Libri

L’indomito

di Francesco De Luca

 

Le generazioni del dopoguerra, dal 1946 al 2022, hanno goduto di una serenità geopolitica mai vista in Occidente ( Europa e USA ). Prosperità economica, tranquillità politica, progresso scientifico, promozione sociale.

Con l’attacco all’ Ucraina e con il deflagrare della lotta nella Striscia di Gaza si è infranto il sogno e siamo stati indotti a soffrire di nuovo dei mali storici quali i totalitarismi, la soppressione della libertà civile, la fame, l’odio razziale, e la rabbia sociale contro chi non condivide la stessa idea di Stato, di società, di partecipazione politica.

Oggi siamo di nuovo tormentati nell’esistenza quotidiana da chi cerca di ottenere consensi attraverso la violenza psichica, la privazione della libertà, l’astuzia della propaganda.

L’Occidente, baluardo di democrazia e di prosperità, sta implodendo. Ha già tagliato il cordone che univa Europa e USA. Si sono separati pur avendo la stessa forma di governo politico. La democrazia non ha lo stesso significato nei due continenti. Partecipazione, uguaglianza, inclusione, sono concetti che stanno divaricando la loro definizione.

In questo clima di caos ideologico mi sono avvicinato alla lettura del libro: Mario Magri – vita e lotte di un combattente per la libertà, a cura di Rosanna Conte e Umberto Migliaccio, vol. I°.

Il libro ha il suo nucleo portante nella ristampa di un lavoro che Mario Magri scrisse al termine quasi del suo percorso di confinato politico. Per diciassette anni consecutivi, caso unico.

Ebbene, in forza dell’esperienza maturata dal 1946 al 2022, confesso che ho trovato nel libro una forza, una determinazione, un coraggio, una saldezza nei propri ideali di vita che non hanno riscontro nelle nostre menti come nei nostri animi. C’è una indomabilità che non alberga in noi.

Qualcuno annota che la pace e la mancanza di stimoli guerrieri abbiano affievolito il nostro spirito di lotta, e che la vita priva di stimoli oppositivi affievolisca il vigore guerriero. Io credo che questo giudizio sia errato. Credo che la ‘forza d’animo’ dipenda dalla forza che l’intimo produce nel seguire il suo ideale di vita. Mario Magri seguì il suo ideale di vita con una forza indomita.

Illegale fu l’arresto da parte del fascismo e poi il reiterarsi delle prigionìe. In locali angusti, sudici, senza servizi, in case diroccate, in isole dimenticate. Costretto a presentare domanda per ogni richiesta, attenderne la risposta per settimane. Essere sballottato nelle sedi confinarie come un pacco. Subire processi infondati, guardato a vista giorno e notte. Un inferno, insomma ( come spesso scrive lui stesso ).

Ora, è vero che trattasi di un insieme di ricordi, e dunque inficiati dal rancore contro gli aguzzini, così come distorti dal desiderio di lasciare di sé un ricordo eroico, come di persona coriacea, ma non si può disconoscere che ha disperso diciassette anni di vita nella sofferenza soltanto perché erano noti al Fascismo la sua contrarietà al regime e il suo anelito alla libertà.

In definitiva la sua reclusione si motivava sul presunto sospetto che la sua azione sarebbe stata nociva per lo Stato.

Dalle sue pagine si evidenzia come l’ Italia fosse asservita a volontà che non tenevano in alcun conto il popolo ma, anzi, lo concussavano per affermare la propria volontà.

E allora non era in gioco la democrazia, ossia il potere al popolo, giacché si era in monarchia, bensì il diritto stesso del cittadino, fondato sulla distinzione morale. Chi ubbidiva era favorevole allo Stato e chi lo criticava era da condannare perché moralmente in difetto.

C’era uno stravolgimento dei concetti di giustizia e di moralità. La legge doveva essere soltanto ubbidita e non criticata.

Era morale ciò che chiedeva lo Stato, ciò che sanciva e ciò che permetteva.

A Mario Magri, che aveva servito l’ Italia con valore e onore, appariva chiaro che l’umanità non potesse essere asservita alla parola di un Autocrate, e che la legalità avesse valore se spinta dal ‘bene comune’, diversamente andava criticata e combattuta.

Mario Magri (dal libro omonimo, Volume  I)

L’iniziativa della ristampa è opera del Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane. Ed è altamente meritoria proprio perché porta chiarezza nell’attuale momento storico di somma confusione.

L’Occidente diviso, la democrazia in bilico, l’autoritarismo che si erge a superiore governo dei popoli… e noi frastornati da messaggi propagandistici, tanto incisivi da suscitare dubbi sulla partecipazione alla più diretta delle espressioni di volontà popolare: il referendum.

L’indomabilità di Mario Magri è un fulgido esempio di comportamento. Mai derogare ai principi che elevano l’umanità dall’animalità, e la impreziosiscono di fratellanza, giustizia, democrazia. Così da saldare in un tutt’uno la ragione della mente col sentimento del cuore.

Sto tralasciando volutamente la ricchezza morale che ha lasciato Mario Magri col sacrificio della vita alle Fosse Ardeatine!

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