Luglio

In questa pagina sono elencati gli eventi che hanno contraddistinto la storia di Ponza raggruppati per il mese di Luglio.

Si invitano tutti i lettori a comunicare altri eventi degni di nota.

 

  • 1233, 12  –  Con Bolla, Papa Innocenzo IV, lodando le virtù dei Frati di Santa Maria di Ponza, incorporava quel convento nella Casa di S. Anastasia di Roma fuori le Mura, del medesimo ordine, e con essa soggetta direttamente alla Santa Sede.

                 (G. Tricoli – Monografia per le Isole del Gruppo Ponziano – ristampa Ultima spiaggia 2011, pag. 146)

 

  • 1737, 30 con Dispaccio, il Re di Napoli stabiliva che i feudi farnesiani, pervenuti dalla casa materna, comunemente conosciuti fra i beni allodiali, dovevano dipendere dalla segreteria di Casa reale [Il termine “allodiale” (dal germanico: Allod, latinizzato in allodium) era utilizzato nel Medioevo per indicare i beni e le terre possedute in piena proprietà, in opposizione ai termini “feudale”  o “in beneficio”, con i quali si indicavano invece i beni ricevuti in concessione – NdR].

                     (G. Tricoli, Op. citata pag. 169)   

 

  • 1738, nonae (5) – Il Vescovo di Terracina, Gioacchino M. Oldo venne in visita pastorale a Ponza e cresimò 30 maschi e 3 femmine

(G. Tricoli: Monografia per le Isole del Gruppo Ponziano – Napoli 1855; pag. 264)

 

  • 1743, 16 Con dispaccio reale, Don Evangelista Bianchi di Terella viene nominato governatore dell’isola, in sostituzione del Mattia, ritiratosi.

(G. Tricoli – Op. citata, ristampa ed Ultima Spiaggia 2011, pag. 170)

 

  • 1771, 27 – Con dispaccio del Re di Napoli, Ponza viene aggregata alla diocesi di Gaeta

 (G. Tricoli – Op. citata – ristampa ed. Ultima Spiaggia 2011, pag. 178)

 

  • 1775, 4 Il Ministro Tanucci comunica a Carlo III (in tale data già Re di Spagna) la  conclusione della fondazione delle due colonie di Ponza e Ventotene, rispettivamente con 1000 e 400 anime. Bernardo Tanucci (1698 – 1783) è stato uomo di fiducia del re di Napoli Carlo di Borbone  e di suo figlio Ferdinando IV; occupò le cariche di segretario di Stato  della Giustizia e Ministro degli Affari esteri e della Casa Reale

 (S. Corvisieri, All’Isola di Ponza – Ed. Il Mare 1985, pag. 48)

  • 1777, 21  Con Dispaccio del Re, venivano indicati i compiti giuridici e amministrativi del Governatore di Ponza.

 (G. Tricoli, Op. citata – ristampa, pag. 175)

 

  • 1780, 16  Il Regolamento Regio stabiliva che in ogni isola vi fosse il Regio Magazzino  dei viveri “a tre chiavi”: una al Guardapalco e le altre al Governatore e al Comandante, approvvigionando ogni genere commestibile per quattro mesi e per conto della Cassa Allodiale.

 (G. Tricoli, Op. citata – ristampa, pag. 177)

 

  • 1781, 27  Fu consacrata la Chiesa della Madonna Assunta a Le Forna dal Vescovo di Gaeta, venuto in visita pastorale.

 (S. Corvisieri, Op. citata – pag. 52)

 

 (F. Schiano, S. Lamonica: Luigi Verneau, Martire Ponzese della Repubblica Partenopea – La Poligrafica Gaeta 1974)

 

  • 1800,   Con dispaccio reale si concedeva “a censo” ai coloni di Ponza il taglio dei pali e piante nell’isola di Zannone, il suolo boschivo veniva distribuito tra i coloni. Ma il provvedimento ‘non piacque’ al marinaio Camillo Conte, che per censo veniva escluso e così il 9 agosto successivo incendiò la parte meridionale dell’isola.

 

  • 1815,   Sconfitto Napoleone, il delegato britannico Manson restituisce le isole ponziane ai Borbone. Da Mola di  Gaeta arriva la Compagnia del Reggimento Farnese al comando del Cap. De Granalis.

(Gen. U. Broccoli – Cronache Militari e Marittime del Golfo di Napoli e delle Isole Pontine durante il Decennio Francese 1805 – 1815 – M.D. S.M.E. Ufficio Storico – Roma 1953, pag. 280)

 

  • 1815, 13  Con Decreto Reale, confermato dalla legge successiva, le isole di Ponza, Gavi, Zannone e Palmarola formavano Comune di prima classe in  ragione di rendita e aggregato al distretto di Gaeta in provincia di Terra di Lavoro.

 (G. Tricoli, Op. citata – Ristampa, pag. 218)

 

  • 1830, 29 Re Francesco I, di ritorno dalla Spagna, si ferma a Ponza in visita. Il regno di Francesco 1°, figlio di Ferdinando 1°, fu molto breve: durò dal 1825 al 1830. Francesco aveva 47 anni quando salì al trono, ma ne dimostrava molti di più a causa anche di problemi di salute 

 (G. Tricoli – Op. citata, ristampa – pag. 236)

  • 1857, 15 Il Giornale Ufficiale del Regno riporta “Di non lieve importanza nel Tirreno è il bel porto dell’Isola di Ponza, come porto rifugio e Dogana di Seconda classe. La Maestà del Re si è degnata approvare due progetti per le necessarie riparazioni alle banchine ….”

 (Tricoli, Op. citata, ristampa, pag. 238)

 

  • 1904, 20 Antonio D’Arco, capo indiscusso della comunità ponzese di La Galite, scrive al Vescovo di Tunisi chiedendo un sussidio per la costruzione di una chiesa per quella comunità, sorta nel 1872 per suo volere e che superava di molto le cento anime (l’anno prima erano già 130).

 (S. Corvisieri – Op. citata, pagg.  263 – 265)

 

  • 1928, 30 Muore a Olbia Gaetano Vitiello, Sindaco di Ponza dal 1900  al 1905 e dal 1913 al 1920. Ricoprì la carica di assessore tra le due nomine.

 (G. Vitiello – Ponza, brevis insula, brevis historia – Ed. Fossataro, Cagliari; 1974, pag. 239)

 

  • 1935  –  L’Ing. Francesco Savelli, ottenuto il permesso dal Ministero delle Corporazioni, inizia gli scavi minerari della bentonite a Le Forna.

(S. Corvisieri, Op. citata – pag. 317)

 

  • 1943, 24  Al largo di Ventotene due aerei inglesi affondano il piroscafo Santa Lucia  della S.P.A.N. che collegava le isole ponziane con il continente. Circa 80 le vittime, pochissimi i superstiti.

(N. Albanelli – Ventotene 24 luglio 1943, l’affondamento del Santa Lucia – Ed. Imagaenaria, Ischia 2006, pag. 33)

 

  • 1943, 27 Dalla corvetta Persefone, alle dieci di mattina, sbarca a Ponza Benito Mussolini ed è alloggiato – come sorvegliato speciale – nel palazzo di Silvia Mazzella, sulla spiaggia di Santa Maria, che aveva ospitato anche Ras Immerù, dopo la conquista d’Etiopia.

 (L.M. Dies – Ponza Perla di Roma – Ed. Atena, Roma 1950 – pag. 73)

 

  • 1953, 23 A bordo del rimorchiatore “Tenace” i componenti della Corte d’Assise del Tribunale di Napoli, raggiungono Ponza per verbalizzare la deposizione del Sac. Don Aniello Conte, già cappellano dell’ergastolo di Santo Stefano, in sede di revisione del processo, con cui 20 anni prima fu condannato all’ergastolo Carlo Corbisiero, per un crimine mai commesso.
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