racconto storico di Fabio Lambertucci
Il nuovo racconto è “Stendhal e la statua etrusca” È il secondo della “Trilogia di Stendhal” – leggi qui il primo: Il rosso e il nero. Seguirà “Stendhal e il boia mastro Titta”.
Ringrazio la Redazione. A tutti, buona lettura
F. L.
“Un romanzo è uno specchio che passa per una via maestra e ora
riflette al vostro occhio l’azzurro dei cieli, ora il fango dei pantani”
(Citazione attribuita da Stendhal a Cesar Vichard (1639-1692), abate di Saint-Real)
Stendhal ritratto da Södermark nel 1840, Reggia di Versailles
Civitavecchia (Roma), Palazzo Lenzi, sede del Consolato di Francia (24 marzo 1835)
Sto scrivendo una lettera al mio amico scrittore e medievalista Jean-Jacques Ampère, figlio del grande fisico Andre-Marie, per comunicargli delle nuove magnifiche tombe etrusche dipinte scoperte a Corneto (1) dal magistrato e cavaliere della Legion d’onore per meriti letterari Pietro Manzi di Civitavecchia, buon conoscitore di storia locale e appassionato di Archeologia.
A me, Monsieur de Stendhal, Console di Francia e scrittore, a farmi appassionare alle Antichità etrusche – soprattutto ai meravigliosi vasi dipinti – è stato qui a Civitavecchia il mio inseparabile e devoto amico antiquario Donato Bucci – uomo di ottime qualità umane e intellettuali -, che proprio di fronte al Consolato ha bottega, dove nello spazioso deposito ci riuniamo nelle serate invernali con Pietro Manzi e suo fratello maggiore Guglielmo, l’avvocato Benedetto Blasi, il naturalista Biagio Donati e l’incisore Antonio Acquaroni per discutere di cultura.
Targa per Stendhal a Civitavecchia
Devo annunciare ad Ampère che domani Bucci mi porterà a Canino nel feudo del principe Luciano Bonaparte, fratello minore di Napoleone. Ha saputo dall’archeologo Vincenzo Campanari di Toscanella del ritrovamento di una bella statua bronzea etrusca muliebre acefala a Vulci, vicino al fiume Fiora. Lì nel 1828 mentre un contadino stava arando un campo all’improvviso davanti al bue si aprì una larga voragine che lasciò scoperta una tomba dipinta con colori smaglianti con all’interno vasi etruschi in cocci! Il Bonaparte ha allora richiesto i permessi di scavo allo Stato Pontificio e i reperti li ha messi in mostra a Roma a Palazzo Gabrielli. I pezzi più pregiati, sarcofagi e vasi dipinti, li sta vendendo a tutta Europa! Oltre a quella di papa Gregorio XVI che sta costituendo in Vaticano il primo Museo etrusco, dobbiamo battere la spietata concorrenza di re Ludwig I di Baviera che si compra i pezzi più pregiati per la sua gliptoteca di Monaco! È un autentico avaro: quando ha visitato le tombe di Corneto non ha lasciato neanche un baiocco al guardiano mentre io lo pago 5 paoli per aprire le porte delle tombe. Pensare che in una locanda di Monterone, vicino a Cerveteri, ha mangiato sei uova al piatto e quando l’oste gli ha chiesto 45 centesimi, un aiutante di campo infuriato, gettando sul tavolo 35 centesimi, ha giurato per Dio che non avrebbe pagato di più!
Stendhal. Ritratto a carboncino
In carrozza, sulla strada per Canino (Viterbo), 25 marzo 1835
– Mon cher ami, da quando ho avuto a che fare con il brigante Gasbarrone per quell’affare proficuo, la Polizia pontificia mi sorveglia ancora di più: mi censurano anche le lettere! Non gli basta aver messo i miei scritti all’Indice dei libri proibiti?
– Monsieur de Stendhal, anch’io come sapete sono sotto il loro attento occhio perché liberale e ora anche grande amico vostro!
– Avete ragione, Donatò. Ho paura di avervi compromesso troppo!
– Nooo, che dite? Per me è un immenso onore e orgoglio esservi amico!
– Merci beaucoup! Anche per me! Piuttosto, il Bonaparte ci venderà la statua a buon prezzo? Vorrei farla rivendere a Parigi, avrei già il compratore. Con il ricavato potremmo finanziare la nostra società, all’apparenza una normale società commerciale, in realtà una società segreta antipapale!
– Ho preso contatti con il figlio ventenne Pietro Napoleone. Pensate che a quindici anni è fuggito di casa per partecipare nel ’31 all’insurrezione antipapale in Romagna con i cugini Luigi Bonaparte II e Luigi Napoleone. Arrestato dai pontifici, è evaso, ha tentato di raggiungere i compagni rivoluzionari toscani, poi si è rifugiato in America dallo zio Giuseppe ed è andato a combattere in Colombia con il generale Santander contro gli Spagnoli. Tornato in Italia, è stato arrestato e rinchiuso a Castel Sant’Angelo a Roma. Ora liberato, è sotto sorveglianza a Canino, lo sospettano di Carboneria…
– È proprio il nostro uomo! Cosa vi ha promesso?
– Di convincere il padre a vendere la statua a noi.
– Bon, mon ami, si mette bene!
Musicanti nella Tomba dei Leopardi (V sec. a.C.) a Tarquinia
Canino (Viterbo), Palazzo Bonaparte, 25 marzo 1835
– Ecco il celebre scrittore Monsieur de Stendhal, al secolo Marie-Henri Beyle! Che onore! Avrei voluto tanto venire giù a Civitavecchia a trovarvi, ma gli acciacchi e tutti i miei figli e mia moglie Alexandrine…
– Principe Bonaparte, l’onore è tutto mio! Io ho servito sotto vostro fratello. –
– Tutti abbiamo servito Napoleone il Grande, poi… –
– Vi presento l’antiquario Donato Bucci di Civitavecchia. Ci interessiamo anche noi alle Antichità etrusche, ora vanno molto di moda a Parigi, a Londra e a Berlino… –
– Anche a Monaco di Baviera… –
– Sì, appunto. Per piacere, vorremmo vedere quella statua ritrovata da poco. –
– Bon, è nel cortile, venite! Voici, anche senza testa è veramente bella. Dal panneggio potrebbe essere Minerva Ergane…
– Oh parbleu! Elle est magnifique! Pardonne-moi, le antiche e stupende opere d’arte mi provocano batticuore e improvvise vertigini! Per caso vostro figlio Pietro vi ha detto…
– Sì, lo scapestrato ha tentato di accennarmi qualcosa ma, purtroppo per voi signori miei, ieri è venuto qui Johann Martin von Wagner, agente e consigliere di re Ludwig di Baviera, e gli ho già dato la mia parola. La statua la spedirò a Roma all’atelier del grande scultore danese Bertel Thorvaldsen (2) che provvederà al restauro, poi via su a Monaco… –
– È molto dura essere beffati da un tedesco!
– Da francese lo comprendo bene. Tuttavia, Monsieur de Stendhal, gli affari sono affari!
Tarquinia, Tomba della Caccia e della Pesca (V sec. a.C.).
Epilogo storico.
La statua di bronzo detta “Spinnerinn” o della “Filatrice di Prassitele” (IV sec. a.C.) è esposta dal 1837 allo Staatlike Antikesammlungen di Monaco di Baviera. Nel 2022 a Vulci è stato individuato il tempio urbano nel quale era adorata Minerva Ergane.
Altra targa dedicata a Stendhal, a Civitavecchia
Nota
(1) – Corneto è l’attuale Tarquinia e Toscanella è Tuscania (entrambi in provincia di Viterbo).
(2) – Bertel Thorvaldsen è stato protagonista di un altro racconto storico di Fabio Lambertucci: ‘Un amore di Bertel Thorvaldsen‘
(C) Fabio Lambertucci, 2025







