Rubrica dei Lettori

La posta dei lettori. Quel che si pubblica sul sito

ricevo sulla posta personale da Biagio Vitiello e pubblico sul sito in quanto apre una problematica ampia

Scrive Biagio Vitiello
Caro Sandro, penso che la grande parte di quello che viene pubblicato su Ponzaracconta, non interessa minimamente i ponzesi e gli affezionati di Ponza (lo potrai constatare dagli accessi).
Ti ricordo che il sito è nato con uno scopo ben preciso che in questi ultimi tempi viene stravolto… Non aggiungo altro.
Non te la prendere, è solo il pensiero mio e di tanti ponzesi.
Ciao

 

Risponde Sandro Russo
Caro Biagio
Posso pubblicare quello che hai scritto nella Posta dei Lettori?
Poi se ne parla in epicrisi e in dibattito pubblico.
È un argomento che interessa tutti!

4 Comments

4 Comments

  1. Guido Del Gizzo

    4 Maggio 2025 at 18:14

    In commento alla Posta dei Lettori, in particolare a quanto scrive Biagio Vitiello e un po’ anche all’epicrisi di oggi, vorrei che si riflettesse sul fatto che sul sito è rigorosamente vietato criticare l’attuale amministrazione.

    Una censura inflessibile, da parte della quasi totalità della redazione, si abbatte implacabile su qualsiasi argomento di interesse locale, che implichi un giudizio appena obiettivo sull’azione del sindaco e della sua squadra: si può parlare di Gaza, ma non del dissalatore, della raccolta dei rifiuti, del depuratore, delle strisce blu, delle bonifiche mai fatte, degli abusi edilizi o di che fine farà il semaforo di Monte Guardia… Magari, ai Ponzesi interesserebbe…

  2. la Redazione

    6 Maggio 2025 at 15:32

    Il commento di Guido Del Gizzo merita qualche considerazione.
    La Redazione che gestisce questo sito ha la responsabilità di farlo nel rispetto di una serie di regole che si è data fin dagli inizi e che sono rimaste le stesse pur con gli avvicendamenti che, nel tempo, ci sono stati.
    Quali sono queste regole? Accesso a tutti e libertà di espressione purché gli scritti rispettano il buon senso, non offendano le persone e non contengano accuse che solo le aule dei tribunali possono confermare.
    Gli argomenti di carattere locale riguardanti il dissalatore, la raccolta rifiuti, il depuratore e quant’altro li abbiamo sempre trattati. Basta inserire in cerca nel sito “dissalatore”, “rifiuti”, “depuratore”, “abusi edilizi” ecc ed usciranno una miriade di articoli. È vero, non sono articoli di inchiesta. Non lo sono perché non abbiamo l’ambizione e la presunzione di essere giornalisti di inchiesta né siamo, come sito, strutturati con l’organizzazione e le protezioni proprie di una testata giornalistica.
    I veti posti a Del Gizzo sono posti non alla trattazione degli argomenti di cui sopra perché spinosi ma al modo in cui intende farlo, difettando proprio del giudizio appena obiettivo che lui cita, essendo gli articoli spesso conditi di accuse e di parole sprezzanti che noi non abbiamo consentito e non intendiamo consentire né al sig. Del Gizzo né ad altri.
    Certo che le questioni citate interessano i ponzesi. Ma c’è modo e modo di trattarle. Se ai ponzesi piace il modo in cui le affronta Del Gizzo non hanno che andare sul sito che ha realizzato. Operazione, peraltro, fatta proprio per bypassare i limiti che aveva riscontrato nel nostro sito.

  3. Guido Del Gizzo

    8 Maggio 2025 at 12:03

    Spett.le Redazione,
    Occorre mettersi d’accordo sui concetti: per me, gli articoli di inchiesta, sono quelli che scrivevano Woodward e Bernstein sul Watergate, o Carlo Bonini su la Repubblica, per restare dalle nostre parti. A Ponzaracconta non si chiede tanto, solo il rispetto dei fatti.

    Io mi limito ad osservare – anche dopo aver letto gli articoli di stampa pubblicati pure sul vostro sito a proposito del Welcome’s Bar o della vecchia centrale di Giancos e della conferenza dei servizi per la bonifica, o della famosa cabina elettrica delle Forna -, che sembra che i funzionari competenti per i diversi casi, e lo stesso sindaco, siano stati selezionati tra le categorie protette, ai sensi della Legge 68/99: tutti non vedenti o sordomuti. Che va benissimo, ma perché fargli fare proprio il responsabile dell’Urbanistica o il Sindaco?
    Non c’è nessuna inchiesta, né alcuna offesa: l’abuso del Welcome’s è avvenuto, letteralmente, sotto i piedi e sopra la testa dei funzionari del comune.
    Come definite questa circostanza: distrazione, che sarebbe grave, connivenza, che sarebbe peggio, o semplice incapacità funzionale?
    E che dite dell’allontanamento di Cardarelli, che l’aveva denunciata? Anche lui si è accorto all’improvviso di avere precedenti impegni da assolvere, come Feola?

    Ma no, il vostro è solo un esercizio sistematico di reticenza, opportunismo e rinuncia alla capacità critica. E quel che affermate di aver scritto di “informazione e critiche” sui temi ‘caldi’ è tutto precedente al 2022. Basta fare una semplice ‘ricerchina’, in proposito, per rendersene conto.
    Tra l’altro, con quello che ho scritto e dichiarato pubblicamente, da due anni a questa parte, se vi fosse stato il minimo appiglio, sarei già stato crocifisso sul corso Pisacane, o almeno sepolto dalle denunce; niente di tutto ciò, solo un paio di letterine private di tono intimidatorio per vedere se mi spaventavo: le trovate pubblicate sul mio sito.

    Ma, intanto, hanno messo i sigilli a Cala dell’Acqua e nessuno sa perché. Lo stesso Emilio Iodice – non esattamente un Che Guevara -, si chiede come mai nessuno ne sa niente e perché il “nostro sito” non ha chiesto chiarimenti al sindaco. Credo che siate tutti coscienti che, se mai si dovesse affrontare il tema delle bonifiche a Ponza, le vicende di Cala Feola sembreranno delle bazzecole, al confronto di quello che c’è là sotto…
    Per non affrontare a viso aperto la contemporaneità dell’isola, vi nascondete dietro il compito di custodire “la sua memoria e la sua cultura”: è un ruolo che assolvete in modo egregio e fa di Ponzaracconta un luogo prezioso.
    Tuttavia, ricordate l’aforisma di Mahler: “La tradizione non serve a venerare le ceneri, ma a trasmettere il fuoco…”.

    Un saluto a tutti
    GDG

  4. La Redazione

    9 Maggio 2025 at 16:26

    Spettabile Guido Del Gizzo,
    siamo francamente un po’ stanchi di dover essere sempre oggetto dei suoi giudizi, delle precisazioni, delle citazioni e degli aforismi, segnalati peraltro con paternalismo e supponenza: pensiamo ad esempio nel suo ultimo commento ad Emilio Iodice definito “non esattamente un Che Guevara” (era necessario?). A tale proposito in particolare, qualunque cittadino avrebbe potuto/dovuto chiedere spiegazioni al Comune a titolo personale: se nessuno lo ha fatto è colpa nostra? Rivendichiamo il diritto di scrivere quello che vogliamo, quando e se lo vogliamo.

    Riesce addirittura a insinuare che nei confronti dell’attuale Amministrazione ci sia da parte nostra una sorta di acquiescenza, tolleranza e giustificazione supina, e sostiene che il nostro comportamento evidenzia “un esercizio sistematico di reticenza, opportunismo e rinuncia alla capacità di critica”, quando al contrario lei è sempre pronto a criticare e accusare. Ognuno ‘si diverte’ a modo suo: Ponzaracconta non è nata con queste finalità.

    Abbiamo più volte sottolineato che la nostra volontà va oltre il ‘compito’ di custodire la memoria e la cultura di Ponza, che rimane comunque irrinunciabile. In quanto a ceneri e fuoco, non ci pare proprio ora il momento di parlarne, a pochi giorni dall’incendio sopra Frontone.

    A questo punto dunque, augurandoci di non dover più affrontare ulteriori sterili diatribe, prendiamo atto che le divergenze di vedute tra lei e la quasi totalità della Redazione rimangono inconciliabili. Rispettiamoci dunque a vicenda: da parte nostra lo facciamo già. Saluti da tutti

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