scritti di Enrica Rigotti, Margreet Faccin-de Boer e Lorenza Stroppa
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Paesaggio bretone, fotografato da Anna Sannino
Margreet, viaggiatrice solitaria e elegante…
di Enrica Rigotti
Viaggiatrice solitaria e elegante, Margreet non ha paura dei cambiamenti e nemmeno dei nuovi incontri.
Zaino in spalla, alla fine della scuola, per tre mesi ha esplorato con un’amica il sud America. Ha rafforzato così i suoi studi turistici che la hanno fatta volare dalle Bahamas a Malta, per approdare nella montuosa svizzera dove ha lavorato anche in banca e infine per una fondazione privata.
Sembra una libellula fragile ma non s’è fatta spaventare nemmeno dagli uragani, che ricorda con serenità come un evento normale per chi sta alle Bahamas.
Da vera poliglotta, vive in un cantone italiano, a casa risponde in olandese a chi parla africano, lavora principalmente in inglese e comunica in francese e tedesco.
Ma fra tutte le lingua ama l’italiano che approfondisce con cura costante. Con tenerezza ricorda le belle passeggiate con la madre alla quale dedica periodiche visite.
Nei suoi desideri sembrano accavallarsi spazi di solitudine in cui dedicarsi alle attività preferite, con tempi per le relazioni autentiche e condivise.
Buon viaggio Margreet in questo tuo mondo raffinato e all’apparenza selettivo ma invece ricco di incontri e di scoperte sempre nuove.
Buon viaggio con il tuo passo leggero ma consapevole, con il tuo sorriso prudente ma accogliente e con il tuo ditino sempre alzato come noblesse oblige.
Saluti da Margreet da Cap Fréhel
Michael, nostro oste francese
di Margreet Faccin-De Boer
Ecco il mio breve ritratto su Michael, senza avergli fatto un”intervista”
Michael è un oste francese dai modi garbati. Ha vissuto per anni a Basilea per poi decidere di ritirarsi in un angolo nascosto del mondo dove l’aria è più pura, quando gli era diventato troppo oneroso coprire in auto i mille chilometri che distano tra la sua casa primaria e la seconda casa in Bretagna. Mostra una cortesia naturale quando mi fa partecipe dei luoghi interessanti da visitare nei dintorni. La sua gestualità è misurata, riflettendo la tipica compostezza francese. Si muove in modo discreto. Con il passare dei giorni mi pare sempre più indaffarato in cucina per guidare la cuoca a dare il meglio per rispondere alle particolari esigenze dei suoi ospiti. Si intravede una nota di intransigenza caratteriale. Perché per lui il tocco finale è fondamentale per regalare ad ogni ospite un ricordo indimenticabile.
La residenza La Vagabonde, a Étel (foto di sandrorustico)
Va benissimo, Federica
di Lorenza Stroppa
Arriva prima il sorriso di lei, un po’ Stregatto un po’ Julia Roberts, a seconda dell’umore. È un’arma meravigliosa: conquista e nasconde, cela dietro a un bagliore che acceca.
– “Benissimo, va benissimo” – dice sempre e con quel sorriso, come non crederle?
L’amore per la Francia traspare dai pantaloni à pois e da quello sbuffo da cavallo che solo Oltralpe acquista un significato.
Ha piedi piccoli e mani affusolate che muove con eleganza, disegnando nell’aria. Il suo è uno sguardo bambino, spalanco e sorpreso sulla vita, ma che si trasforma in occhio attento quando legge le foto come se fossero storie o quadri, notando le incoerenze e le disarmonie.
Ora è seduta accanto a me e sta fissando il display del cellulare. Le sopracciglia si alzano, lo sbuffo ritorna: sarà l’ennesimo consiglio del grande saggio?
La vedo digitare furiosamente sulla tastiera…
“Caro Claudio, non ti preoccupare, va tutto benissimo. Paola Cadelli ha ricevuto una proposta di matrimonio, ci siamo persi una volta di ritorno da Saint-Cado, la Sannino si è spogliata in mutande in un luogo pubblico e oggi abbiamo rischiato di sfracellarci sulla costa frastagliata di Belle-Île. Ma va tutto benissimo!”
Steccato sull’immenso mare (foto di Anna Sannino)
Un mulino lungo la strada, fotografato da Elena di Bretagna

Sandro Russo
24 Aprile 2025 at 19:58
Ora che è completata la “Galleria dei ritratti” dei partecipanti al viaggio in Bretagna, posso esprimere i pensieri che ho elaborato man mano che pubblicavo i brevi pezzi che i miei nuovi amici mi inviavano.
Ci ho trovato dentro le emozioni prevalenti di quei giorni di curiosità e scoperta; di noi e del paese che ci ospitava. Orizzonti sconfinati, vento, sole e mare, un po’ di pioggia. Un modo di guardare positivo, attento più alle aspettative e ai pregi degli altri che alle imperfezioni. Il senso della “coopetition”, di cui altre volte si è parlato – cooperazione (tanta) nella competizione (molto poca) per un progetto comune – di cui sento molto la mancanza, ultimamente.
È stato un esercizio concentrato nel tempo, assegnato la mattina del terzo giorno di soggiorno, quello della escursione a Belle-Île-en-mer, quando appena cominciavamo a conoscerci, ma quello è stato il giorno della ‘svolta’, complici il viaggio in nave, una lunga escursione a piedi, e la necessità di presentare un ritratto dell’altro/a per la sera stessa, dopo cena. Allora non sapevamo cosa stavamo facendo – un esercizio di scrittura, pensavano, con troppo poco tempo a disposizione per prepararlo bene –, invece stavamo creando e dando coesione a un gruppo.
Quei ritratti buttati giù al volo che qualche volta hanno colto nel segno, se nei giorni successivi alcuni dei nomi si sono imposti con la forza della verità, come Elena di Bretagna, il capitano Giulia, Anitah.
Un corollario significativo di questo viaggio in Bretagna, unitamente a precedenti fatti con lo stessa Associazione Scuola del Viaggio a Cefalonia (settembre 2024) e in Marocco (marzo 2025), è la collaborazione / sinergia che si è creata tra i siti http://www.scuoladelviaggio.it e https://www.ponzaracconta.it/ con lo scambio di scritti di comune interesse, pubblicati in condivisione.
L’annuncio ufficiale a breve. Ci stiamo lavorando.
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Viaggio in Bretagna. La Galleria dei ritratti:
Rita e Anna D’E.
Enrica e Anna S.
Paola C. e Elena
Anita e Sandro
Anna D.L. e Giulia
Margreet Michael e Federica