantante e compositore George Michael e dal chitarrista Andrew Ridgeley, Last Christmas può vantare un video che conta più di 450 milioni di visualizzazioni su YouTube. . . Il testo e la traduzione di Last Christmas (Lo scorso Natale) Last Christmas – Lo scorso Natale Once bitten and twice shy – una volta ferito e doppiamente intimidito A crowded room – Una stanza affollata A face on a lover with a fire in his heart – un volto di un amante con il fuoco nel proprio cuore A face on a lover with a fire in his heart – un volto di un amante con il fuoco nel proprio cuore
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