di Alessandro Romano
Oggi alle ore 10 circa è scattato l’allarme incendio boschivo.
Immediatamente si è compreso che la situazione non era facile principalmente per tre fattori: 1) le fiamme si stavano propagando velocemente in una zona ricca di macchia mediterranea che, in alcuni punti, appariva molto intricata; 2) la zona non era raggiungibile con l’autobotte in dotazione; 3) in questo periodo non è ancora attivo il sistema di pronto intervento aereo.
Nonostante tutto, i volontari della Protezione Civile di Ponza che per le loro capacità ed il loro impegno sono di esempio a livello regionale, i più esperti si sono buttati a capofitto per fronteggiare con i soli scudisci e la forza delle braccia le lunghe lingue di fiamme, mentre gli altri provvedevano a predisporre una lunga tesa di manichette per raggiungere il fronte di fuoco con l’acqua. Alla fine è stato steso un tubo di 350 metri. Una vera impresa se si pensa su che terreno.
Considerata la grave situazione in atto che, tra l’altro, minacciava le abitazioni della zona, il deposito delle bombole di gas e, una volta superata la collina, il Poliambulatorio, contattata tempestivamente la Protezione Civile Regionale si richiedeva l’invio immediato di mezzi aerei. Purtroppo, come detto, il dispositivo antincendio estivo non è ancora attivo e, pertanto, preziose sono state le sollecitazioni da parte della Prefettura di Latina e del sindaco di Ponza.
Dopo circa due ore di fuoco, quando i volontari della nostra Protezione Civile erano sfiniti dalla fatica, sono arrivati finalmente i mezzi aerei, di cui uno dalla Calabria. Con tale importante intervento i vari fronti di fuoco sono stati gradualmente circoscritti e completamente spenti dai volontari.
Un lavoro immenso e pericoloso fatto dai nostri volontari che, invece di essere sempre incoraggiati, spesso sono oggetto di offese e mortificazioni. Ponza non è solo dei volontari della Protezione Civile: andare a dare una mano a stendere le manichette, come qualcuno ha fatto oggi e come hanno fatto anche i Carabinieri e la Polizia Locale, o portare una bottiglia d’acqua a chi sta in mezzo al fuoco da ore è molto più utile e necessario che dare consigli delle volte a sproposito.
Il nostro ringraziamento prima di tutto va a chi ha sempre creduto nella Protezione Civile di Ponza e non perde occasione per sostenerci anche moralmente. Poi va al sindaco in persona che non ci ha mai abbandonato un attimo e in più si è preoccupato di fare arrivare acqua e cibo ai volontari. Ma non ultimo, il nostro grazie va agli amici della Polizia Locale e ai militi della Stazione Carabinieri di Ponza.
Nonostante la rilevanza dell’area percorsa dal fuoco, la vallata di Frontone, Monte Core e la collina delle Tortore sono salve. La speranza di tutti è che sia il primo e l’ultimo di questa stagione e che tutti, ma proprio tutti, collaborino a non causare incendi e a segnalare immediatamente ogni anomalia prima che sia troppo tardi.
NdR. Tutte le foto sono state inviate da Alessandro Romano
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integrazione, a cura della Redazione, del 10 maggio 2025 (cfr. commento)
dall’edizione di giovedì 8 maggio de Il Messaggero: Incendio a Ponza, le indagini: ore contate per i responsabili
(cliccare sull’immagine per ingrandire)

la Redazione
10 Maggio 2025 at 06:47
Dall’edizione di giovedì 8 maggio de Il Messaggero: Incendio a Ponza, le indagini: ore contate per i responsabili.
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