Ambiente e Natura

Una canzone per la domenica (338). A Pasqua vogliamo parlare di pace, ma c’è la guerra

proposta da Teresa Denurra

Solo questa volta, prometto che poi vi lascio in pace, ma intorno alla guerra mi gira sempre in testa questa canzone di Roberto Vecchioni che conosco da decenni, il cui testo mi ha folgorato fin dalla prima volta che l’ho sentita:

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Tema del soldato eterno e degli aironi

Ho sparato nel profumo
Delle viole a Waterloo
Fra le rose
Sulla linea Maginot:
Cavalcavano ragazze
Muli lenti sui sentieri
Con le gambe larghe
Per i nostri cuori

Sono stato vecchio ad Alamo
Bambino a Maratona
Ogni idea, l’ultima
Era buona
Ho tradito sempre tutti
Tutti mi hanno perdonato
Non l’ho fatto
E mi hanno fucilato

Tornerò a settembre
Tornerò a novembre
Un giorno tornerò
E farò l’amore
Mi farai capire il senso
Che non so
Tu sola in tutto il mondo puoi
Spiegarmi cos’è vero

Passerà settembre
Passerà novembre
Ed io non tornerò
Forse manca poco
Forse è solo un gioco
Poi ti abbraccerò
Amore, amore aiutami
Io non so più chi sono
Ma so chi sei

Questa guerra di Crimea
È piena dei tuoi occhi
Che non ho
E domani contro Franco
Morirò

Dormono, gli aironi, dormono
Come fiori su un gambo solo
È troppo grande il cielo
Per capirlo al volo

Scrivimi, stanotte, scrivimi
Stanotte parlami di te
Non lasciarmi solo, scrivimi
Ti prego, spiegami perché
Soltanto tu puoi dirmelo
Io non so più chi sono

Passerà settembre
Passerà novembre
Io non tornerò
Non mancava poco
No, non era un gioco
Non ti abbraccerò
Amore, amore è inutile
Io ti ho inventata
E non ci sei

Note essenziali

Del 1991, testo e musica di Roberto Vecchioni.
È inclusa negli album: “Per amore mio” [1991]; “Camper” [album live, 1992] e “Vecchioni Studio Collection” [1998]

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