Attualità

Il fatto del giorno (1)

         di Martina Carannante

Un occhio da lontano: Formia –> Ponza: così vicine e così lontane

Per un’ isola i collegamenti sono indispensabili, beni di prima necessità, come il pane e l’acqua. Ponza inizialmente era legata a Napoli, solo dagli anni ’90 inpoi,  è divenuta satellite rispetto a Formia. Gennaro di Fazio tra queste pagine ha narrato un pezzo di storia dei collegamenti tra Ponza e il continente. Navi che hanno affrontato tempeste,  bombardamenti aerei e deragliamenti, mezzi che hanno trasportato merci, persone e generi alimentari e ora??…..Ora ci troviamo con:

  •  navi che impiegano 3 ore di navigazione (se va tutto bene) e  vanno in cantiere ogni 4 mesi;
  • aliscafi in avaria;
  • senza nafta, benzina e bombole ( di gas o ossigeno che sia) perchè intrasportabili  (???);
  • catamarani presi in prestito per fare viaggi della morte.

Sulla nascita della Laziomar tutti erano un po’ dubbiosi:  i mezzi già vecchi della gestione Caremar hanno fatto qualche manutenzione (bombature ai lati) che hanno solo ridotto velocità, allungando il tempo da 2,30  a 3 ore; il biglietto aumentato di 10 centesimi, dovuto anche all’aumento del prezzo del petrolio e la ripetitività di lavori fatti non in cantiere, ma nel bacino del porto di Formia.

In questi giorni l’ennesima amara notizia che ha tramutato i dubbi iniziali in certezze.

Mia madre mi ha raccontato che quando lei aveva la mia età e studiava a Formia c’era la nave che assicurava sempre la doppia corsa e l’aliscafo delle Vetor offriva un servizio a prezzi modici, certo qualche disagio c’era anche all’ora, ma non era all’ordine del giorno come oggi.

***

Da Ieri,la comunicazione ufficiale:  la nave Quirino  deve ritornare in cantiere, pertanto ci sarà una sola corsa del Tetide (partenza da Ponza alle ore05:00,ritorno da Formia alle ore 17:30) e il catamarano  farà il giro di Ventotene impiegando così due ore e mezza di navigazione.

In questo modo come si fa a far crescere quest’isola???

I ragazzi che studiano fuori tutta la settima il sabato non possono più ritornare a casa (partendo da Formia il sabato alle15.30,si arriva a Ponza alle18:00,per ritornare a Formia alle ore 05:30/06:30di domenica!!!). E i lavoratori pendolari (professori, medici, impiegati, commercianti e rappresentanti vari) come raggiungono l’isola??? Come vanno via???  Per non parlare dei turisti: Ponza isola di turismo non può ospitare nessuno perché non ha collegamenti idonei!

Bisogna fare qualcosa ASSOLUTAMENTE..!!! Dov’è il cambiamento??? Qui si vede solo peggioramento e non va bene! Chiedo a tutti voi che leggete questo sito di farvi sentire, di dire la vostra idea, di proporre un’azione congiunta…o qualsiasi altra cosa.  Fatevi sentire, facciamoci sentire, urliamo il nostro disagio….non facciamo i lavativi scrollandoci le spalle e pensando che tutto questo non ci appartiene. Ponza siamo noi e la facciamo tutti noi!!!

Io inizio a proporre di contattare “Striscia la Notizia”, ma per farlo servono molte segnalazioni, dobbiamo essere UNITI e CONVINTI, se vogliamo realmente migliorare.

Martina Carannante

 

2 Comments

2 Comments

  1. Marianna Licari

    29 Settembre 2012 at 12:38

    D’accordo su tutto.
    Bisognebbe scrivere una lettera dove si riassume la situazione Laziomar dal principio,da quando è sparita la nave di riserva dall’accordo preliminare fino agli ultimi disagi.E poi inviarla in massa non solo a Striscia,ma anche alle Iene e soprattutto a Report.

  2. polina ambrosino

    29 Settembre 2012 at 13:06

    Bene: visto che ormai le denunce a procure varie non servono più, come dicevo su facebook l’unica soluzione è farsi sentire attraverso i mass media e i programmi di denuncia sociale, come appunto striscia, report, ecc ecc… Utilizziamo per una volta le varie associazioni culturali, ce ne sono tante a Ponza, siamo iscritti quasi tutti ad almeno una…che TUTTE SI UNISCANO IN UNA VOCE, QUELLA DI PONZA CHE NON VUOLE AFFONDARE!

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