Editoriale

Epicrisi 536. L’estate rovente che incendia anche gli animi e che solo la cultura forse può alleviare

di Giuseppe Mazzella

L’estate, cominciata in anticipo, si è fatta subito rovente. Non solo a Ponza e in Italia, ma in tutta Europa. Un’ondata di caldo che minaccia di durare a lungo e in grado di creare molti danni, a cominciare dall’aumentato rischio di incendi. E non solo. Sembra che anche gli animi si surriscaldano, in un clima di conflittualità permanente e in perenne crescita. Nonostante le tante sospirate  vacanze, al mare, ai monti o nelle città d’arte, non possiamo dimenticare i conflitti in corso, ai quali sembra ci siamo ormai assuefatti. Anche le guerre, che restano guerre, cioè la più crudele attività che l’uomo abbia creato nel corso della sua storia, a seconda del punto di vista, può essere considerata legittima, necessaria, assurda, utile e via così.

Per chi ha qualche anno sulle spalle, pur senza abbandonare la speranza, è facile temere il peggio. In tutto questo guazzabuglio anche la diplomazia, un tempo considerata la più eccelsa delle arti politiche, sembra annaspare, non essendo più in grado di intervenire con efficacia. E se le difficoltà si ritrovano a livello internazionale, anche a livello nazionale e locale non sono da meno. Problemi non solo irrisolti, ma tenuti a bagnomaria per troppi anni, si stanno manifestando con violenza quasi quotidiana. E’ come se avessimo perso la bussola, e non siamo più in grado di governarci. Le cronache, purtroppo, non lasciano spazio a facili illusioni.

Emilio Iodice, con la sua grande esperienza diplomatica, ci regala una illuminante intervista a tutto tondo, in cui analizza la complessa situazione internazionale contrassegnata sempre più da forti contrasti. Altro contributo ci viene suggerito da Paolo Palazzi, nell’ambito del Gruppo Dialettica, che espone la sua visione di quello che sta succedendo in Europa e delle scelte difficili alle quali è chiamata.

E passiamo alle nostre piccole realtà che vivono come sospese, impegnate soprattutto ad ottimizzare un lavoro che possa dare garanzie almeno per il futuro immediato.

Cominciamo con le belle notizie.

Con Telepass Mare Ponza sarà  possibile effettuare il pagamento del ticket ambientale direttamente dal proprio smartphone, scaricando l’app dedicata, a prescindere che si sia cliente Telepass. “Una nuova soluzione digitale che rende l’esperienza nautica ancora più fluida e senza stress, semplificando gli adempimenti e sostenendo la salvaguardia di uno dei paradisi naturali più amati, belli e preziosi d’Italia”.

E’ in corso la XIV Edizione di Onde Road – Ponza Street Art Festival che dal 14 giugno si estenderà fino al 14 settembre e  che, con il contributo della Regione Lazio, offrirà un’estate piena di emozioni sull’Isola di Ponza, con concerti, incontri, laboratori per bambini, grandi ospiti e spettacoli nei luoghi più suggestivi dell’isola.

Sabato 5 luglio il gruppo RAFFXPASS si è esibito in musica live, sempre a Ponza in piazza Carlo Pisacane.

Il nostro Alfredo Scotti si è affermato come vincitore del premio per la poesia vernacolare nell’edizione 2025  che si è svolta a Lucito (Campobasso) in Molise. Ancora congratulazioni da parte di tutta la nostra Redazione.

Martina Carannante segnala un bell’articolo su Palmarola, economica, selvaggia e mozzafiato, “Un’isola in Italia che batte le Maldive”, di Marianna Amendola

Celebrata con grande partecipazione popolare e delle autorità marittime anche sulle nostre isole la Giornata del Marittimo.

Luisa Guarino ci informa dalla rubrica Zapping – Cultura & Spettacolo di Latina Oggi del 30 giugno (leggi qui) che Francesco Maria Cordella, attore e regista originario di Ponza, curerà la rassegna estiva di Pomigliano d’Arco, che ha preso il via il 3 luglio, con un cartellone, con ingresso libero, che comprende sette spettacoli, due dei quali per i più piccoli.

Segnalata da Enzo Di Fazio la notizia che il 28 giugno scorso si è svolta a Ventotene la Natalonga, gara di nuoto nel segno dell’Europa che quest’anno è arrivata alla settima edizione. Un centinaio i partecipanti per coprire il tratto di mare di 1700 metri che separano Ventotene da Santo Stefano. Madrina d’eccezione dell’evento Tatiana Bucci, una delle due sorelle Bucci sopravvissute ad Auschwitz ove furono deportati 200mila bambini di cui solo 50 si salvarono.

E passiamo alle ombre.

Emergenza sanitaria a Ponza per una bambina con tanta paura per i genitori, una storia raccontata da Luisa Guarino per fortuna finita bene, che denuncia ancora una volta il rischio di vivere in un’isola priva di un presidio pediatrico, tante volte promesso e mai realizzato.

Parcheggiare a Ponza è diventato un problema, a causa di una normativa probabilmente poco chiara e di scarsità di spazi: così si lamenta un nostro lettore, Ruggero Cioci, che ama la nostra isola e non si dà pace per queste gravi carenze.

Dai nostri lettori arrivano altre importanti segnalazioni. Quella di Adriano Draghi che segnala Luci aliene che imbruttiscono e sviliscono l’armonia e la bellezza di uno degli angoli più suggestivi di Ponza, Cala Feola.

Sempre sul tema Ponza abbiamo i contributi fissi plurisettimanali di Francesco De Luca con la serie  “Incongruenze” (leggi qui), in cui denuncia che “l’esperienza quotidiana attesta come la maggiore evidenza di comportamento scorretto, e non dovrebbe essere così, sia mostrata proprio dalla classe sociale dei rappresentanti pubblici”. Lo stesso Francesco, poi, trae dal suo “cassetto segreto” una riflessione incentrata sul dono della vita (leggi qui), e in un secondo intervento che si rifà agli anni lontani di quando era studente (leggi qui): in entrambi ci regala una composizione in dialetto che ripropone la magia di quel tempo e la “fatica di vivere”.

Antonino Feola, Bixio, questa volta ci sorprende con un racconto funambolesco, in cui rievoca la magica atmosfera della sua infanzia in una Le Forna silenziosa e ancora legata a ritmi antichissimi, mentre Marco Auletta ci parla di una Ponza che non c’è più, ma il cui ricordo ancora illumina il suo cuore.

Altre notizie ci arrivano extra moenia.

Giuseppe Mazzella “di Rurillo” (leggi qui) ci informa da Ischia di sentirsi deluso dai tempi lunghi della ricostruzione post terremoto di Casamicciola. Ancora una volta la burocrazia ha la meglio sull’emergenza e sulle necessità degli isolani.

E’ stata presentata venerdì mattina presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati la decima edizione del Festival del Teatro Classico, diretto da Vincenzo Zingaro, che si svolgerà a Formia dal 12 luglio al 6 agosto nell’area archeologica di Caposele.

Guido Del Gizzo ci propone un interessante raffronto tra Punta Ala e Ponza, le cui vicende in qualche modo si somigliano e i cui esiti, per Punta Ala, non sappiamo ancora come finirà per i ponzesi, invitano ad un approfondimento.

Tra le segnalazioni vanno ricordate quelle di Maria Giovanna Stabile e Sandro Russo sul Festival di Essaouira in Marocco.

Varie le segnalazioni di Sandro Russo:
– un illuminante articolo dal titolo “A pesca di archeoplastiche, quei reperti immortali che soffocano i nostri mari” di Brunella Giovara;
– un intervento di Concita de Gregorio su gli alberi e sulla loro sempre maggiore importanza nell’equilibrio climatico soprattutto delle grandi città;
– la rilettura di un racconto di Franz Kafka, “Il Cavaliere del secchio”, un autore fondante della cultura europea;
– un libro di Anna D’Elia “Quasi nel mezzo di una verità”, con illustrazioni e importanti riferimenti culturali, che già ad una prima lettura ha mostrato di rivelare molte sorprese e che Sandro intende approfondire e parlane ancora.

Ancora Sandro chiude la settimana con una breve storia delle patate e della loro importanza nell’alimentazione umana, con sconfinamenti sorprendenti nel sociale e anche nel mondo dell’arte.

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