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Ponza: un set

di Giuseppe Tricoli

Questo pezzo è stato pubblicato nel 2008 nel libro “CIAK, si gira! Anzio, Nettuno e dintorni…” realizzato dal mio amico Vincenzo Monti. Ho rielaborato il finale perchè all’epoca pensavo ad una rassegna delle opere realizzate a Ponza da far curare a Gianni Silvestri, oggi forse potremmo pensare ad una rassegna dei film fatti da Gianni, premio Oscar con “L’Ultimo Imperatore”.

Ovviamente non è una ricerca esaustiva ma può essere un punto di partenza per mettere insieme un filone di notizie non molto utilizzato.

Buon lavoro a tutti

Peppe Tricoli

 

 

Ponza: un set

di Giuseppe Tricoli

 

Recentemente i luoghi che hanno ospitato set cinematografici o televisivi (location), hanno conosciuto un insperato successo dal punto di vista turistico perché in tanti hanno voluto andare di persona sui luoghi visti al cinema o in TV.

Ponza è stata location dagli albori della cinematografia, spesso però il grande pubblico non ha mai saputo dove si trovassero quei magnifici scorci e magari con la fantasia li hanno localizzati chissà dove mentre erano, magari, a poca distanza da loro.

Quando Federico Fellini iniziò a girare il suo Satirycon la scena di apertura ha come sfondo la baia di Chiaia di Luna con Palmarola sullo sfondo e qualcuno ha più volte pensato di intitolare proprio al grande maestro del Cinema Italiano il piazzale che la sovrasta.

La presenza a Ponza di due grandi subacquei quali Cosmo (Mimì) Dies e Silverio Zecca, fece sì che Bruno Vailati cominciasse a girare nelle acque dell’isola i suoi primi documentari con l’utilizzo delle prime telecamere da immersione.

Sofia Loren girò all’inizio della sua carriera un film che le fece conoscere il mare di Ponza e questo episodio lo ha ricordato lo scorso anno a Civitavecchia rispondendo ad un cronista che la intervistava nella sua veste di madrina di una nave da crociera: a Ponza, in una casa privata, conservano ancora un maglione indossato da lei.

Tutta la serie de L’indomabile Angelica con protagonista l’attrice francese Michelle Mercier è stata interamente girata nel nostro mare. In porto tranquilli bastimenti da trasporto erano stati trasformati in galeoni dei pirati e tutti noi ragazzini assistevamo a queste cruente battaglie… dalla banchina del porto, ma al cinema tutti hanno visto il Mar dei Caraibi.

Il set de Il Conte di Montecristo porta a Ponza un giovane Andrea Giordana che anni dopo sull’isola acquista una casa per le vacanze.

Una giovanissima Ornella Muti interpreta Il sole sulla pelle ambientato proprio tra Roma le dune di Sabaudia e Ponza.

Avendo deciso di raccontare la vita di Giorgio Amendola, Carlo Lizzani ambienta a Ponza il suo Un’isola girando proprio nelle strade e tra le case che videro i giorni del confino e la storia d’amore tra Amendola e la sua Germaine.

Il Piccolo Lord miniserie televisiva andata in onda in due edizioni è stata interamente realizzata tra Ponza e la Germania.

The acquatic life un film che doveva raccontare le gesta di Jacques Cousteau è stato interamente girato tra Ponza, Nettuno e Sabaudia, al cinema tutti hanno visto le acque della Polinesia ma chi era pratico di Ponza non ha potuto non riconoscere il suo porto nelle cui acque tranquille è ormeggiato il “Belafonte” ex dragamine sudafricano riadattato allo scopo con tanto di mini elicottero giallo.

Il regista tunisino Mohsen Melliti decide di girare un film in mare aperto su di una barca da pesca con attore protagonista Raoul Bova, parte dalla Sicilia alla ricerca dei siti, va in Adriatico dove gli consigliano di venire a Ponza. Ed è infatti qui che girerà Io l’altro uscito nel 2007 ambientato nella acque dello Stretto di Gibilterra ma interamente realizzato sul “Burrasca” una conosciutissima barca da pesca ponzese. Memorabili le attese a pomeriggio inoltrato di ragazze e signore in fila per una foto ed un autografo che, va detto, l’attore non ha mai negato a nessuna. Personalmente ricordo la coppia di sposi che faceva il classico giro per le foto all’uscita dalla chiesa dopo la cerimonia, giunta sulla Banchina Santa Lucia l’auto si ferma, la sposa scende di corsa e corre a farsi una foto con Lui, il neo marito nell’attesa si accende una sigaretta.

Naturalmente un set cinematografico è anche occasione di lavoro per le tante “comparse” reclutate in loco, pagate a tabella sindacale anche se in tanti lo farebbero anche gratis per poter dire “c’ero anche io” ed ho lavorato con….. Potenza della macchina da presa, sia essa cinematografica o televisiva non importa, l’importante è esservi davanti.

E’ una tranquilla mattina di primavera quando all’orizzonte appare una giunca cinese che però senza vele cammina spinta da un motore diesel. Entra in porto ed è immatricolata a Roma, chiariscono subito che devono girare alcune scene a Palmarola: non sapremo mai per cosa.

 

Giuseppe Tricoli

 

 

 

 

 

2 Comments

2 Comments

  1. Silverio Tomeo

    23 Giugno 2011 at 07:57

    Vorrei aggiungere “Il ladro di Bagdad”, un film del 1961 di Bruno Vailati con attore protagonista lo scultoreo Steve Reeves, attore-culturista americano, e la bella Giorgia Moll, attrice e cantante. La trama da Wikipedia: “La principessa di Bagdad è ammalata di un male incurabile; solo un introvabile fiore magico, la rosa azzurra, potrà ridarle la salute. Molti giovani si gettano nell’impresa apparentemente impossibile di recuperarlo, e fra questi il ladro Karim, che dopo molte peripezie riesce. Ma nel frattempo il perfido principe Omar assedia la città, volendo prendere di prepotenza la bella. Karim riesce a sconfiggerlo grazie all’ausilio di forze sovrannaturali che impara ad evocare. Alla fine l’eroe viene accolto dal sultano ed ottiene la mano della principessa”. Il film, spezzettato e in inglese, è visibile anche su you tube.
    Avevo dieci anni all’epoca, e mi ricordo che il film venne quindi girato quell’estate. Per noi ragazzini Steve Reeves era un mito, a partire dalle “Fatiche di Ercole” del 1958, e poi via via eroe mitologico, pirata, figlio di Spartacus, Enea, Sandokan….Dopo qualche anno anche per molti diventò di moda “la cultura fisica”, l’attuale body bilding. La “rosa azzurra”, in gesso, venne sovrapposta al grottone di Chiaia di Luna, all’uscita sulla spiaggia, dove potemmo ammirare il marcantonio atletico fare le corsette, provare le scarpette arricciate in stile da “Mille una notte”, ed era una presenza notevole, secondo me un vero atleta, e serio e decente anche come attore.

  2. Sandro Vitiello

    24 Giugno 2011 at 05:36

    Aggiungo un paio di film o telefilm di cui ho memoria:
    La serie dei racconti sceneggiati per la tv: “Il vecchio e il faro” con un giovanissimo Roberto Chevalier e Fosco Giachetti.
    Chi non ricorda quella bellissima voce che diceva: “Libero chiama radio costa….” girato tra i fari di Zannone e della Guardia. Basta avere più di 50 anni per averne memoria.
    Ancora: una delle scene finali di un film che a me era piaciuto e che aveva come titolo “Quanto è bello lu murire acciso” dedicato alla sfortunata impresa di Carlo Pisacane.
    C’è un’unica scena ponzese, quando la nave con i patrioti parte dall’isola e si vede alle spalle il molo di Cala Feola.
    Nel film già citato, con Ornella Muti: “Il sole sulla pelle”, si vedono diverse comparse ponzesi.
    Un saluto
    Sandro Vitiello

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