Trasporti

Ancora sui collegamenti

di Pasquale Scarpati

Cara redazione
Ho letto ciò che hanno scritto Franco De Luca e Paolo Iannuccelli sui collegamenti. Mi son venute alcune considerazioni. Volevo farne uno stringato commento al pezzo di Franco. Poi ci ho ripensato e mi è sembrato opportuno inviarlo così… Decidete voi in redazione. Scusate se vi… affollo!
Un caro abbraccio e di nuovo Buona Pasqua
Pasqualino

Caro Franco
Due ore! Magari fosse! Ci scrolleremmo di dosso anni di “storia patria” quando il Ponza la m/n Isola di Ponza) o il Mergellina impiegavano tre ore esatte, esatte.
Ricordo…
Il Mergellina, ancor prima di sciogliere gli ormeggi a poppa, tirava l’ancora sotto la prua per cui usciva dal porto già “trionfante”, cioè con il motore a tutta forza, nella luce del Sole appena sorto (lo ricordo bene perché alle 4,30 del mattino d’estate – non c’era l’ora legale -, lo vedevo… ero con mio fratello giù al forno alla Banchina nuova); mentre il Ponza impiegava più tempo per tirare l’ancora ma lo recuperava in velocità.
La cosa strana era che, a volte, quando il Ponza stava in rimessaggio, la SPAN inviava la gemella Isola di Procida. Ebbene quella impiegava un quarto d’ora in meno rispetto al Ponza. Chiesto il perché ai ‘Grandi’ mi fu risposto che il Procida aveva i motori più spinti perché, lavorando su una linea dove vi era un’ampia concorrenza (Ischia e Procida forse), la nave avrebbe dovuto ‘correre’ di più per non restare indietro.
Altri ricordi. La prima volta che andai in Sardegna (alla fine degli anni ’80) vi era la sola compagnia Tirrenia che partiva da Civitavecchia alle 11 di sera e giungeva ad Olbia alle 8 del mattino successivo.
Quando, in seguito, sulla linea ci fu anche la compagnia Moby che impiegava appena cinque ore per la stessa tratta, anche la Tirrenia dovette adeguarsi.
La stessa nave infatti, la Nuraghes, che prima impiegava nove ore, impiegò anch’essa cinque ore sulla tratta Civitavecchia – Olbia! Come si spiega? Probabilmente, o furono fatte delle modifiche ai motori, oppure era la concorrenza a imporre di spingere i motori al massimo.
Ancora… Un tempo percorrevo spesso un bel tratto di autostrada. In quel tempo non vi erano autovelox o limiti di velocità. Pertanto, se guidavo su quel tratto ad un’andatura medio-bassa consumavo metà del serbatoio; quando invece pigiavo sull’acceleratore il serbatoio si svuotava.
Quindi da una parte penso che non essendoci concorrenza, Laziomar faccia, come si dice, “il bello e il cattivo tempo”, dall’altra ovviamente che va al… risparmio di carburante, con buona pace di tutti.
Spero quindi, visto che si può fare qualcosa: che si faccia qualcosa!
“We can”
, diceva Obama, e vinse le elezioni!

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top