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L’Università delle Tre Età di Piano di Sorrento conclude l’anno accademico con un viaggio epico a Ponza
di Sara Ciocio – 10 giugno 2025 – da www.positanonews.it
Piano di Sorrento, 9 giugno 2025 – L’Università delle Tre Età di Piano di Sorrento ha salutato la fine dell’anno accademico 2024-2025 con la sua tradizionale e attesa gita culturale, quest’anno dedicata a un viaggio affascinante verso Ponza, sulle leggendarie rotte di Ulisse e dell’incontro con la Maga Circe. Grazie alla preziosa collaborazione e l’interesse di NLG Navigazione Libera del Golfo, circa 250 partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare l’isola, partendo in esclusiva da Sorrento a bordo della nave Ischia Jet, sotto il comando del Comandante Gianpiero Montuori. Presenti anche varie associazioni del territorio amiche , come Pronti Si Parte, la società operaia di Sant’Agnello, il circolo anziani di Piano.
Un viaggio tra storia, archeologia e geologia
La scelta di Ponza non è stata casuale, ma profondamente radicata in un ricco intreccio di motivazioni storiche e scientifiche.
«Anche se percorri la terra tutta intera, non imparerai mai tante cose quante ne imparerai dal mare. Non troverai mai pace se non sul mare, che da parte sua non ha mai pace.» dice Pär Lagerkvist- nel libro Pellegrino sul mare
Il filo conduttore del viaggio è stato Omero, che definì la penisola sorrentina come la “terra delle sirene”. L’escursione ha offerto un’occasione unica per confrontare l’archeologia di Sorrento con quella di Ponza, esplorando le analogie nella composizione del territorio, caratterizzato dal tufo, e l’ingegneria idraulica delle antiche civiltà, visibile negli acquedotti e nelle cisterne, nonché nelle magnifiche ville imperiali presenti su entrambe le coste. Munite degli accenni forniti dall’archeologa Lia Trapani e Lucio Esposito, durante la traversata. Toccando con mano un attuale paradosso costituito dal fatto che oltre 2000 anni fa l’acqua abbondava nelle cisterne e oggi arriva via nave quotidianamente.
Un ulteriore elemento di interesse è stato il venticinquesimo anniversario della Dieta Mediterranea, tema a cui l’Università delle Tre Età ha dedicato numerosi incontri e conferenze nel corso dell’anno accademico, sottolineandone l’importanza culturale e salutistica. La produzione di Lenticchie e Chichierchie , tipica dell’isola, ampiamente illustrata da Nello Trapani, docente di botanica all’UNITRE.
Le meraviglie di Ponza: tra fede e paesaggi mozzafiato
Una volta giunti a Ponza, il gruppo ha visitato la Chiesa di San Silverio, recentemente riaperta al pubblico dopo un meticoloso restauro, proprio in occasione della festa del santo che si celebra il 9 giugno. Successivamente, quasi tutti i partecipanti hanno scelto di fare il giro dell’isola in barca, un’esperienza che ha permesso di ammirare da vicino le bellezze naturali di Ponza: i ninfei, le grotte marine, le imponenti falesie e le incantevoli spiagge. A rapire l’attenzione e l’immaginazione dei presenti sono state in particolare le rocce, con le loro forme suggestive e i loro colori vividi, testimonianza della complessa storia geologica dell’isola.
Ponza: un laboratorio geologico a cielo aperto
L’arcipelago delle Isole Pontine, situato a circa 30 km dalla costa tirrenica, è un vero e proprio gioiello geologico. Pur essendo tutte di origine vulcanica, le isole presentano età e contesti geologici diversi. Ponza, insieme a Palmarola e Zannone, risale a circa 2,5 milioni di anni fa e si è formata da eruzioni sottomarine di magmi acidi ricchi di silice. Queste isole settentrionali rappresentano un raro e affascinante esempio di vulcanismo acido sottomarino, studiato da geologi di tutto il mondo.
Le coste di Ponza e Palmarola affascinano con il contrasto cromatico delle pareti di ialoclastite bianca, interrotte dai dicchi neri di lava e talvolta da bande gialle dovute all’alterazione idrotermale. Questo spettacolo naturale, sebbene meraviglioso, nasconde anche dei rischi: l’erosione della ialoclastite può infatti indebolire il sostegno dei dicchi, provocando distacchi di blocchi di lava, motivo per cui tante spiagge sono interdette al pubblico e visitabili solo via mare.
L’isola di Ponza è caratterizzata dalla presenza di almeno tre “domi” principali, ovvero cupole di magmi acidi estruse in ambiente subacqueo. Il più grande e meglio conservato si trova a Monte Pagliaro. Un altro importante sistema di domi si trova a Cala dell’Acqua, dove è visibile una vecchia miniera di caolino, probabilmente formatasi per l’alterazione del condotto principale del domo. Un terzo domo, un cripto-domo (cioè una risalita di magma in ambiente subsuperficiale), si riconosce nella parte settentrionale dell’isola, a Piano d’Incenso, dove si osserva una lava fortemente brecciata. Anche l’isola di Zannone è un cripto-domo, con una struttura ben visibile e un enorme dicco centrale.
La parte più meridionale di Ponza, dove si erge il Monte Guardia, presenta una geologia diversa e più recente. Si tratta di un gigantesco domo di lava trachitica emessa circa un milione di anni fa in ambiente subaereo, quando l’isola era già emersa. Questa fase vulcanica si collega a quella che ha originato le isole di Ventotene e Santo Stefano, quest’ultima caratterizzata da un’attività essenzialmente esplosiva.
Il viaggio a Ponza si è rivelato un’esperienza indimenticabile, unendo il piacere della scoperta a una profonda immersione nella storia, nell’archeologia e nelle meraviglie geologiche di un territorio unico. L’Università delle Tre Età di Piano di Sorrento continua a dimostrare come la sete di conoscenza e la voglia di esplorare non abbiano età.
Al Ponza PhotoContest 2025 hanno partecipato in tanti con bellissime immagini, ma una bella emozione è stata data da Angelo Ruocco & Company con le riprese video dell’incontro con un polpo. La premiazione avverrà alla riapertura dellUnitre a settembre.
Prossimo viaggio Grotta di Tiberio a Sperlonga riservato agli iscritti UNITRE.
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