Teatro

Da Marino a Ponza, stasera va in scena il teatro dialettale

di Luisa Guarino 

Il teatro sta diventando di casa a Ponza, dove oggi, presso la sala Assunta Scarpati, già sala Carlo Pisacane, in Via Roma, andrà in scena la commedia dialettale “La càvìsa de Dragone”: le rappresentazioni saranno due, alle 17.30 e alle 20.30, con ingresso libero e gratuito.


L’organizzazione dell’evento è a cura della Pro Loco di Ponza e del suo presidente Emilio Aprea, che ha deciso di coinvolgere e di invitare sull’isola il gruppo teatrale I Rompi Copioni proveniente da Marino (Roma). L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Ponza e dal Comune di Marino, città metropolitana di Roma Capitale.

La compagnia nasce da un gruppo di amici cresciuti insieme nell’Oratorio San Barnaba di Marino, tra i campi da gioco, le risate e i momenti di condivisione: un legame che con il tempo si è trasformato in una vera comunità, animata dalla voglia di stare insieme e di restituire alla propria città un po’ di quella bellezza che li ha fatti crescere. E’ proprio con questo spirito che il gruppo teatrale ha deciso di portare in scena “A càvisa de Dragone”, una commedia in dialetto marinese scritta da Franco Negroni, autore e figura centrale per la cultura e le tradizioni del territorio.
“Un omaggio sentito a chi con le sue storie – sottolineano i componenti della compagnia – ha saputo animare le piazzette del centro storico, e far ridere, riflettere e riconoscersi in un dialetto che è tradizione e storia di una grande comunità dei Castelli Romani. Basti pensare che nell’area che va da Frascati a Velletri, che conta oltre 200.000 abitanti e che è dislocata su circa 25 chilometri, sono presenti almeno sette dialetti, diversissimi tra di loro”.

L’intento del gruppo teatrale è duplice: tenere vive le radici dialettali e culturali marinesi, e allo stesso tempo costruire occasioni di incontri e partecipazione per tutta la comunità, convinto che la cultura popolare sia una risorsa preziosa, e che i progetti nati dal basso, con il cuore e il sorriso, possano davvero fare la differenza. Il titolo “La càvisa de Dragone” significa “La causa di Dragone”: nella commedia, che è un atto unico, Dragone, vignaiolo di Marino, è una persona molto semplice che incorre in una serie di peripezie che lo portano in tribunale, dove il giudice e soprattutto il pubblico ministero lo accusano di una serie di reati, tra cui il furto con scasso. Nella rappresentazione ci sono anche alcune figure di testimoni a dir poco fantasiosi, tra i quali un avvocato istrionico, una turista proveniente dall’Italia del Sud, e due carabinieri alquanto… strambi. La commedia è ricca di colpi di scena, equivoci e doppi sensi, ma soprattutto di tanti spunti per far ridere il pubblico, che ci auguriamo partecipi numeroso a entrambe le repliche.

In scena: Marco Cardini, Gabriele Palozzi, Marina Funghi, Danilo Innocenzi, Riccardo Schiaffini, Veronica Giannini, Mario Pietrini, Daniela Mastrolembo, Giuseppe Falanesca, Nino Bucci, Marco Maino, e con la partecipazione straordinaria di Maurizio Canestri, che dopo 40 anni torna sul palcoscenico nel ruolo di Trematerra. Regia e scenografia di Stefano Armini e Claudio Vittori.
Non resta che augurare a tutti buon divertimento, e ai componenti della compagnia marinese buon soggiorno a Ponza.

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