Referendum

I diritti del lavoro

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

 

I diritti del lavoro. Italiani di diritto. Andiamo a votare l’8 ed il 9 giugno e votiamo 5 SI. Sconfiggiamo le destre con una nuova consapevolezza di movimento operaio

C’è nel supplemento culturale “la lettura” di domenica 1 giugno 2025 del Corriere della sera un ampio dibattito sui motivi del referendum dell’8 e del 9 giugno. É qualcosa che onora il giornalismo italiano e testimonia l’indispensabilità in Italia per la democrazia repubblicana avere un grande giornale di apertura culturale sui contenuti di battaglie civili per far avanzare nella direzione della dignità umana la democrazia politica.

C è un serio confronto tra due uomini di cultura su “I diritti del lavoro” ed altrettanto sugli “italiani di diritto”. Questo supplemento avrebbe dovuto essere diffuso nelle scuole per educare alla ragione, al confronto contenutistico, al metodo democratico imposto dalla Costituzione repubblicana. É la migliore risposta alla presidente del consiglio che non va a votare e non spiega perché. Al presidente del senato che si astiene dal voto. Se un cittadino civile ha questo supplemento in mano del più grande giornale italiano acquista fiducia nella forza indistruttibile della democrazia repubblicana e la confronta sulla classe dirigente che abbiamo al governo.

Andiamo a votare 5 si al referendum dell’8 e 9 giugno perché la destra senza motivazioni vuole vincere per non raggiungere il quorum. Certo: occorre una nuova legislazione sul diritto al lavoro dopo l’ondata liberista ed i nuovi scenari mondiali. Bisogna farla. Occorre una risposta forte del movimento dei lavoratori del braccio e della mente e degli imprenditori illuminati per la funzione sociale dell’impresa nei nuovi scenari della storia.

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