–
Non so se è privilegio o tormento, vivere il tempo del declino e del disfacimento…
Il vecchio “Geppino” una delle due ultime zaccalene a pesce azzurro, lasciata alla banchina in disarmo per mancanza equipaggio; Pettarella andato in pensione, di due equipaggi sono riusciti a malapena a comporne uno e anche il proprietario e andato su una barca di altri a far stagione in Sardegna; ormai a Ponza la marineria sta scomparendo… Mi dice Baglio che vuole rimorchiare il suo “Mangiafuoco” fuori la Guardia e autoaffondarlo onorevolmente, per non farlo marcire nel giardino.
Assistere a tutto questo, mi fa sentire più vecchio di Noè.
Prima ancora c’era stata la fine delle vacanze pasquali…
Le vacanze sono al termine, sentiamo che stanotte ripartirete, le scuole riaprono e voi domattina non ci sarete, non sarete qui nella piazzetta con noi. Abbiamo notato che state cambiando, lo scivolo e l’altalena cominciano ad essere poca cosa per i vostri giochi. Noi anche se in pochi rimasti, noi restiamo!
Qui la nostra infanzia sarà eterna, non usciremo dal grembo materno dell’isola, almeno non adesso, non andremo verso altri lidi; è certo che stanotte e domani saremo ancora noi e ancora qui.
È vero la sera è triste quando ognuno prenderà per il sentiero che conduce alla propria casa, col cane che ci scodinzola dietro.
Alla televisione della parrocchia abbiamo visto Peter Pan… Noi siamo e saremo come lui, non cresceremo mai!
Le ombre della sera ci avvolgono, un cenno della mano, ma domani mattina ci ritroveremo tutti tra i pochi banchi della scuola; con affetto e simpatia attenderemo la nostra maestra. Ho la sensazione – anch’essa provata tante volte – che tutto questo stia dentro le note di Luigi Tenco… La nave ha già lasciato il porto / e dalla riva / sembra un punto lontano… /
Stesso sentimento, stessa nostalgia, stesso epilogo.
Nella canzone Giugno ’73, dall’album Fabrizio De André Volume 8; 1975
La frase dei copertina, di Emily Dickinson, da “Complete Poems” – Tutte le poesie – Traduzione e note di Giuseppe Ierolli; F1622 (1883); Ediz. Fili d’Aquilone, 2012)
The Summer that we did not prize
Her treasures were so easy
Instructs us by departing now
And recognition lazy
(…)
