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Sono ciò che rimane di quello che è scomparso, di quella gioventù che ci promisero eterna ma che così non fu. È dal destino che venimmo traditi.
La bella gioventù, gentile, timida, sottile e mai fuori le righe. Personaggi incredibili, indimenticabili, considerati un mito nella storia locale.
La sofferta alzata a mattina avanzata, tra le undici e mezzogiorno… Li trovavi stravaccati ancora pieni di sonno ai tavolini del bar; la notte era stata impegnativa… faticosa!
Erano operativi il giorno lungo le spiagge, la sera lungo l’arco portuale, la notte li potevi rintracciare al night della Torre dei Borboni, nel vicino Maricoc oppure giù al porto, all’Approdo, ad Abissi Marini o più in periferia nei locali di Chiaia di Luna o lontani dal centro, al Covo Nord/Est.
Figure indelebili nella storia isolana, Franco Vitiello, di fama Willy Frank, Michelino Martinelli, Tommaso De Luca per tutti Tommasino, Tarchetti di Frontone, per noi figure mitiche, inarrivabili… i locali che frequentavano per noi erano ‘off limits’, turiste straniere comprese, però eravamo orgogliosi di loro e facevamo il tifo!
Nell’aria vi era un tipo di educazione, di signorilità palpabile, mai parole fuori posto, polemiche né tantomeno violenze.
Ma il tramonto arrivò anche per loro; negli ultimi tempi ricordo un momento confidenziale di Tommasino (gran giocatore di biliardo, con la tana nel bar Pippo), eravamo alla punta del molo, parlava poco, se ne uscì sorprendendomi: – Però… ce la siamo giocata! –
Questa tardiva considerazione nei miei confronti mi inorgogliva: essere ammesso a far parte, anche se in tono minore, del “ranking love”, da uno dei leader dell’epoca!
