Ricorrenze

Venerdì Santo

di Silverio Lamonica

 

Venerdì Santo
Il mistero della morte e resurrezione di Cristo è stato ed è tuttora celebrato da artisti e poeti, a tutte le latitudini. Per l’occasione, ho scelto un’ode di una poetessa inglese di origini italiane, Christina Rossetti, di cui pubblicai due anni fa, su questo sito, un delicato componimento dedicato alla mamma (leggi qui).

Oggi vi propongo:

Good Friday
By Christina Rossetti

Am I a stone, and not a sheep,
That I can stand, O Christ, beneath Thy cross,
To number drop by drop Thy blood’s slow loss,
And yet not weep?

Not so those women loved
Who with exceeding grief lamented Thee;
Not so fallen Peter, weeping bitterly;
Not so the thief was moved;

Not so the Sun and Moon
Which hid their faces in a starless sky,
A horror of great darkness at broad noon –
I, only I.

Yet give not o’er,
But seek Thy sheep, true Shepherd of the flock;
Greater than Moses, turn and look once more
And smite a rock.

 

Venerdì Santo

Son forse io una pietra, e non una pecorella,
per stare indifferente, o Cristo, sotto la tua croce,
contando goccia a goccia il tuo sangue lentamente versato,
e tuttavia non gemere?

Non al pari di quelle pie donne da Te amate
che con immenso dolore ti piansero;
non come Pietro caduto, versando lacrime amare;
non come il buon ladrone mosso a compassione.

Non così, come il Sole e la Luna
che nascosero i loro volti in un cielo senza stelle,
un orrore di grande oscurità in pieno mezzogiorno –
Io, io soltanto.

Non arrenderti, nonostante tutto;
cerca le tue pecorelle, vero Pastore del gregge,
più grande di Mosè.
Voltati ancora una volta a guardare
e colpisci la fredda e dura roccia.

Colgo infine l’occasione per augurare a tutti
Buona Pasqua!

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