segnalato alla redazione da Patrizia Montani
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A.N.P.I. – Sezione Nomentano Italia – Fanny Gasparini Montanari
Sabato 31 maggio – Ore 17.45 – Via Catanzaro 3 – Roma
Ingresso libero
Il film rievoca, con i toni del dramma popolare, la sfortunata spedizione di Sapri condotta da Carlo Pisacane nel 1857 per liberare l’Italia meridionale dai Borboni. Il film, il cui titolo è quello di una canzone popolare rielaborata da Roberto De Simone che è considerato l’antesignano del folk revival napoletano degli anni settanta, racconta l’impresa del duca Carlo Pisacane organizzata alla maniera mazziniana, badando cioè più all’entusiasmo patriottico che ad una severa preparazione.
Carlo Pisacane, imbarcatosi a Genova con ventiquattro volontari con lo scopo di avviare una rivoluzione dei contadini meridionali, fa dirottare la nave, diretta a Tunisi, all’isola di Ponza dove libera 323 detenuti e si rifornisce di armi.
Dopo lo sbarco a Sapri, Pisacane si rende subito conto del mancato aiuto dei liberali napoletani che non vollero avere a che fare con quella spedizione mista con ergastolani che i contadini temevano come una banda di briganti. Nonostante tutto Pisacane vuole proseguire nell’impresa, convinto che basterebbe accendere la scintilla perché la rivoluzione divampi in tutto il Sud d’Italia. Sono invece proprio i contadini ad attaccare e costringere alla fuga i congiurati che in località Salemme presso Sanza vengono circondati e 25 di loro massacrati. Gli altri, per un totale di 150, vengono catturati e consegnati ai gendarmi.
Quanto è bello lu murire acciso (1975) – Per il documentarista Lorenzini si tratta dell’unico film di finzione come regista.
Dal film “Quanto è bello lu murire acciso”, diretto da Ennio Lorenzini nel 1975. Con Angela Goodwin, Stefano Satta Flores, Alessandro Haber, Giulio Brogi, Bruno Cattaneo, Bruno Corazzari, Barbare Betti, Elio Marconato, Laura De Marchi, Giuseppe Scarcella, Marco Colantoni, Sandro Tuminelli. Musiche composte da Roberto De Simone. Selected and edited by Nannu Lele:
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Gianni Sarro
28 Maggio 2025 at 07:36
Cara Patrizia, cari tutti,
il film di Lorenzini è uno dei migliori episodi che il cinema italiano abbia dedicato al Risorgimento. La spedizione di Pisacane vi è rappresentata con tratti di velleitarismo, quasi con accenti brancaleoneschi. Eppure Pisacane appartiene al gotha degli eroi sfortunati, al pari di quelli della battaglia di Alamo o del 7° Cavalleggeri.
È un piacere ritrovare nel cast uno dei più bravi attori del nostro cinema: Stefano Satta Flores (1937 -1985) che interpreta il personaggio di Carlo Pisacane. Chi non lo ricorda nel personaggio del cinefilo sfigato Nicola Palumbo in C’eravamo tanto amati, di Scola (1974)?