Federico Guiglia, giornalista de “Il Messaggero”, ha pubblicato sull’edizione odierna (03.03.2014) del quotidiano romano, a pag. 15, un interessante articolo: “Gli azzeccagarbugli e l’inglese in prestito”, ove illustra, in modo assai eloquente, l’abuso di vocaboli inglesi nella lingua italiana, specie nel nostro “universo politico”.
Io aggiungo che un tale vezzo rischia di diventare ancora più diffuso con il nuovo governo dei “decisionisti” o, se preferite, dei “decision men” di Matteo Renzi.
L’articolo è stato “fonte di ispirazione” del sonetto che propongo, augurandomi vivamente che i poeti del Dolce Stil Novo, oltre a Petrarca, Foscolo e altri non meno illustri, non si rivoltino nella tomba.
Per facilitarne la comprensione aggiungo, al termine, un breve glossario.
Durante il question time al parlamento
della spending review si parla spesso,
il premier ha annunciato che adesso
il welfare è ognora l’ argomento:
la jobs act a tutti dà alimento,
la mission principale è il progresso
a tal convention ora si dà accesso,
bipartisan sia il regolamento.
L’election day e la par condicio
s’è messo a punto pur nel breve briefing;
il chairman dichiara: “Non inficio
che i partiti sian robusta holding”.
Due senator si dicon: “Micio, micio”
così diventa legge l’outing!
GLOSSARIO
Question time = L’ora delle domande: risposta dei ministri alle interrogazioni parlamentari.
Spending review = Revisione della spesa pubblica (tagli delle spese superflue)
Premier = Primo ministro
Welfare = Il benessere della nazione
Jobs act = Legge (o decreto) del lavoro
Mission = Missione, fine da perseguire
Convention = Assemblea per raggiungere un accordo
Bipartisan = Bilaterale, condiviso dai due maggiori partiti (maggioranza e opposizione)
Election day = Giorno di elezioni ( politiche e amministrative insieme)
Par condicio = Condizioni paritarie (termine latino)
Briefing = Incontro per definire gli obiettivi di una iniziativa e i modi per realizzarli
Chairman =Presidente o moderatore di un’assemblea
Holding = Società con azioni o quote di altre società
Outing = Venire allo scoperto (rivelare pubblicamente il proprio orientamento omosessuale)
