proposto da Roberta Gaeta
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L’onda lunga della riproposizione di Alberto Manzi per il centenario, impattando sul vasto uditorio dei lettori di Ponzaracconta, qualche effetto l’ha prodotto! Sconosciuto (immagino) alla generazione dei matusalemme che imperversa sul sito – sicuramente a me che a quel tempo stavo facendo la seconda specializzazione -, pare che abbia segnato una generazione!
Grazie Roberta
Sandrorusso
L’autore del post, forse per questioni generazionali, sorvola su un particolare che ha segnato una generazione di bambine e bambini, quasi al pari di Sandokan… E la sigla musicale fu un tormentone, per i tempi: Corri ragazzo vai… e no fermarti mai…
Orzowei! Uscito nella Tv dei ragazzi nel 1977 e poi misteriosamente scomparso e mai più riproposto, nemmeno nelle teche Rai
Ma rieccolo qui:
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E’ il lontano 28 aprile 1977, ore 19.20, quando in Italia, la RAI manda in onda Orzowei, Il figlio della savana, (13 puntate da 25 minuti cad. ) una co-produzione italo tedesca ( Oniro Film / RM Productions ), tratta dall’omonimo libro di Alberto Manzi edito nel 1955. Sembra che la serie non sia stata piu’ trasmessa a l’epoca in quanto in un incendio nei magazzini RAI tutte le puntate siano andate distrutte. In rete (e in mano a qualche appassionato) sembra ancora esistere solo la prima puntata, e spezzoni dei primi 6 episodi, pertanto mettiamoci l’animo in pace, non rivedremo mai piu’ Orzowei! Isa, un bambino bianco abbandonato nella foresta del Sud Africa, viene trovato ed allevato come un figlio da un vecchio grande guerriero e da una vecchia nutrice, ambedue appartenenti ad una tribù di Bantu di etnia Swazi. A causa della sua pelle chiara, Isa non riesce a farsi accettare del tutto dai membri del villaggio, che per schernirlo lo chiamano Orzowei, il “trovato”. Particolarmente ostile è Mesei, il figlio del capo del villaggio. A causa del pregiudizio razziale, Isa non viene accolto fra gli adulti guerrieri della tribù pur avendo superato la drammatica prova dell’iniziazione. Decide quindi di allontanarsi dal villaggio e si rifugia nella foresta, dove viene accolto da una tribù di Boscimani e nuovamente adottato come un figlio dal saggio Pao. Riesce anche a vestirsi con la pelliccia del leopardo che ha ucciso. Pao stesso però, inviterà Isa a conoscere i bianchi, insegnandogli ad amarli e a capirli. Verrà a contatto con una comunità di Boeri, i quali lo tratteranno peggio di quanto abbiano fatto i neri fino a quel momento – dai bianchi prenderà anche delle frustate. Poco più che tollerato, tornerà tra i neri suo malgrado, Orzowei si troverà a lottare contro gli Swazi che lo hanno allevato per primi, e a porre fine al conflitto sconfiggendo proprio il suo nemico di sempre, Mesei, mentre i Boscimani vincono la Guerra nel villaggio nemico in fiamme.
Il seguito… (a cura della Redazione)
Sembra che la serie non sia stata più trasmessa dall’epoca in quanto in un incendio nei magazzini RAI tutte le puntate siano andate distrutte e che siano rimaste in circolazione solo le prime 4 puntate in lingua italiana ed altre in lingua tedesca https://curiosandonelpassato.altervis… .. ma oggi abbiamo finalmente rimediato tutte le puntate in lingua italiana.
Luisa Guarino
11 Novembre 2024 at 15:32
Pur appartenendo alla “generazione dei matusalemme che imperversa sul sito” ho un figlio nato negli anni ’70, quindi Orzowei per me non ha segreti, non tanto per lo svolgimento delle azioni, che francamente non seguivo, quanto per la sigla, martellante e indimenticabile. Avrebbe potuto essere anche una canzone per la domenica, vista la simbiosi sempre più diffusa tra musica e avvenimenti storici di vario genere e portata.