due Comunicati Stampa segnalati dalla Redazione
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Latina, 7 maggio 2025 – Latina si prepara ad accogliere un evento culturale di straordinario valore: la mostra “Gianni Berengo Gardin. Fotografo” a cura di Alessandra Mauro e Suleima Autore, in collaborazione con Contrasto.
Si tratta di uno degli eventi di punta della terza edizione del Concorso Internazionale di Fotografia Città di Latina organizzato da Latina Mater Ets, Fondazione Roma e Comune di Latina. “Siamo orgogliosi e onorati di ospitare la mostra di Gianni Berengo Gardin tra gli eventi collaterali del Concorso e, soprattutto, di donare alla nostra città un appuntamento dal prestigio internazionale”, dichiarano gli organizzatori. “Le opere di Gianni Berengo Gardin, uno dei maggiori fotografi italiani, fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni culturali, tra cui l’Istituto Centrale per la Grafica e il MAXXI di Roma, il MoMA di New York, la Bibliothèque Nationale di Parigi, il Musée de l’Elysée di Losanna, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Presto gli occhi della nostra comunità si riempiranno di bellezza pura e storia autentica”.
Gianni Berengo Gardin, nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, si è dedicato alla fotografia di reportage, d’indagine sociale, di architettura e di descrizione ambientale. Ha collaborato con le principali testate italiane ed estere, ha pubblicato più di 260 volumi fotografici. Nel 1972 la rivista Modern Photography lo annovera tra i “32 World’s Top Photographers”. Nella Storia della fotografia italiana (Laterza, Roma-Bari 1987) Italo Zannier lo definisce “il fotografo più ragguardevole del dopoguerra”. Nel 2003 fa parte degli 80 fotografi selezionati per la mostra “Les choix d’Henri Cartier- Bresson”.
Ha tenuto oltre 360 mostre personali in Italia e all’estero: da Colonia a Montreal, da Venezia a New York, fino alle più recenti al PalaExpo e al MAXXI di Roma, a Milano e Venezia. Numerosi i premi e i riconoscimenti, tra cui il Premio Brassaï a Parigi, il prestigioso Lucie Award alla carriera a New York, già assegnato tra gli altri a Henri Cartier-Bresson, William Klein ed Elliott Erwitt.
La mostra, a cura di Alessandra Mauro e Suleima Autore, in collaborazione con Contrasto, ospiterà una selezione di opere dalla Venezia delle prime immagini alla Milano dell’industria, degli intellettuali, delle lotte operaie; dai luoghi del lavoro a quelli della vita quotidiana; dagli ospedali psichiatrici, all’universo degli zingari, dai tanti piccoli borghi rurali alle grandi città.
Concorso Internazionale di Fotografia Città di Latina
Ufficio stampa | email: [email protected]
“Senza tempo.
Le fotografie di Gianni Berengo Gardin hanno questa precisa qualità. Mentre raccontano eventi accaduti in un momento specifico e irripetibile, sono eternamente declinabili al tempo presente. Come la singola fabbrica che è in realtà tutte le fabbriche fatte di macchinari e esseri umani; come Venezia negli anni ’60 cristallizzata nelle stesse gondole, gli stessi vaporetti e la stessa inarrestabile acqua alta che ancora oggi sono simbolo della città; come i campi arati e le periferie, i medesimi paesaggi che tracciano ancora oggi i nostri orizzonti; come i bambini che in ogni luogo e in ogni epoca corrono, fanno acrobazie e giocano per le strade dei paesi e delle città”.
L’appuntamento è giovedì 8 maggio presso il Museo Duilio Cambellotti con l’inaugurazione della mostra che potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 fino al 25 maggio. L’ingresso è gratuito.
Per conoscere tutti gli eventi in programma: https://www.concorsointernazionalefotografia.it/eventi- events-2025/
Info: https://www.concorsointernazionalefotografia.it/ Facebook e Instagram: @cinfotolatina
Napoli, 1967 – © Gianni Berengo Gardin / Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia Milano / Contrasto Roma
Ritratto di Gianni Berengo Gardin © Luca Nizzoli Toetti
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Comunicato Stampa e alcune immagini relative a un altro degli eventi di punta del Concorso Internazionale di Fotografia Città di Latina.
Sabato 10 maggio 2025, nell’ambito del concorso promosso da Latina Mater ETS, Fondazione Roma e Comune di Latina, si terrà l’incontro “Oliviero Toscani – Storia di un sovversivo” con la partecipazione di Nicolas Ballario, a lungo collaboratore e braccio destro di Oliviero Toscani (1942 – 2025).
L’evento si preannuncia come uno dei momenti più significativi della manifestazione, celebrando la forza sovversiva dell’arte e della fotografia contemporanea.
Uno degli eventi di punta del Concorso Internazionale di Fotografia Città di Latina
Oliviero Toscani – Storia di un sovversivo
L’evento sabato 10 maggio con Nicolas Ballario, a lungo braccio destro di Oliviero Toscani
Latina, 28 aprile 2025 – Nicolas Ballario, a lungo braccio destro di Oliviero Toscani, sarà a Latina quale ospite del Concorso Internazionale di Fotografia promosso da Latina Mater Ets, Fondazione Roma e Comune di Latina.
Critico d’arte, giornalista e curatore, ha a lungo lavorato con Toscani. Conosciuto da giovanissimo ai tempi della militanza nel Partito radicale, a 22 anni Toscani ha scelto Ballario come suo allievo prediletto e lo ha portato con sé alla Sterpaia. Da lì l’inizio di un rapporto che è andato ben oltre quello tra allievo e maestro. L’incontro di sabato 10 maggio sarà un prezioso viaggio per immagini attraverso la vita, i pensieri, le opere del fotografo che per primo ha saputo fare dell’immagine pubblicitaria stimolo, critica sociale, provocazione, arte. Storia di un sovversivo, ma anche e soprattutto di sovversioni che hanno contribuito a fare la storia di tutti noi.
Oliviero Toscani, milanese classe 1942, con il suo linguaggio ha cambiato la comunicazione moderna, diventando la vera forza creativa dietro alcuni dei più noti giornali e marchi al mondo. Ha stravolto il concetto di advertising, introducendo temi fino ad allora lontani da quel mondo: guerra, morte, violenza, sesso, Aids e immigrazione. Toscani è stato un artista geniale e irriverente, ha raccontato tramite immagini un’attualità difficile e complessa, lanciando messaggi potenti e talvolta crudi, ma sempre stimolando riflessioni di ampio respiro.
“Come faccio ad avere paura di quello che non conosco?” – aveva risposto Toscani a chi gli aveva chiesto se avesse paura del futuro.
“Ho fiducia che sarà fantastico. Piuttosto ho paura del passato, che possa tornare e che spinga la gente a non avere il coraggio di mettere piede nel futuro. Però spero che le prossime generazioni saranno in grado di affrontarlo, il futuro. E di affrontarlo uniti, senza più discriminazioni. Perché esiste una sola razza: la Razza Umana”.
È questo il nome del progetto con il quale Toscani fotografava nel mondo la gente nelle strade, su fondo bianco, senza differenze, per “sancire il diritto per ogni essere umano ad avere la propria immagine, a essere diverso, a essere un’opera unica e irripetibile”.
Lo aveva intrigato essersi sentito dire “lei non può fotografarmi, perché mi ruba l’anima”. “Se fotografi per la prima volta qualcuno” – diceva Toscani – “si può davvero vedere questa energia umana che esce dagli occhi. Non so se possiamo chiamarla anima, ma qualcosa c’è e ha una potenza incredibile”.
L’appuntamento è per sabato 10 maggio alle ore 21.00 presso il Museo civico Duilio Cambellotti di Latina, che per questa occasione sarà aperto fino alle ore 23.00. I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria via mail a [email protected]
Info: https://www.concorsointernazionalefotografia.it/
Facebook e Instagram: @cinfotolatina
