di Bixio
Fai addormentare questo mondo,
spegnilo lentamente
senza sofferenze e dolori,
la nostra sarà stata solo
una insignificante parentesi
in questa incomprensibile eternità
Non so…
siamo proprio sicuri
che questo sia il vivere giusto?
Scansare dalla mente presenze pressanti,
quei temuti vortici
di disperazione,
quegli interrogativi esistenziali
Non voler sapere..
Di reale,
di vero e consapevole
ci sono attaccamento
affetto amore…
Eppur legami a rischio di essere troncati
all’improvviso
E sparire nel nulla.
Disperatamente nel nulla.
In un attimo estranei, aria, polvere,
la mano vuota,
il freddo abbraccio della fine.
Perché la vita è solo una condanna continua
ad attendere
tra mille domande
il nulla
Allora perché l’umano adeguarsi,
vivere la quotidianità sorda e cieca
facendo finta di nulla?
O accomodarsi a seguire
il falso delle religioni
tanto per non vedere,
non sentire.
In ultimo
come convincere una madre
che non vedrà più il suo bambino,
il figlio che era lo scopo della vita?
Molti non ci stanno a tutto questo
e pongono fine alla loro esistenza.
Ci vuole un coraggio
ma forse hanno ragione loro.

Tano Pirrone
21 Maggio 2025 at 19:43
Caro amico Bixio, Sandro è sempre pronto a segnalarmi cose che lui sa essere di mio interesse, che mi stimolano, mi costringono a ri-pensare. Tu sai che io ormai scrivo quasi esclusivamente poesie; attività che prende, rapisce; devi star là ad aspettare e poi viene quel che viene. È un meccanismo rituale, efficace. Ci si abitua e in parte lo si gestisce. La tua poesia è bellissima (non è un complimento, non ne hai bisogno!): ed è esasperatamente disperata, nichilista forse; meriterebbe un posto fra le mie dell’ultima silloge pubblicata agli inizi dell’anno e che ho chiamato “Poets Are Not Nice”, proprio per sfatare l’idea che in non pochi hanno della poesia: amorevole, romantica, decadente ecc. Invece in poesia è facile parlare di morte, di dolore, di solitudine, di privazione… Sono sorelle, le mie di questa tua. Vorrei fartene dono. Domani te la spedirò. L’indirizzo spero sia lo stesso di prima. Domani chiederò a Sandro di pubblicare una mia poesia, dura, con uno spiraglio. Un caro saluto