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Questa epicrisi domenicale comincia con una canzone, che non è la Canzone per la Domenica. Anche se lo è stata, tempo fa.
Un pezzo di Silverio Guarino, possiamo dire “doppione”, perché riproponeva una canzone che avevamo già presentato, tra Sandro Vitiello e io, quattro anni prima (Jannacci ci ha lasciati nel 2013).
Bene, l’idea è partita da lì… E il grosso è fatto! Ora resta solo da spiegare che c’entra con l’epicrisi di questa settimana.
Basta sostituire Alba con Ponza e anche il tono surreale e dolente della canzone è quello giusto, per dare un’idea di quello che per me è stato l’umore prevalente – mood , in inglese, rende più l’idea – della settimana.
“Conobbe Alba, un’alba poco Alba, neppure mattiniera, anzi… mulatta (…)”
Un’isola poco isola, neppure comunità, anzi… indecisa.
Tra:
una piattaforma petrolifera
un villaggio turistico
una riserva indiana.
Tutti noi – (termine molto comprensivo, che include la gran parte di quelli che scrivono su Ponzaracconta, dai redattori del sito (con me stesso a purta’ ’a bannèra), a Vincenzo Ambrosino, a Franco De Luca (per nominare solo i due estremi),– facciamo parte della riserva indiana…
Quelli di:
– Ma t’arricuórd’ quant’era bella ’a caccia ai bisonti?
– Azz! No? – Aspè’… A chi? …ai bisonti? A Ponza?
– Vabbè, ’assa pèrde… Ere sule pe’ dice! Effettivamende nun se ne vedene cchiù ’a paricchiu tiémp’!
Martina & Co. e tutti i giovani di Ponza, su un piano e con aspettative diverse, sono anch’essi nella stessa riserva.
Pare ca so’ asciùt’ascème?
No! …È che ho letto nell’unico modo realistico le proiezioni a un futuro possibile (ma fortemente osteggiato) contenuto in questi articoli:
– Il progresso possibile
– “Il privato è brutto e cattivo”: due storie per Vincenzo Ambrosino (1)
– “Il privato è brutto e cattivo”: due storie per Vincenzo Ambrosino (2)
– “Sorella Acqua”, a Latina, da cui ho ripreso questa frase: “L’acqua e il mare, sorvegliati e protetti dalla cintura collinare, costituiscono da sempre il segno distintivo della Provincia di Latina. Un mare solcato da Enea e Ulisse, un territorio attraversato dalla via Appia restituito all’uomo grazie a un capolavoro di ingegneria idraulica che è il custode di una terra generosa. La storia che si trasforma in mito, un passato che nel segno della libertà ha visto germogliare su questa terra il seme dell’Europa, un presente che preme per farsi largo nel futuro”.
– I vincitori del concorso ‘Wildlife Photographer of the Year‘; l’interpretazione della foto vincitrice da parte del glaciologo è straziante, per quanto non abbiamo più spazio per empatizzare con gli animali, sopraffatti da così tante sofferenze umane.
– Ancora di foto si parla anche in quest’altro articolo, più dalle parti nostre: Concorso Internazionale di fotografia Città di Latina, mostra di Franco Fontana. E anche qui ho sottolineato una frase: “Lo scopo dell’arte è di rendere visibile l’invisibile. La fotografia diventa arte e si significa quando assume uno stile, un’identità – afferma Fontana – In fotografia come nella vita l’attimo che illumina e concepisce quello che vede è come un colpo di fulmine. Guardiamo sempre con gli occhi dei bambini per non dimenticare la sorgente e il miracolo dell’esistenza”.
L’urgenza di fare qualcosa subito – Piripiripiri… Piripiripiri… – è espressa anche qui, per sedi meno planetarie come possono essere le nostre isole:
– Ventotene. Mettere in sicurezza l’isola, un obiettivo prioritario
– ‘Il Continente’ per lo sviluppo
– Un Osservatorio economico delle isole napoletane proposto da “Il Continente.
Dalle isole si levano “grida di dolore” cui rispondono, su registri diversi, il Sindaco con la sua pacatezza (leggi qui, dalla sua pagina Fb) e la pasionaria Martina con la tipica irruenza dei giovani: (leggi ancora qui, in Commenti):
C’è anche da dire che le istituzioni ce la mettono tutta, per accreditare una posizione di immobilismo – passatismo degno di miglior causa: leggi qui.
Ma riportiamo anche le voci della riserva indiana:
– Salvatore Balzano
– Storielle di Salvatore Balzano
– Ricordi che riaffiorano dalla memoria
– I miei ricordi del Faro. I due ultimi articoli, insieme ad altri della settimana scorsa, segnano il gradito ritorno di Bixio su queste pagine.
– Ponza, tutti i vincitori del torneo di carte ‘Memorial Gioacchino De Martino’.
– Preparazione a domenica 25 febbraio, San Silverio di Le Forna
– Confetti rossi per Anna Maria Mazzella
– Anche il Meteo, a rigore, è una voce della “riserva indiana”. Insensibilmente – e quasi senza che ce ne avvedessimo – la rubrica (giornaliera) è diventata una raccolta di foto belle/bellissime che in Redazione selezioniamo con molta cura, grazie agli apporti determinanti di Biagio Vitiello, Dimitri Scripnic, Rossano Di Loreto, Silveria Aroma e i volontari della Protezione Civile.
Ma ricordi e rimpianti, in forma in accezione più ampia (letteraria) sono proposti anche in due begli articoli furastiére, di Paolo Rumiz: Il legno e il mare, e Concita De Gregorio: Le ricette della nonna.
Ancora Concita con I giorni di Sanremo è stata involontaria casus belli nelle polemiche tra la nostra direttora e Guido Del Gizzo; quest’ultimo che pur non amando la sua scrittura diceva che ha fatto bene a minimizzare Sanremo, confrontandolo con i veri drammi del mondo, mentre Luisa trovava comunque il modo di salvare la manifestazione canora. Ma il proposito, nel proporre l’articolo, era ancora diverso e Sanremo c’entrava ben poco: volevo mostrare la capacità della giornalista di Repubblica di prendere lo spunto da piccoli eventi per allargare il campo della visione e nella presentazione del pezzo sottolineavo come, a mio vedere, ha fatto una specie di “epicrisi” sugli eventi mondiali, utilizzando Sanremo come semplice pretesto.
Di attualità-cultura (con un po’ di polemica che non guasta) trattano invece questi articoli, letti e apprezzati nel corso della settimana:
– Monte Cassino, il libro di Nando Tasciotti (proposto da Cristina Vanarelli, che conosce personalmente l’Autore);
– “Scritti e girati”, le relazioni pericolose tra Cinema e Letteratura, argomento molto stimolante, di cui scriveremo ancora a breve;
– Una canzone per la domenica (285). Mondo bongo;
– La sinistra e l’eterna ricerca di un eroe, Tano Pirrone che propone un articolo de Il Foglio (da non perdere i commenti che ha suscitato);
– L’Argentina su Casa Italia, di Annalisa Gaudenzi che per il suo lavoro di giornalista televisiva è una miniera di servizi interessanti. Stiamo lavorando a rendere fruibile un suo servizio su Pesaro, Capitale della Cultura 2024. Chissà perché, ma dopo Matera e Procida, siamo diventati molto sensibili al tema.
Un altro pensiero innescato dagli eventi della settimana che per forza di cose si sono rispecchiati negli articoli proposti sul sito, è che uno del drammi del nostro tempo è aver sviluppato la coscienza del bello e del giusto, insieme all’accesso alla maggior quantità di notizie mai sperimentata dall’umanità, mentre la possibilità da parte dei singoli di incidere su quanto succede nel mondo è pressappoco la stessa dei secoli bui. Così siamo solo capaci di capire (e soffrire) di più, senza poter cambiare granché. Molte delle forme di partecipazione inventate nel corso dei secoli, hanno cercato di affrontare questa contraddizione; l’ultima forma di governo, la democrazia, si è involuta e stravolta ed è essa stessa in pericolo.
Forse nel piccolo, nel ridotto di un’isola, c’è qualche speranza in più?
Vedremo nei prossimi giorni.
È previsto – sarà annunciato e definito meglio appena possibile, anche su queste pagine – un incontro tra gli esponenti della società che si è aggiudicata la gara per il porto di Cala dell’Acqua e la gente di Le Forna. Del resto essi hanno sempre sostenuto di voler procedere con il progetto solo dopo aver verificato che i Fornesi e la maggioranza dei Ponzesi erano favorevoli alla realizzazione del nuovo porto, perché il consenso della popolazione era fondamentale: il problema, semmai, era il dissalatore. Inoltre resta da comprendere perché coloro che hanno promosso e approvato il progetto, ed erano favorevoli ad esso almeno fino a ottobre 2022, abbiano poi deciso di ostacolarlo.
Sarà anche l’occasione per illustrare altri progetti, che nel corso di quest’anno di inattività forzata, sono stati immaginati e sviluppati, come peraltro anticipato sul nostro sito.
Siamo proprio curiosi di vedere come finirà…
Comunque, Alba… È urgente!
Piripiripiri… Piripiripiri… Piripiripiri… Piripiripiri…
Buona domenica Stop