Fari e Fanali

A Ponza si è spento il Faro della Madonna

di Biagio Vitiello

– 

In altri tempi lo spegnimento di un faro sarebbe stato un evento notevole, ovunque ma in particolare in un’isola come Ponza che sui suoi fari – il Lanternino del Porto, il faro della Guardia e il faro della Madonna, appunto –, aveva costruito un mito.
Un altro (brutto) segno dei tempi è che ora non fa più notizia.

Il faro della Rotonda Madonna è spento da mesi, e sembra che sia inagibile, tanto è vero che i locali del piano terra (in uso a Circomare Ponza) non sono più frequentati.

Falesia sottostante il Faro della Madonna (foto d’archivio)

Il crollo più recente e di maggior rilievo si è avuto nel dicembre del 2021 ed è stato registrato sul sito, con foto molto chiare della Protezione Civile di Ponza.


Di lì, l’interdizione della zona e con i tempi della burocrazia, una Determinazione del Comune di Ponza (n° 148 a data 24.04.2024) che ha per oggetto: “Messa in sicurezza versante costiero in loc.tà punta della Madonna CUP: I97H22000650001” – Approvazione Progetto Esecutivo (il documento riportato in calce al presente articolo).
Ho il ricordo di una delibera precedente, fatta da Ferraiuolo (sindaco dal 2017 al 2022), riguardante la stessa zona, ma non sono riuscito a trovarla.
In relazione alla frana, anche la più recente decisione del Direzione del Genio Militare per la Marina di Roma (data 14.06.2024) di inibire l’uso dell’alloggio sottostante alla base del faro e successivamente, per mancanza dei requisiti di sicurezza della zona per il disbrigo della manutenzione ordinaria, lo “spegnimento” del faro stesso.

Questi i fatti. Secondo in mio modesto parere, di persona che in quella zona ci vive, per esperienza e in base ai miei ricordi, il faro non è  in pericolo di crollo.
Queste sono delle foto recentissime (08.05.2025), fatte da mio figlio Filippo della zona di cui stiamo parlando, partendo da più lontano. Come si vede, la frana è  avvenuta oltre la terrazza del faro (lato nord, dov’è la roccia bianca). Mi chiedo: se il faro minaccia di crollare, che dire della casa che sta più vicino alla frana?

Il faro venne costruito su solida roccia nel 1957. Per fare le fondamenta usarono la dinamite, e la muratura del piano terra è  fatta con il materiale di risulta di quella roccia. Ricordo che io andavo a fare il bagno con le mie sorelle  e altre amiche della zona Madonna, “abbascio a Giuvanne  ‘i Mangiapatane” (tratto di costa tra cimitero e torre), e al suono della sirena, al momento di accendere la dinamite, bisognava ripararsi nella grotta giù al mare, altrimenti si rischiava di prendere un sasso in testa.

In appendice, voglio fare una considerazione sui vari interventi per i dissesti idrogeologici  per i quali i lavori non sono andati a buon fine: Chiaia di Luna chiusa sebbene siano stati fatti i lavori, ma poi non ha avuto il collaudo; Grotte di Pilato non mi risulta che i lavori abbiano avuto il collaudo; Cala Gaetano, sebbene si siano fatti dei lavori, al mare non si scende; Cala Fonte non ebbe il collaudo, ma un amministratore si prese la responsabilità di aprirla. Fu molto fortunato che non ci furono danni alle persone, perché sappiamo come è  andata. Per il Cimitero si sono fatti i lavori di chiodatura e rete paramassi, ma l’ailanto, famosa pianta spacca-roccia – Ailanthus altissima, Fam. Simarubacee, specie originaria della Cina, quindi non autoctona in Italia, ma particolarmente invasiva -,  non è stato eradicato e chissà cosa accadrà.
Riguardo alla messa in sicurezza della falesia sottostante il faro della Madonna, se si opera con chiodatura  e rete paramassi, l’esito sarà lo stesso di cala Fonte perché, come si vede dalle foto, quella roccia di tufo è tutta fessurata e la chiodatura potrebbe solo peggiorare la situazione.
Sarebbe utile per tutti i cittadini conoscere i piani del Comune e i tempi previsti per la riabilitazione del faro della Madonna, come pure un censimento dei dissesti, a partire da quelli che necessitano gli interventi più urgenti e che mettono a rischio le case dei ponzesi.
In definitiva una mappa per fare finalmente prevenzione invece di correre ai ripari quando il danno è già avvenuto.

DET. n° 148 24.04.2024. APPROVAZIONE ESECUTIVO.pdf

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top