segnalato dalla Redazione
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Mercoledì 23 aprile ore 18.00
Teatro Manzoni, Via Monte Zebio 14, Roma
Per SCRITTORI IN SCENA al Teatro Manzoni di Roma Tano Pirrone presenta POETS ARE NOT NICE, edito da Stampeacontatto, mercoledì 23 aprile alle ore 18.00. Dialogano sul palco con l’autore Andrea Malagamba (curatore), Pietro Folena (introduzione) e Alessandro Alfieri (postfazione). Letture di Matteo Esposito.
Poets are not nice è il secondo libro di Tano Pirrone, dopo Mye pubblicato nel 2023, e comprende poesie composte successivamente o rimaste escluse dalla prima raccolta. Ben 77 liriche divise in quattro gruppi di diversa numerosità, preceduti da un preludio e intervallati da poesie che vedono protagoniste le piante, tanto care allo scrittore.
Il testo si suddivide in Preludio, 5 liriche che definiscono i contorni della poetica di Tano Pirrone; Fotografare i sogni è necessario, 16 testi in cui Pirrone si confronta con i suoi sogni, ad occhi aperti ma anche quelli che allietano o tormentano le sue notti; Corrispondenze, 15 poesie nate dalla sua familiarità con alcuni mezzi di comunicazione; Poets are not nice, 20 componimenti che mettono in risalto il mestiere di poeta, come dichiarazione d’intenti e grido di battaglia; Eterne giovinezze, 16 liriche dalla scrittura più dolce, per poter sfiorare o stringere le creature che lo accompagnano nell’esistenza. Fra una parte e l’altra, quattro Intermezzi e infine un Congedo, cinque poesie che hanno come tema le piante.
Dirette da Alessandro Vaccari, SCRITTORI IN SCENA e MANZONI IDEE, da un’idea di Carlo Alighiero, sono le proposte culturali del Teatro Manzoni di Roma, storico teatro del quartiere Prati, nuovo punto di riferimento per i lettori e gli autori.
Tano Pirrone
Si definisce siceliota, greco di Sicilia, figlio degli orgogliosi e valenti coloni che fondarono l’antichissima Hydra, che fu poi l’Ayn Sindi degli Arabi e, in ultimo, Francofonte, suo borgo natio.
Ha frequentato il liceo classico. Negli anni ’70 si trasferisce a Palermo, dove lavora svolgendo con passione attività sindacale nella FLM e intensa attività politica.
Dal 1981 vive con la moglie Paola a Roma. Collabora con le testate on line RedazioneCulturaNews, Ponzaracconta, Odeonblog, ed altre dove si occupa di cinema, teatro e poesia. Nel 2023 ha pubblicato la raccolta di poesie Mye.
Ingresso libero – Prenotazione consigliata
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Teatro Manzoni Roma
Via Monte Zebio 14, Roma
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Serata del 23 aprile al Teatro Manzoni (cfr. Commento di Sandro Russo)
Sue foto della serata:

Sandro Russo
24 Aprile 2025 at 21:25
Del nuovo libro di Poesie di Tano Pirrone “Poets are not nice” abbiamo parlato ad abundantiam.
Un’ultima nota solo per riferire che ieri sera, mercoledì 23 aprile c’è stata l’annunciata presentazione al Teatro Manzoni a cui eravamo presenti in tanti, un pubblico scelto e tanti amici. Sul palcoscenico il Vate e i suoi comprimari, il curatore della raccolta Andrea Malagamba, Pietro Folena e Alessandro Alfieri, rispettivamente autori della prefazione e postfazione al libro, con il giovane attore Matteo Esposito che ha letto alcune poesie nell’apprezzamento di tutti.
Del libro abbiamo scritto a più riprese sul sito (leggi qui e qui).
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La serata è stata interessante e gli interventi molto applauditi.
Da riportare ancora qui l’unghiatina di Tano che in chiusura di serata ha voluto ricordare la Resistenza e la Festa della Liberazione con la poesia di un altro poeta, Piero Calamandrei e della sua famosa Lapide a ignominia, che qui riporto.
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Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
Resistenza
Nota
Processato nel 1947 per crimini di Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di innocenti), Albert Kesselring, comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, fu condannato a morte. La condanna fu commutata nel carcere a vita. Ma già nel 1952, in considerazione delle sue “gravissime” condizioni di salute, egli fu messo in libertà. Tornato in patria fu accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi, di cui per altri 8 anni fu attivo sostenitore. Pochi giorni dopo il suo rientro a casa Kesselring ebbe l’impudenza di dichiarare pubblicamente che non aveva proprio nulla da rimproverarsi, ma che – anzi – gli italiani dovevano essergli grati per il suo comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero fatto bene a erigergli… un monumento.
A tale affermazione rispose Piero Calamandrei (1889-1956) – avvocato fiorentino, docente universitario, uno dei maggiori giuristi italiani della sua epoca, nonché tra i fondatori del Partito d’azione e “padre” della Costituzione repubblicana –, con una famosa epigrafe (recante la data del 4.12.1952, ottavo anniversario del sacrificio di Duccio Galimberti), dettata per una lapide “ad ignominia”, collocata nell’atrio del Palazzo Comunale di Cuneo in segno di imperitura protesta per l’avvenuta scarcerazione del criminale nazista.
(Nota a cura dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia)
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Due foto della serata annesse all’articolo di base