Ospitiamo con piacere (e ringraziamo) il prof. Giuseppe Massari per la sua continua attenzione alla prevenzione degli incendi sulla nostra isola (per gli articoli degli anni passati digita – incendi – nel riquadro CERCA NEL SITO, in Frontespizio).
La Redazione
Qualcuno probabilmente ricorderà che l’anno scorso, in questo periodo, Ponza racconta ha pubblicato dei testi riguardanti il pericolo degli incendi, le cause che li provocano, le conseguenze che ne derivano.
Gli incendi sono una calamità naturale al pari, ad esempio, dei terremoti o delle eruzioni vulcaniche con una sostanziale differenza: i terremoti e le attività vulcaniche sono imprevedibili e non dipendono da noi, mentre gli incendi siamo noi a provocarli e quindi sono evitabili.
L’anno scorso si è indugiato su tutte le cause degli incendi di origine umana, distinguendo fra quelli dolosi che sono dei reati meno numerosi di quanto si creda e le cause colpose che sono la stragrande maggioranza. Provochiamo incendi senza rendercene conto, per disattenzione, per negligenza, perché sottovalutiamo dei gesti apparentemente innocui che sono invece pericolosissimi.
La cosa più grave che facciamo è lanciare i mozziconi accesi di sigarette dal finestrino della macchina. Noi non amiamo spegnere le sigarette nel posacenere dell’auto perché lasciano un cattivo odore: questa abitudine è così radicata che in molte macchine non ci sono più i posacenere oppure è stato lasciato uno spazio, un optional, dove porre il posacenere, a richiesta. Si fuma con il finestrino spalancato e poi si lancia fuori il mozzicone. Automobilisti, motociclisti, camionisti, passeggeri di quei treni che hanno ancora i finestrini apribili costituiscono uno stuolo sterminato di potenziali provocatori di incendi, inconsapevoli di esserlo.
Il numero di piccoli focolai che si vedono lungo le strade è elevatissimo, per fortuna solo alcuni di loro riescono ad espandersi e diventano dei grandi incendi.
La strategia delle Autorità competenti è fondata sul numero di uomini e sulla capacità dei mezzi in grado di intervenire quando nasce un incendio. Di fronte al fuoco che brucia, l’unica cosa che conta è la tempestività degli interventi per spegnerlo il più rapidamente possibile.
Ma è sull’alternativa che si continua ad insistere. È necessario mettere in atto tutte le iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza continuando a ripetere fino alla noia che il modo migliore per affrontare gli incendi è di evitare che avvengano.
Lo scorso anno, commentando in autunno i vari fatti dell’estate, si è rilevato con comprensibile soddisfazione che nei quattro mesi estivi a Ponza non è avvenuto alcun incendio. Va da sé che non si è pensato che le raccomandazioni di Ponza racconta fossero servite ad ottenere questo risultato: varie concause come le differenti condizioni climatiche, il minor traffico sulle strade, qualcuno ha aggiunto l’aumentata vigilanza ma non è chiaro chi l’abbia effettuata, sta di fatto che non ci sono stati incendi. Si può pensare che una favorevole congiunzione astrale abbia tenuto Ponza lontana dagli incendi.
Comunque sia, è sembrato opportuno ribadire alla vigilia dell’estate il fervorino sul rischio degli incendi, ricordando a tutti che le cause che li provocano sono numerose ma dipendono soprattutto da noi, a cominciare dai temibili mozziconi di sigarette.
.
Immagine di copertina: Ponza. Incendio del 26 Agosto 2007