Personaggi ed Eventi

Stranalandia, il romanzo illustrato di Benni e Cuniberti

di Michele Serra – segnalato da Sandro Russo da la Repubblica

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Il folle ritorno a Stranalandia tra vecchi amici e bestie speciali
di Michele Serra – Da la Repubblica dell’11 giugno 2025

La sera dell’11 giugno, a Bologna, la maratona di lettura dedicata al romanzo illustrato di Stefano Benni e Pirro Cuniberti che torna quarant’anni dopo in una nuova edizione

L’amicizia e la lettura faranno pubblica alleanza, in piazza Maggiore a Bologna, in una serata molto speciale, Viaggio a Stranalandia, pensata per festeggiare come meritano Stefano Benni e Pirro Cuniberti, che saranno presenti anche se Pirro se ne è andato nel ’16 e Stefano, da un poco di tempo, non sta bene e vive ritirato.
Saranno presenti entrambi perché privilegio degli artisti è che le loro storie, le loro immagini, le loro invenzioni, godono di una specie di semi-eternità, del tempo se ne infischiano: i libri, i disegni, le canzoni o muoiono quasi subito (quelli brutti o sfortunati) oppure, quelli belli e fortunati, hanno una vita lunga e girovaga, imprevedibile.
Li trovi nelle case della gente, nei loro pensieri. Poco distante dalla piazza dove si alza il palco per Benni-Cuniberti, potete stare certi che Lucio Dalla è ancora appollaiato su qualche tetto, come se fosse anche lui una bestia di Stranalandia .
Bologna ha questa facoltà al tempo stesso vigile e affettuosa, i suoi artisti non li perde, se li tiene dentro, tra le pietre e i tetti, come se fossero fatti della sua stessa materia.

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Stranalandia, il libro illustrato che Benni e Cuniberti hanno combinato insieme nell’ormai lontano ’84, non solo è stato un libro felice e molto letto, ma ha messo al mondo una popolazione di bestie che sembrano fatte apposta per sbucare fuori quando meno te lo aspetti. Ditemi se c’è qualcosa di più vivo delle bestie. Le vedrà tutte, il pubblico di piazza Maggiore, scorrazzare senza pudore, sventolare la coda nella notte, spaventare per ridere la gente. Nessuno verrà divorato – gli organizzatori garantiscono.

Altre bestie (chi scrive, più un folto branco di artisti, scrittori, attori, librai, editori e altre insolite creature: Gigio Alberti, Alessandro Baricco, Alessandro Bergonzoni, Claudio Bisio, Valentina Chico, Giacomo Feltrinelli, Angela Finocchiaro, Lodo Guenzi, Roberta Lena, Elisa Marinoni, Romano Montroni, Daniel Pennac, Umberto Petrin al pianoforte, Lucia Poli, Alice Redini, Paolo Rossi, David Riondino, Luis Sal, Carla Signoris, Valentina Virando, molti sul palco, qualcuno in video), leggeranno buona parte del bestiario benniano, mentre alle loro spalle il tratto spiritoso e sognante di Cuniberti darà forma ai protagonisti del libro.

Di Stefano Benni riesce difficile spiegare in poche righe chi è, che cosa ha scritto e perché è un autore così importante e amato. È uno dei più prolifici scrittori fantastici e satirici del secondo Novecento e dei primi anni di questo millennio, con uno sguardo fortemente politico che non diventa mai moraleggiante. Corsivista, romanziere, poeta, teatrante, suoi testi sono nel repertorio di una infinità di attori. La sua comicità non solo non ignora il tragico ma se ne nutre, dell’apocalittico e del catastrofico che accompagna il cammino degli umani non gli è mai sfuggito niente ed è un vero peccato che su questi ultimi capitoli, al tempo stesso spaventosi e ridicoli, della nostra storia collettiva, non abbia potuto dire la sua.

Pier Achille Cuniberti, detto Pirro, era del ’23, bolognese della bassa, e si è diplomato in Belle Arti subito dopo la guerra, nel ’48. In quegli anni in cui tutto era nuovo e febbrile, aperto al mondo, si innamorò di Paul Klee e di come manipolava le forme e le faceva galleggiare nella mente e nello spazio. Pittore, illustratore, designer, fotografo, è tra i protagonisti della corrente “fantastica” dell’arte italiana: mai bene codificata, forse per poter rimanere fantastica.
Benni non poteva che essere cunibertiano e Cuniberti benniano, e la loro amicizia ha partorito molte collaborazioni, in teatro e sulle pagine dei libri. La più conosciuta è Stranalandia, con i suoi animali mai visti prima, se non dai due autori che li conoscono a menadito.

Il libro è nel solco dei bestiari del passato, nei quali il sentito dire e l’osservazione scientifica si mischiavano e si confondevano, generando “mostri” straordinari. Oggi è molto più difficile concepire l’inimmaginabile, perché tutto sembra già immaginato, descritto, conosciuto, analizzato, classificato. La bellezza di Stranalandia sta tutta nella capacità di non credere a ciò che già è noto, e di credere solamente all’ignoto.

La serata di piazza Maggiore fa parte dei festeggiamenti per i settant’anni della Feltrinelli, che è la casa editrice di tutte o quasi le opere di Stefano Benni. Si festeggia anche l’attività dell’archivio Cuniberti, che si chiama “Per Pirro e per Segno” ed è allevato e nutrito dalla figlia Barbara, e prima dalla moglie Lalla. L’adattamento di Stranalandia per il palco è di Brunella Torresin, la regia sarà di Massimo Martelli e posso assicurare che tutte le persone che leggeranno Stranalandia saranno felici di farlo e di essere lì, in quella piazza e in quella città così prodiga di arte e di artisti. Speriamo ci sia la luna.

Il file .pdf delle due pagine di Repubblica: La Repubblica dell’11 giugno 2025. Michele Serra. Stranalandia

[Michele SerraDa la Repubblica dell’11 giugno 2025]

 

 

 

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