Ventotene

Gita al faro, il festival letterario di Ventotene

a cura della  Redazione su segnalazione di Sandro Romano

 

Ventotene ospita gita al faro 2025 tra letteratura, memoria e storia del confino politico (dal sito Gaeta.it)di Armando Proietti

Il festival letterario gita al faro a Ventotene celebra la memoria del confino politico e della resistenza, coinvolgendo autori e studiosi in riflessioni sulla storia, la libertà e il ruolo dell’isola nel Novecento.

L’isola di Ventotene si prepara ad accogliere dal 19 al 21 giugno la quattordicesima edizione del festival letterario gita al faro. L’evento raduna scrittori, intellettuali e lettori attorno a temi legati alla memoria e alla storia, con particolare attenzione al ruolo dell’isola come luogo di confino politico. Nel 2025, anno dell’ottantesimo anniversario della liberazione, il festival punta a coinvolgere il pubblico in una riflessione profonda su un periodo cruciale del Novecento italiano, scandito dalle vicende di uomini e donne detenuti nell’arcipelago per motivi politici.

Organizzazione e finalità del festival gita al faro 2025

Gita al faro nasce da un’idea di Francesca Mancini, Laura Pesino e Vania Ribeca, con la direzione artistica di Loredana Lipperini. Questa edizione viene promossa dall’associazione per Santo Stefano in Ventotene onlus, con la collaborazione della libreria Ultima Spiaggia. Il comune di Ventotene e la Lega navale italiana hanno concesso il patrocinio all’evento, mentre Intesa Sanpaolo figura come partner del festival. Il festival si distingue per l’attenzione rivolta alla cultura e alla memoria storica locale, facendo rivivere il passato dell’isola e dei suoi luoghi simbolo attraverso incontri, presentazioni e dibattiti.

Il legame con il territorio è centrale, specie considerando che Ventotene e l’adiacente carcere borbonico di Santo Stefano sono stati luoghi di confino politico durante il regime fascista e la seconda guerra mondiale. Il festival si propone come un’occasione per riportare l’isola al centro del dibattito pubblico, non solo come meta turistica ma soprattutto come simbolo di resistenza e democrazia. Il contesto dell’ottantesimo anniversario della liberazione accentua il valore storico e civile delle iniziative in programma, che onorano la memoria dei confinati e riflettono sull’importanza di non dimenticare quella stagione.

 

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top