Zoologia

Una canzone per la domenica (343). Crauti e passerotti, il genere demenziale – scatologico

proposto da Sandro Russo

Una vera ispirazione mi è venuta da questo trafiletto su Repubblica, originale rubrica dedicata al Canzoniere italiano curata da un giornalista e un gruppo musicale. Ma io per il genere già “ci pendevo”, a causa dell’imprinting ricevuto negli anni universitari, canzonacce e poemacci indimenticabili, come Fanfulla da Lodi e la versione – volgarissima, neanche citabile – ispirata (per il titolo) all’Ifigenia in Aulide di Euripide, ma per la trama di ispirazione molto più recente, di cui fa una dotta disamina perfino Wikipedia: Ifigonia in Culide.

IL CANZONIERE ITALIANO
Chi odia i crauti non sa proprio che cosa canta
di Luigi Manconi e Têtes De Bois – da la Repubblica del 2 giugno 2025

“Io non capisco la gente che non ci piacciono i crauti”
[I crauti (1972, data presunta), di Fausto Amodei Mario Pogliotti; alla trasposizione musicale ha contribuito Bruno Lauzi]

Gli Squallor

Notevole successo del gioco sulla Canzone più Comica, trainato da quella che, a parere di chi scrive, è davvero la più spassosa: ovvero Grande raccordo anulare interpretata da un irresistibile Corrado Guzzanti più vendittiano dello stesso Venditti.

Ci scrive Alessandro Iovinelli: “Segnalo La canzone dei crauti nella splendida interpretazione di Monica Vitti”.
E Andrea Antonioli, evidentemente eruditissimo: “La mia preferita è: Cagass adoss a Montecarlo de I Gufi. Anche se il testo è chiaramente scatologico, trovo che sia cantata con sublime eleganza. Ricordo poi Il vitello dai piedi di balsa di Elio e Compagnia, e 38 luglio degli Squallor ) oltre a, ovviamente, L’inno del corpo sciolto di Roberto Benigni.
Una citazione a parte dal repertorio di Remo Remotti, Il comunismo e la fica, che ho trovato irresistibile”.
L’avvocato Mauro Bianchetti segnala Vademecum tango (detta anche Passione latina ) di Franco Nebbia ed Enrico Vaime, canzone composta interamente da modi di dire latini (Ubi maior minor cessat, Motu proprio, Ad maiora ).
Daniela Bellazzini suggerisce di ascoltare “due canzoni di serissima comicità” scritte e interpretate da Carlo Fava: Cofani e portiere e La scaletta del tiggì .
Infine, scrive Andrea Tarquini: “Questa non se la ricorda nessuno: Giordano Bruno . L’ho reinterpretata io. La scrisse il mio maestro Stefano Rosso”.

Il Gioco sulla Canzone più Comica continua anche nella prossima rubrica, dato l’alto numero di segnalazioni pervenute. Intanto, due prime e rapide considerazioni:
1. Il comico, come già nella commedia greca e latina, tende irresistibilmente allo scurrile;
2. Tra i nostri lettori e lettrici, ottengono nutriti consensi gli Squallor. Però! Altro che radical-chic. Qui siamo in presenza di una sorta di coattismo-leninismo.

I crauti – In Re maggiore, con forma strofica e accompagnamento di sola chitarra in 3/4. Usa solo due accordi (Re e La7), con stile da stornello. La melodia è semplice, con scansione ritmica costante, che amplifica l’effetto comico.

Scrivere a [email protected]

Proporrò questa settimana in video da Youtube, la magistrale interpretazione di Monica Vitti – che grande attrice che era! – per “I crauti”

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E “Otto il passerotto” quasi un testo per educande al confronto con l’Ifigonia, di Latte e i suoi derivati, che ricordo con particolare emozione perché fu la colonna sonora di una stagione della vita e di un gruppo di amici, ahimé perduti! (…non scomparsi, solo perduti).

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Immagine di copertina. Monica Vitti /GettyImages)

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