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Intervista all’assessore al Bilancio Franco Ambrosino. Franco Ambrosino è l’assessore al Bilancio del comune di Ponza, ma anche ai Lavori Pubblici, per cui è persona autorevole per spiegarci che cosa possono aspettarsi i cittadini di Ponza nel prossimo futuro. D. Franco, tu sei diventato, strada facendo, assessore al Bilancio, in breve puoi spiegarci qual è la situazione finanziaria ereditata e corrente di questa amministrazione? R. La situazione finanziaria è, come era facile prevedere, una situazione di emergenza data la notevolissima mole di contenziosi in essere. Riceviamo quotidianamente ingiunzioni di pagamento, messe in mora, decreti ingiuntivi e quant’altro, relativi a impegni assunti in anni remoti anche del secolo scorso. E questo solo per ricordare quelli che avevano degli impegni di spesa regolarmente assunti con documenti ufficiali; purtroppo però si trovano anche richieste di pagamenti a fronte di nessun impegno di bilancio. D. Certo stiamo assistendo ad un incremento delle tasse e questo preoccupa le famiglie ponzesi, perché ormai le nuove tasse si possono pagare solo erodendo i risparmi: cosa può dire a questi cittadini, l’assessore al Bilancio? R. Sono cittadino ponzese, prima ancora di essere assessore, questo per dire che la problematica delle difficoltà economiche in cui viviamo mi è tristemente nota, anche per esperienza diretta. Tuttavia è doveroso fare un poco di chiarezza sulla questione degli aumenti delle tasse sui rifiuti. D. Alcuni cittadini stanno comunque provvedendo a fare ricorso al TAR contro i nuovi rincari. Cosa pensi dei cittadini che scelgono di non pagare e di fare ricorso? R. Sento parlare di ricorsi sulle bollette TARES e dico che se c’è un errore o una mala interpretazione che penalizza qualcuno, possono essere rettificate. Gli uffici della Pubblialifana sono aperti al pubblico e mi risulta che hanno corretto numerose bollette (cd. ‘pazze’). l’Amministrazione ha fatto il resto dando dei chiarimenti interpretativi al regolamento adottato in modo che la società di riscossione potesse dirimere altre situazioni. Non vorrei quindi, che dietro a questo ricorso si celino sempre le stesse persone che hanno qualche allergia nel pagare i servizi che vengono loro resi. Siamo sereni su questa vicenda, perché abbiamo rispettato una legge dello Stato, abbiamo approvato un regolamento e delle tariffe che sono state indicate dal M.E.F. (Ministero Economia e Finanze) e abbiamo dato disposizioni immediate alla società di riscossione di rivedere e correggere gli errori commessi. Credo che questa sia la strada migliore. Se poi qualcuno vuole ricorrere al TAR pagando l’avvocato anche più di quanto gli è stato richiesto per la TARES sono affari suoi. D. Giorni addietro, la giunta comunale ha deliberato l’incarico ad un altro avvocato perché provveda ad opporsi alle richieste del curatore fallimentare della Se.Ge.Po, il quale chiede al Comune più di 4 milioni di euro. Come si è arrivati a questo debito e quali sono le prospettive e le implicazioni politiche e finanziarie dell’eredità Se.Ge.Po.? R. Come dicevo molto tempo deve essere dedicato da noi tutti a situazioni critiche pregresse, che mai sono state adeguatamente seguite. Possiamo affermare che su queste problematiche c’è stata una mancanza assoluta di attenzione da parte delle Amministrazioni precedenti e che oggi si palesano con enorme sofferenza per le casse comunali. D. L’attuale amministrazione è pressata sul piano economico da varie vertenze pregresse in ognuna delle quali ogni giorno che passa, senza trovare una soluzione, si determina un maggior indebitamento del comune: l’esproprio del terreno in zona Dragonara per la costruzione delle case Edil Famiglia; la vertenza della Stazione Marittima; la nuova costruzione della struttura delle poste alle Forna. R. Questi sono altri esempi lampanti di quello che dicevamo prima sul “pressapochismo” della gestione amministrativa passata. Per esempio la problematica della riconsegna di un terreno alle sigg.re Conte – Grassucci in zona acquedotto Dragonara. Questa è un’altra vicenda surreale dove le amministrazioni precedenti non hanno sentito il dovere di difendersi. D. Ci sono molte critiche di una parte della comunità ponzese sul fatto che l’amministrazione invece di promuovere sviluppo e aiutare i privati a fare impresa, creando i presupposti per sistemare situazioni illegali, ha scelto la via della tolleranza zero emettendo una infinità di ordinanze di chiusura attività. Non pensi che sia un modo non solo impopolare dal punto di vista elettorale ma addirittura antieconomico da tutti i punti di vista: i privati fanno ricorso e spendono soldi, l’amministrazione spende i soldi per opporsi ai privati creando altro debito. Che cosa pensi? R. Le critiche si accettano se sono costruttive, se invece si vuole sostenere che tollerare abusi o illegalità diffusa sia un bene per l’economia isolana, questo non è accettabile e si respinge con forza al mittente. Noi sosteniamo – ma è quello che abbiamo sempre detto coerentemente in campagna elettorale – che se si vuole che questo paese diventi un paese normale, non si possa prescindere dalla legalità. Inoltre solo per rispondere a chi semplicisticamente fa affermazioni di questo tipo, l’abusivismo e la illegalità soffocano le attività regolari e questa è sicuramente una pratica anti-economica nel senso di scoraggiare l’economia legale. Quando sento affermazioni di questo tipo oltre a ribellarmi intimamente, mi viene un dubbio che il mio interlocutore non si sia reso conto di cosa sia successo nel recente passato e a quale attenzione, per usare un eufemismo, era soggetta la nostra isola e i nostri rappresentanti. Per concludere questo punto, a me poco importa del consenso immediato, lavoro e lavoriamo tutti, per dare risposte strutturali e definitive. Mi rincresce per chi si adombra, ma eleggere questa amministrazione voleva significare proprio questo e noi coerentemente questo perseguiamo. D. Io e te siamo stati all’opposizione dell’amministrazione Porzio e ritenevamo fondamentale che una amministrazione, per avere la speranza di dare un senso alla sua azione, non dovesse stare solo con la testa a rincorrere le infinite emergenze ma dovesse avere un progetto politico economico per dare speranza nel futuro, dare la possibilità alle nuove generazioni di prepararsi per attivare la propria creatività. R. Quello che dici circa la necessità di avere una visione generale e non focalizzata troppo sulle problematiche quotidiane, è cosa saggia e sicuramente condivisibile. Ma è altrettanto vero che per fare questo è indispensabile che altri provvedano alle necessità cogenti quotidiane. La nostra difficoltà iniziale è stata proprio questa, avere un’idea generale e programmatica ma senza tralasciare le incombenze ordinarie.
Voglio ringraziare Franco Ambrosino che molto cortesemente ha risposto alle mie domande che spero servano ai cittadini per completare informazioni e giudizi, sulla prima parte dell’ azione della amministrazione Vigorelli.
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Una precisione è d’obbligo. Nella mia introduzione ho investito Franco di una carica che non ha quella di assessore al Bilancio, anche se la nostra intervista ha delineato volutamente, quelle tematiche di contabilità, di conti pubblici perché incidono fortemente sulla qualità della vita dei Ponzesi. Franco però ha mostrato di accettare questo indirizzo dialettico e ha risposto con molta competenza e soprattutto mostrando di condividere tutta la linea politica, riorganizzativa e programmatica della amministrazione di cui fa parte. Franco è assessore ai Lavori Pubblici per cui condividendo la politica di bilancio la trova coerente con quella di programmazione e sviluppo che sono le premesse indispensabili per pensare di investire in lavori pubblici per traghettare il vecchio nel nuovo.