Usi e Costumi

Locche

di Francesco De Luca

 

Antonio, il pescivendolo, mi vede giù in banchina e mi apostrofa. Conosce la mia preferenza per i rutunne ( in italiano rotondi, pesce scelto dai Ponzesi per la bontà, per il basso prezzo ). Ha appurato pure, Antonio, che lo scorso inverno se n’è pescato poco perché i pescatori lo snobbano, per cui spesso alle mie richieste rispondeva con rassegnati dinieghi. Oggi, invece, è lui che mi anticipa: Franco, ce stanno i rutunne.

Li compro, e mi avvedo che questi sono locche, così li individuavano i nostri vecchi. E infatti, sono più colorati dei comuni rutunne invernali, per via di quelle striscioline verdi lungo il corpo. E allora? Allora sono i rotondi che hanno disperso il liquido seminale. In questa fase della vita assumono un diverso colorito. E anche un diverso ‘sapore’. Che i nostri vecchi non apprezzavano tanto. Un sapore anonimo, sbiadito, più fiacco di quello dei rotondi pescati a dicembre. Tanto è vero che trasferirono la parola locche dal regno animale a quello umano. Per indicare un individuo credulone, tardo di comprendonio, lento nelle reazioni, lo si chiamava locche.

Di solito era un giudizio che non si rivolgeva direttamente al singolo, perché risultava un insulto, piuttosto veniva scambiato dai vicini, dai compagni.

Sul sapore dei locche mi pronuncio con riserbo perché, si sa, il gusto è soggettivo. Anch’io lo trovo, però, poco incisivo, un poco slavato rispetto a quello dei rotondi invernali.

D’altronde, c’è ancora da notare, che talora, molto di rado, questi pesci vengono catturati anche in estate. Ed hanno un sapore ‘altro‘.

Insomma intorno ai rotondi la conoscenza popolare ha creato concetti differenziati, sulla scorta dei cambiamenti che l’animale subisce nelle sue stagioni di vita e nelle stagioni astrali.

E infatti se locche sono i maschi dopo la deposizione del liquido seminale, femmenelle sono detti i rotondi catturati in inverno, con ancora le uova. Colorazione interamente grigia, pezzatura più piccola, sapore eccellente.

Ho scritto questo sui rotondi non per caso. Una sua ragione ‘umana’ ce l’ha.

I locche vengono disprezzati dagli stessi pescatori che li destinano spesso ai gatti. Per la loro inutilità. Così come per la nostra ‘inutilità politica’ stiamo diventando noi cittadini delle ‘democrazie occidentali’. Sempre più pedine ininfluenti per i governanti a cui si è dato il ‘governo’, e che tendono ad esercitarlo in modo autocratico.

E’ questo essere diventati locche che mi infastidisce e contro cui occorrerebbe opporsi per ridare sostanza alla ‘rappresentanza politica’, vera gemma delle democrazie occidentali.

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