Botanica

Il profumo dell’inverno

di Sandro Russo

.

Non posso non parlare del profumo che “mi prende e mi porta via” ogni volta che esco di casa, accampando la scusa che sul sito c’è già (leggi e vedi qui). Non è un buon argomento!
“Sul sito c’è tutto” – dicett’ chill’ – Ecché… Allora nu putimm’ parla’ o scrive ‘i niente e ‘i nisciune?
Un profumo insinuante, pervasivo ma discreto, molto raffinato – tutti sanno che è difficilissimo descrivere i profumi con aggettivi; forse ci si può provare per similitudini – Ecco, un’allure tra il vetiver e l’ylang-ylang. Ne sapete quanto prima? Allora non vi resta che andarne a cercare l’olio essenziale (al prezzo dell’oro) nei negozi specializzati o piantare la pianta. Che in compenso è abbastanza rustica (non è difficile da coltivare), adattabile a tutti i climi (evitare le posizioni troppo assolate). Non è una gran pianta, ve lo dico subito, anzi quest’anno per contingenze atmosferiche ha ancora quasi tutte le foglie, mentre il suo top è quando mostra i suoi fiori belli e profumatissimi sui rami nudi. Ancora più notevole di notte, quando un annusatore occasionale si mette sulla sua traccia di profumo (ricordate tutti il libro di Suskind? – leggi qui – come un cane da tartufi e non trova pace finché non si ci rotola in mezzo.

Calicanto d’inverno (Calycanthus praecox o Chimomanthus fragrans – Fam. Calycanthaceae) è, delle piante fiorite dell’inverno, tra le più affascinanti. I fiori sono delicatamente profumati e la pianta ha una fioritura prolungata; l’arbusto, lasciato senza potature, viene alto fino a tre metri.


Infatti questo è l’anno delle foglie. Il freddo c’è stato, tardi e appena di passaggio e Biagio (Vitiello) mi conferma che anche a Ponza la stagione è in anticipo. Anche qui ai Castelli, vedremo dalle foto successive, con una strana commistione di piante fiorite prima del tempo abituale per loro e altre ancora in fiore dalla stagione precedente.

Il Calicanto di quest’anno, nel mio giardino ai Castelli. Dimenticavo: la pianta dissemina con facilità da piccole anforette che contengono semi neri e se ne trovano piantine giovani alla base. Per chi mi viene a trovare.

Visto che siete venuti, faccio un giro per il giardino con lo smartphone in mano, a fotografare quel che c’è di fiorito in giro: ma profumi pochi, d’inverno…

Questi sono fioriti in anticipo: i narcisi selvatici. Profumati. Mamma (di Ponza) li chiamava “pasta e ceci”, ma non ho mai confermato che si chiamino davvero così, o non fosse una sua invenzione ( ne aveva, ne aveva…!)

Le camelie – comincia ora la loro grande stagione -, sono molto belle, ma tranne qualcuna (la C. sasanqua, a fiore semplice) non hanno profumo

Tutto uno si aspetterebbe fiorito, a fine dicembre, meno che una Lavandula stoechas, ma tant’è (non è in anticipo: è la fioritura estiva che si è protratta)

Note

Con le piante attraverso l’inverno (1)

La Memoria. Cose che vogliamo salvare dal fuoco. (4). L’olfatto

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top