di Martina Carannante
Qualche giorno fa a Ponza.
Squilla il telefono, risponde mamma.
È Tina, che ci chiama da Brescia per sapere come stiamo e salutare mia nonna.
Lei ci chiama spesso; anche se a Ponza non viene da 15 anni, l’isola è sempre nel suo cuore.
Ci chiede come vanno le cose, se ci sono novità, la scuola come procede, che progetti ci sono nell’aria. Dopo un po’ di “Uhhh, veramente!?” e “Ahhh, mannaggia, mannaggia!” mamma mi cede il telefono: è il mio turno.
Tina mi chiede che Corsi seguo all’Università, se mi piacciono e come procede Ponza racconta. Si scusa quasi, di non aver mandato più niente per il sito, ma in questi mesi è stata molto impegnata.
Mi dice che ha partecipato ad un concorso letterario con un suo scritto inedito che è piaciuto così tanto alla casa editrice da decidere di pubblicarlo.
Così tra correzioni, bozze e riletture è stata impegnatissima.
Non è un problema, le dico, anzi sono molto fiera del suo lavoro e ovviamente voglio leggerlo al più presto.
Per ora non c’è un cartaceo, dice lei, ma solo la promozione on-line.
Cercando in internet, l’ho scovato; ne ho letto un’anticipazione per il lancio e mi è piaciuta molto, così la propongo a voi Lettori, che Tina la conoscete per altri suoi contributi al Sito [digitare nel riquadro AUTORI e cercare nell’elenco, cliccando su Mazzella Tina – NdR]
Non si escude una presentazione a Ponza, magari nell’estate prossima ventura…
Sinossi (dalla presentazione del libro)
Nella casa di riposo per anziane benestanti in cui si è volontariamente confinata, Chiara ritorna con la memoria agli anni lieti dell’infanzia trascorsi nella povera e luminosa isola natia, al periodo confuso dell’adolescenza, ai giorni tristi della guerra ed alle scelte dell’età adulta. Si rivede nella fredda città del nord che l’ha accolta, giovane sposa, e nella nuova casa confortevole accanto al marito tenero e premuroso, ma incapace di aiutarla a risanare le ferite del passato. Ripensa con doloroso struggimento ad Alessandro, il figlio disabile compagno di interminabili ore d’isolamento e di sconfitte. I ricordi indelebili dei sogni traditi e dei numerosi fallimenti la inseguono ovunque. Eppure questa non è una storia di battaglie perdute, perché proprio là, in quel rifugio ovattato, in quella prigione soffocante di regole assurde, Chiara saprà trovare un significato più appagante alla propria esistenza, una nuova stagione dell’anima.
Note sull’Autrice
Tina Mazzella è nata a Ponza nel 1945 e vive a Brescia con il marito ed i due figli. Si è laureata in Lettere presso l’Università di Bologna ed è stata insegnante nella scuola Media e al Liceo. Da circa vent’anni si dedica ad attività di volontariato presso associazioni impegnate nella promozione dell’integrazione sociale di persone disabili. D’Autunno è il suo primo romanzo.
Aletti Editore
Collana Gli Emersi – Narrativa
pp.184 € 14,00
A Tina Mazzella le più sincere felicitazioni per l’evento da parte della Redazione di Ponza racconta e l’augurio di riaverla presto su queste pagine