di Enzo Di Fazio
Abbiamo un modo in Redazione di verificare il livello di attenzione che i lettori dedicano agli articoli che pubblichiamo. Nel back office del sito – diciamo nel retrobottega – confluiscono tutta una serie di informazioni e dati, a noi utili soprattutto ai fini statistici, che ci dicono in primis come quell’articolo abbia avuto presa su chi l’ha letto. Ovviamente, oltre gli articoli, ci sono i commenti che hanno un effetto di richiamo e, spesso, trainante nel senso che stimolano altri commenti i cui contenuti risultano ricchi e interessanti a volte anche più degli stessi articoli.
È il caso di questa settimana.
Da tempo ormai il sito svolge, come veicolo di notizie, un doppio ruolo: quello di trattare di fatti e cronaca locale e quello di volgere lo sguardo a quanto succede oltre i confini dell’isola, consapevoli che ciò che succede altrove (in Italia, in Europa, nel mondo) in qualche maniera ci riguarda e, quanto meno a livello emotivo, ci coinvolge visto che siamo tutti fatti di sentimenti, oltre che di carne ed ossa.
Abbiamo così gli articoli che riguardano i temi più svariati che vanno dalla politica estera ai problemi sociali, dai viaggi alle curiosità, dal libri alla medicina e articoli che riguardano Ponza.
Questa settimana è accaduto che, complice l’imminente fine della stagione estiva che porta a fare dei bilanci, siano comparsi i temi storici dell’isola e gli articoli che li hanno affrontati hanno attratto l’attenzione di una platea vastissima, ben oltre gli standard, a conferma che i problemi sono vivi. L’articolo di Biagio I gravi problemi della nostra Ponza è stato quello più letto. Probabilmente perché Biagio parla di tre temi essenziali come la sanità, il dissesto idrogeologico, l’occupazione. Non vivendo a Ponza non ho abbastanza conoscenze né elementi sulle questioni locali. Indubbiamente non sono di facile soluzione ma non si conoscono nemmeno piani programmatici per affrontarli. Certo è che l’isola va vista nel suo insieme poiché quei problemi sono legati tra di loro. La sanità è essenziale. La sua validità può essere un antidoto allo spopolamento. Iniziative come quella del convegno sul ruolo dello screening sulle isole minori come attività di prevenzione sono apprezzabili, ma l’isola ha bisogno di certezze nel quotidiano.
Occupazione e salvaguardia del territorio sono le facce della stessa medaglia. A leggere l’articolo ’A Janesta di Guido Del Gizzo e i commenti che ne sono seguiti sembra di avere la soluzione in tasca. Il riferimento alle provvidenze in materia e ai progetti realizzati positivamente altrove è interessante. In questi giorni a Ponza la giovane antropologa Antonia De Michele sta continuando la sua indagine sui giovani per capire il legame che hanno con il territorio, la storia dell’isola e con le generazioni dei padri e dei nonni. Da idee e sogni possono nascere dei progetti. Al momento iniziative, idee, progetti, anche se animati da una esigenza condivisa, quella di migliorare e proteggere la vita isolana, appaiono come manifestazioni di singoli mancando di un corpo, una forza che possa fare da guida. È certo che un ruolo propulsore e di coordinamento lo deve avere l’amministrazione che conosce e gestisce i fondi destinati e destinabili ai vari progetti.
Tutelare il territorio, migliorarlo, renderlo capace di creare – nel rispetto della sua natura – opportunità economiche significa anche migliorare, attraverso una forma di accoglienza alternativa, la qualità del turismo. Il che, con la collaborazione di un atteggiamento più consapevole e responsabile della comunità, può portare prima all’attenuazione e poi all’eliminazione di quelle situazioni che hanno generato questa estate come non mai, proteste e critiche severe, sulla cui spiegazione, attraverso un’analisi più motivata, fornisce un contributo Luigi Dies.
Per fortuna non tutti hanno sparato sentenze, c’è anche chi, come una turista di Roma frequentatrice di Ponza da anni, ne ha parlato bene dando importanza alle emozioni che riserva l’isola e a cosa lascia dentro andando via (anche questo articolo ha fatto registrare un elevato numero di lettori). Personalmente posso dire che tutte le volte (e sono tante) che ho avuto modo di indicare ad amici o conoscenti, che me ne avevano fatto richiesta, alberghi, B & B, affittacamere, ristoranti ove andare, il feed back è stato sempre positivo. Qualche lamentela sui prezzi, questo sì.
A conferma dell’interesse che suscitano le problematiche dell’isola, gli articoli che ho richiamato in questo inizio di epicrisi (appena cinque) hanno totalizzato insieme oltre 10.000 contatti contro i poco più di 2.000 contatti fatti registrare da tutti gli altri articoli messi insieme (22, con una media di 90 lettori per articolo). Se quell’interesse (riconducibile a mio avviso in gran parte alla comunità isolana) fosse in grado di produrre reazioni caratterizzate da coinvolgimento, spirito critico e di collaborazione, approfondimento dei temi trattati… probabilmente si potrebbe generare un movimento collettivo di idee ed una presa di coscienza in grado di fornire un grosso contributo al riscatto dell’isola.
Attinenti al tema “isola” vi sono due altri articoli
– Dell’isola d’Elba, proposto da Vincenzo Ambrosino. Una realtà l’Elba dove l’isolamento è vissuto in maniera diversa da quello delle piccole isole, avvertendolo quando la necessità va oltre quello che l’isola può offrire. Esempio classico, il bisogno di una visita medica specialistica che l’ospedale locale non può assicurare
– Foil, partenza e navigazione, un interessante scritto sulle barche che volano sull’acqua (in questi giorni siamo affascinati dalle imprese delle imbarcazioni che partecipano all’America Cup), tanto avveniristiche quanto impensabili per essere adottate nel trasporto delle persone
Prima si parlava di coscienza, di qualcosa che va interrogata ogni qualvolta dobbiamo prendere decisioni importanti. Al riguardo, nell’elaborare l’epicrisi, il pensiero va ai diversi articoli che inducono a riflettere e ad interrogarci sul ruolo che abbiamo nella società.
In ordine di pubblicazione ricordo
– L’effetto farfalla. La testimonianza di Piero Nava in occasione dell’uccisione del commissario Rosario Livatino cambia il corso della storia. Un esempio per tutti
La coscienza individuale è sempre, alla fine, decisiva scrive Del Gizzo. Un gesto elementare dalla conseguenze travolgenti e importanti per tutti
– Di patriarcato, di zie suore e di film con la proposizione di uno scritto di Concita De Gregorio dove prendendo spunto dal film Vermiglio di Maura Delpero, Leone d’argento a Venezia e candidato agli Oscar per l’Italia, si parla di patriarcato, maschilismo, diritti offesi, di libertà. È che la libertà è difficile da organizzare – scrive C. De Gregorio – Richiede responsabilità, senso condiviso di equità e giustizia, cultura e compassione. Qualcosa di questo manca. Bisogna essere molto bravi. L’ordine è più facile,
– Referendum Cittadinanza, si mobilita la società civile
Un tema attualissimo dopo il quorum raggiunto e superato delle 500mila firme per proporre la modifica della legge attuale e abbreviare gli anni di soggiorno continuativo previsto per ottenere la cittadinanza italiana e per riconoscerla a tutti quei bambini che, nati in Italia da genitori stranieri, frequentano la scuola con regolarità.
Scrive Michele Serra: Cittadinanza è eguaglianza. Non è etnia, non è razza, non è religione, non è Nazione. Non è Dio, Patria, Famiglia. È un criterio di appartenenza e di consociazione molto più vasto, molto più giusto e assai meno divisivo
Altro argomento di grande attualità trattato nella settimana è quello della dipendenza tecnologica, con in testa la dipendenza dagli smartphone
Vi sono stati dedicati due articoli
. – Come gestire la dipendenza tecnologica con il contributo di Juan Carlos Martin, professore ordinario al Politecnico di Torino e co-fondatore del Nexa Center for Internet & Society.
Il problema è grosso. Ciò che è successo recentemente in Libano tra le milizie di Hezbollah, colpite dai cerca-persone e walkie talkie è terribile.
La computerizzazione riguarda sempre più anche gli spazi privati. Non possiamo farne a meno per come è strutturata la nostra società, È tempo, però, di non vedere solo gli aspetti positivi lasciando mano libera alle imprese ma democraticamente decidere se, quando, come e a beneficio di chi computerizzare persone, spazi e oggetti, dando massima priorità alla trasparenza e alla libertà – non solo di scelta – delle persone. Una sfida, e tra le più importanti, per l’Europa del presente e dei prossimi anni.
Il libro di De Martin contro gli smartphone
e non solo, Nell’articolo sono menzionati altri libri che trattano la materia, molto vasta per i riflessi economici che interessa e per quelli sociali per via di una dipendenza in cui siamo coinvolti un po’ tutti ma soprattutto i giovani, con conseguenze tali da parlare, da un punto di vista medico, di intossicazione.
Vi sono poi i viaggi, quelli fatti e raccontati con i ricordi e le emozioni suscitate, e quelli da effettuarsi.
Tra i primi:
– Viaggio a Cefalonia e a Itaca (2). Nella terra del ritorno di Claudio Visentin
– Il viaggio dei 50 pellegrini arrivati a Formia da tutto il mondo per la via Francigena nell’ambito dell’International Walk 2024
Tra i secondi:
– Visita alla grotta Guattari, a San Felice Circeo, dove nel 1939 venne scoperto dall’archeologo Blanc il cranio di un uomo di Neanderthal. I giorni previsti: 29 settembre e 19 ottobre
– Viaggio in Sicilia, proposto dalla pro Loco nel periodo dal 3 al 10 novembre, un percorso di interesse storico-culturale e naturalistico
Sfogliando le pagine del sito non mancano i contributi di Franco De Luca (Specchi-occhio.4) che sempre più di frequente fa i conti con il tempo che passa e con le considerazioni che l’imprevedibilità e la velocità di questo mondo impongono. Ci sono poi i personaggi del suo Zoo umano. Questa è la volta d’u Scauzone
Da Ischia il contributo di Giuseppe Mazzella di Rurillo, con L’EVI e l’archivio perduto
Silverio Lamonica rispolvera e aggiorna un contatto già proposto cinque anni fa circa; assieme a Silverio Guarino, sulla presenza di San Silverio a Chiesa Nuova di Bologna mentre Biagio Vitiello segnala l’importante Convegno che si è tenuto a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, sulla figura di Gioacchino da Fiore, uno dei pochi ad aver scritto su Raniero da Ponza
Non poteva mancare la politica estera con Biden-Erdogan, le due visioni del mondo, un articolo di Alberto D’Argenio, preso da Repubblica: da una parte i valori della democrazia, dall’altra le contraddizioni di autocrazie e sovranismi
Ed infine il cinema con I quaderni di Serafino Russo, operatore, una serie di riflessioni di Sandro che, quale cinefilo appassionato, ci racconta come il cinema, i grandi registi, i libri entrino a volte nella vita e in parte la condizionano.
In chiusura un saluto a Ida Romano, che ci ha lasciato qualche giorno fa, donna simbolo di un’isola che non c’è più.
A tutti Buona Domenica!