Editoriale

Epicrisi 549. Manuale di resistenza umana

di Sandro Russo

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Sono sempre stato in particolare sintonia con Michele Serra, si sarà capito dal numero delle sue “Amache” che passo sul sito: stavolta prendo in prestito un suo titolo perché corrisponde esattamente al mio stato d’animo e al modo in cui ho letto – in parte anche scelto – gli articoli di questa settimana su Ponzaracconta.

Michele Serra è più giovane di me – esattamente ha la stessa età di mio fratello – e neanche so se la sua idea di “resistenza” nell’89, quando ha fondato “Cuore” fosse la stessa che intendo io ora, secoli dopo, cose accadute nel mondo e nel modo di pensare che “noi umani non avremmo potuto immaginare”.
Ma fotografa, il titolo, la mia lettura di questa settimana, questa epicrisi, e forse più in generale il ruolo di questo sito. Ideato, tenuto e mandato avanti non certo da giovani, non portatore di idee innovative o rivoluzionarie (per quanto… visti tempi, forse lo sono anche!), aggrappato al passato quel tanto che serve – di più… di meno… ogni contributore del sito fa quel che può – nella difesa del suo personale Fort Alamo dagli indiani pellerossa – eccheppoi… (magra consolazione), ‘storicamente’ non vinsero loro.
Perché mi sto rendendo conto di persona che le differenze del modo di intendere la vita sono generazionali (legate all’età, soprattutto), e solo in seconda battuta legate al genere (maschile-femminile), caratteriali, politiche, perfino astrologiche. E mi sono ritrovato di recente a una lezione di gruppo di organetto – una dozzina di persone, con Marco Màdana, cinquantenne, come Maestro  – in cui il più giovane aveva più di 70 anni, qualcuno più malandato, tutti con i capelli più bianchi che grigi, ma ciascuno a suo modo ‘resistente’, non arreso.

Tornando all’epicrisi, i titoli degli articoli – tantissimi: di nuovo 5 x 7 = 35, numero aureo di Ponzaracconta – parlano da soli, nel caso voleste andarli a rileggere o a leggere; per molti di essi apporrò una breve nota.
Si va dai pezzi più vecchi (dall’epicrisi della settimana scorsa) a quelli più recenti, perché ci sono anche dei richiami interni o degli articoli stimolati da uno scritto precedente, una specie di super-Commento.

Epicrisi 548. Tempi incerti, di dubbi e di grandi cambiamenti, l’epicrisi di domenica scorsa, di Giuseppe Mazzella;

“Chi domina gli odori, domina il cuore degli uomini”, l’occasione della presentazione di un libro, “Fragrancia” di Paul Richardot, mi ha fatto recuperare uno scritto sugli odori già pubblicato sul sito;

Zannone, bella e dimenticata
, un peana per Zannone, di Biagio Vitielllo;

Lacrime sulla Palestina, di Giuseppe Mazzella di Rurillo, ma le vicende della Flotilla sulla rotta per Gaza e la conclusione del viaggio sono stati gli eventi clou della settimana;

Vanno via per sempre! – La disperazione di Bixio per la scomparsa della cara Mariarosa, diventa cosmica;

Meteo & Foto (244). La settimana da lunedì 29 settembre 2025, una ‘bottarella’ di freddo, ma è già passata? Le foto sono sempre molto belle, complimenti agli autori!

Ricordati che devi morire! – Il mio tentativo, non so quanto riuscito, di sdrammatizzare la morte e attenuare il dolore. Ci si prova!

Tempi moderni, di Luigi M. Dies. Luigi è un altro dei “resistenti” con cui scambio molto, via whatsapp; occasionalmente in queste chiacchiere o da articoli pubblicati sul sito lui trova spunto per qualche ‘unghiatina’ delle sue;

Psicoprofumi S.p.a. e il fiore di tiarè – L’onda lunga del profumo persiste dagli articoli precedenti;

– Essere genitori e l’esultanza per un gol – Uno dei pochi articoli che con la resistenza umana c’entra poco: per gli appassionati di antropologia dello sport;

“Occhi di cubia”, le poesie di Franco Ferraiuolo. Franco De Luca che scrive delle poesie di Franco Ferraiuolo: due fuoriclasse, fondisti di ‘resistenza umana’;

Unitus, al via il progetto pilota di ripopolamento dell’astice europeo nei fondali dell’isola di Ponza. Saranno contenti gli astici di essere ‘ripopolati’ e poi bolliti e messi in tavola; ma magari qualcuno si salva! …Iatevenne! Fuitevenne cchiù profond’ ca putite!

Un corso a Ponza per imparare a gestire il primo soccorso. Buona fortuna, da un vecchio medico del Pronto Soccorso. L’avete letto tutti questo libro?

Che te ne fai dei telefonini… (parte prima). I titoli di Franco De Luca sono sempre sibillini, ma qui, come nel seguito (parte seconda) racconta delle chiacchiere tra amici e degli scambi di esperienze di vita vissuta in incontri ponzesi (molto  meglio dei messaggi whatsapp e dei reel di Instagram);

Dalla stampa cartacea e online. ‘Ponza in sella’, i compiti dell’Azienda speciale isolana, le bellezze dell’arcipelago; le Rassegne Stampa, seppur stringate, sono tra gli articoli più letti sul sito, quandi non c’è bisogno di promozione;

Mostra ‘Totò e la sua Napoli’, dal 31 ottobre al Palazzo Reale di Napoli, segnalato da Giuseppe Mazzella di Ischia. È innegabile che i ponzesi, pur inseriti nella provincia di Latina (Lazio), sono culturalmente legati alla matrice napoletana;

– A Lipari, dal 10 al 12 di ottobre, gli Stati Generali delle Isole minori marine; segnalato come notizia scarna da Paolo Iannuccelli ci ha spinto a volerne sapere di più, e il risultato è stato l’articolo successivo, più ‘polposo’ e arricchito di molti commenti, alcuni seminali;

Lo spopolamento delle piccole isole;

– A Ravenna ‘Nessun uomo è un’isola’, mostra collettiva degli artisti di Ponza Landart 2025; un aggancio alla Mostra del 2023, al Giardino Botanico del Belvedere;

– L’assioma e l’ossessione, dove per l”economista” Giuseppe Mazzella l’assioma è che un privato investe per guadagnare, ma se mancano le condizioni, allora dell’impresa si deve far carico il “pubblico” (e l’ossessione è lo sviluppo della sua Casamicciola);

Che nei fai dei telefonini… (parte seconda);

Addio all’uomo dei manifesti: Renato Casaro, l’autore dei manifesti cinematografici che hanno contribuito a farci amare il Cinema
https://www.ponzaracconta.it/2025/10/02/addio-alluomo-dei-manifesti/

Le ‘isole minori’ si salvano da sole? Un po’ di romantico titanismo isolano e qualche sassolino che Luigi Dies si toglie dalla scarpa;

Serra – De Gregorio. Un ‘uno-due’ nel linguaggio pugilistico; quando con due giornalisti bravi si concorda pienamente sul tema (l’America e Trump), ma si rimane ammirati dal modo in cui argomentano e concludono;

– Sabato 4 ottobre a Suio di Castelforte, presentazione dell’opera ‘Voci, suoni e canti di briganti in Terra di lavoro’. Di briganti (dal Museo di Itri) e di brigantesse, dovremmo sapere abbastanza dal sito;

– Fatti di cronaca da Ponza e dal Circeo. C’è anche la caduta dell’aereo militare nel Parco del Circeo;

Osservazioni su “Lacrime sulla Palestina” di Giuseppe Mazzella di Rurillo (*), di Guido Del Gizzo, con molte informazioni nel testo e nelle note, della deriva fascista e sanguinaria dell’ultradestra israeliana;

– Festival della Letteratura di Viaggio. Il “viaggio” è da sempre uno dei tempi portanti del sito. Non lo dimentichiamo mai

Che aria tira? (1). Di Franco De Luca. Il tempo atmosferico in un’isola influisce tanto sullo stato d’animo, molto più che in città;

Il Premio Ischia sbarca in USA, segnalato da Giuseppe Mazzella da Ischia, appunto;

Amarcord & Attualità. La brutta vita, di Giuseppe Mazzella di Rurillo. Il più centrale dei pezzi sulla “resistenza umana”: “La nostra generazione voleva fare un mondo migliore, ci abbiamo provato con impegno, non ci siamo riusciti. Ma nella barbarie attuale non la vogliamo accettare”. 

È in edicola “InNatura” di settembre 2025. Anche solo scorrendo l’indice, sono tanti gli articoli che attirano…

Ci ha lasciato, più soli, la signora degli scimpanzé; questo primo articolo è di Paola Sirri, da inNatura on-line;

Dalla stampa notizie sul prolungamento della stagione balneare e sul Commissario alla Comunità. Meglio tardi che mai… – Il titolo dell’articolo (di Enzo Di Fazio) mi ha fatto sorridere: è vero che queste notizie le abbiamo pubblicate in ritardo, ma era anche ora che i sindaci di Ponza e Ventotene esprimessero il loro disappunto per la nomina di un Commissario “non is0lano” come Commissario della Comunità Arcipelago;

Jane Goodall, in due brevi memorie di Concita De Gregorio. Grandi donne e grandi uomini, testimoni del nostro tempo che scompaiono… spesso è lancinante la sensazione di solitudine che si prova. Anche nei due articoli di Concita De Gregorio che ha incontrato Jane Goodall solo l’anno scorso, che chiudono questa Rassegna.

Buona resistenza anche a voi lettori e buona domenica

 

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