Canzoni

Una canzone per la domenica (288). I cambiamenti di Vasco Rossi

di Iole Pomponi e Sandro Russo

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Una canzone per la domenica scelta per il sito riflette ovviamente la predilezione musicale di chi la propone, ma si è posto anche il caso il caso che i gusti del proponente e del redattore che la deve ‘lavorare’ non coincidano.

Con Iole ci conosciamo da più di trent’anni. Da un rapporto esclusivamente di lavoro con il passare del tempo siamo arrivati a conoscerci meglio e settimana dopo settimana a parteciparci qualcosa delle nostre vite. Abitiamo entrambi a Lanuvio, lei in paese, io il campagna; conosciamo i rispettivi mondi e famiglie, abbiamo frequentazioni e amici comuni. Lei ha saputo del sito. È abbastanza attiva sui social e di tanto in tanto quando le accade qualcosa di particolare, mi propone uno scritto – una schermata con i suoi articoli recenti a fondo pagina – che generalmente pubblico sul sito.

Un punto non ci siamo mai incontrati è la sua predilezione per Vasco Rossi: pervasiva, per me asfissiante, tanto da avere un suo pezzo come allarme di chiamata musicale sul telefonino. Un contrasto che dura da sempre, diventato anche motivo di sfottò reciproco.
Qualche giorno fa ha provato a convincermi che il suo Cambia-menti è un monumento della canzone italiana. Me l’ha fatta sentire, ho fatto anche attenzione al testo.
Per quieto vivere abbiamo cambiato discorso. Per fortuna sempre in ambito musicale le piacciono anche i Doors, per cui sempre di musica abbiamo continuato a parlare, ma in termini meno conflittuali.

Però su Vasco Rossi ha ragione nel dire che sono anni che ha successo, riempie gli stadi e che è stato capace di cambiamento, da giovane scapestrato e dedito agli eccessi, ad una maturità più riflessiva, anche in campo musicale.
Non ho cambiato idea su Vasco Rossi, ma ho pensato che anche Iole ha diritto a proporlo su Ponzaracconta.
Ci siamo accordati su un pezzo che bene o male mi è entrato nelle orecchie, come tormentone del suo telefonino e abbiamo scelto per la presentazione un bel video con Vinicio Marchionni (regia di Pepsy Romanoff), girato in provincia di Foggia: nelle cave di pietra di Apricena, nell’area del porto industriale di Manfredonia e nelle campagne di Rignano Garganico.
Abbiamo allegato anche i testi.
Dopo la canzone siamo stati d’accordo nel proporre anche un breve video sul personaggio Vasco Rossi, in un’intervista con Ernesto Assante e Gino Castaldo (…anche se Assante non parla mai).
Buon ascolto

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Un mondo migliore

 

Non è facile pensare di andar via
E portarsi dietro la malinconia
Non è facile partire e poi morire
Per rinascere in un’altra situazione
Un mondo migliore

Non è facile pensare di cambiare
Le abitudini di tutta una stagione
Di una vita che è passata come un lampo
E che fila dritta verso la stazione
Di un mondo migliore
E un mondo migliore

Sai, essere libero
Costa soltanto
Qualche rimpianto
Sì, tutto è possibile
Perfino credere
Che possa esistere
Un mondo migliore
Un mondo migliore
Un mondo migliore
Un mondo migliore

Non è facile trovarsi su una strada
Quando passa la necessità di andare
Quando è ora, è ora, è ora di partire
E non puoi, non puoi, non puoi più rimandare
Il mondo migliore
Un mondo migliore

Sai, essere libero
Costa soltanto
Qualche rimpianto
Sì, tutto è possibile
Perfino credere
Che possa esistere
Un mondo migliore
Un mondo migliore
Un mondo migliore
Un mondo migliore

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Vasco Rossi e gli haters di YouTube

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1 Comment

1 Comment

  1. Alessandro Alfieri

    10 Marzo 2024 at 17:09

    In un incontro informale con Sandro (Russo) è venuta fuori una nostra comune “antipatia” per Vasco Rossi e ho avuto la sua più completa attenzione quando gli ho detto che sul tema ho addirittura scritto un libro (2012, insieme a Paolo Talanca, critico musicale), dal titolo molto chiaro: “VASCO, IL MALE – Il trionfo della logica dell’identico”.
    Gli ho promesso che gli farò avere il file .pdf del libro. Ne è stato contento. Ha detto che “ci penserà lui”. Non so cosa abbia inteso dire…

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