di Guido Del Gizzo
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La prima epicrisi dell’anno è necessariamente impegnativa, ma non può che partire dai messaggi di augurio.
Comincia Francesco De Luca con un invito all’allegria, malgrado tutto (Iuorne ’e feste), poi con la canzone di Don Luigi Dies sull’alba, inizio di tutto. E infine con il ricordo dell’Epifania, “che tutte le feste porta via”.
Il buon anno di Enzo Di Fazio, con la splendida ’A fenesta di Eduardo De Filippo, all’insegna della verità – “Quann’è bontiempo, ognuno è marenaro e se vulesse mettere a temmone…” – si combina con il messaggio di fine anno ad un amico, che Gianni Paglieri ha voluto inviare a Sandro Russo (e a Ponzaracconta), con quattro citazioni davvero impegnative (leggi qui) alle quali ne aggiungo un’altra , che mi accompagna dal primo manuale di navigazione che presi in mano, ormai diversi decenni fa: “la navigazione è l’arte di muoversi, con un mezzo adatto, lungo i sentieri e le vie non tracciate”.
Penso, da sempre, che la navigazione sia la vera metafora della vita e che i marinai abbiano, per loro fortuna, un’attitudine spontanea ad affrontare le cose.
Alcuni articoli di Gianni Paglieri: sulle polene
Antonino Feola “Bixio”, con il suo amarcord ventotenese ha dato letteralmente la stura ad un’esplosione di ricordi e condivisioni sull’essere isolani: è consolante e motivo di ottimismo.
Se solo si riuscisse a partorire qualche progetto, come quello di Biagio Vitiello sul giardino acquatico… ne riparleremo.
Giuseppe Mazzella ci tiene aggiornati sulle vicende ischitane: hai visto mai che possano essere fonte di ispirazione anche a Ponza, come ad esempio “La casa della storia” che ha molti punti di contatto con il futuro possibile della Villa delle Tortore, oppure con l’impegno che il prossimo anno imporrà per la realizzazione dei progetti.
Il Comune di Formia si conferma attivo e interessato a interagire con il nostro sito: leggi qui tutte le informazioni sulla “Festa della Befana”; il Comune di Ponza, invece, no… Ce ne faremo una ragione.
Dalla stampa, tuttavia, apprendiamo che ha aderito a “Whistleblowing”, il portale anticorruzione e che c’è da darsi da fare, per garantire l’autonomia ed il presidio scolastico di Ponza: speriamo bene, perché si tratta della sola, vera istituzione essenziale per l’isola. Senza scadere nel qualunquismo, si può fare a meno di tutto il resto, ma non della scuola, se vogliamo che Ponza abbia un futuro.
Del resto, la cultura si impone prepotente alla nostra attenzione, in quest’inizio d’anno…
Francesco De Luca, con il suo “Intellettualismo, gioco di società”, ci spiazza conducendoci in una riflessione sul confronto tra il Cristianesimo e il pensiero di Nietzsche.
Lo confesso, non ero preparato sul tema, ma per fortuna è intervenuto Vincenzo Ambrosino, che ha raccolto la suggestione ed ha garantito il minimo di dibattito che temi così colti (visti i tempi, scusate la parolaccia) giustamente richiedono. E, per inciso, fanno molto bene al sito.
Sandro Russo è stato definitivamente conquistato dal libro di Erri De Luca A schiovere: come dargli torto… ‘A copp’ abbascio, ‘U ‘mbruoglio int’o lenzule, Iamm, Fui’ e poi il suo personale contributo su farinell e franfellicco. Insomma, tocca studiare le lingue, ché di questo si tratta.
Da Latina, invece, ci giunge la notizia delle Storie di Città, da Gioconda Bortolotta (Associazione Quartieri Connessi), un bell’esempio di cultura diffusa e partecipata.
Ancora Calvino, con la mostra a lui dedicata a Roma: invito chiunque possa a visitarla, è un viaggio nella levità, la leggerezza, che è il vero lascito di Italo Calvino.
E poi il ricordo, a cinquant’anni dalla scomparsa, di Gino Cervi, il rappresentante di dolciumi in “Quattro passi tra le nuvole”: garbato, attento, sornione.
E veniamo all’attualità isolana, implacabile: due i temi che concentrano l’attenzione di tutti, anche se si fa finta di parlare d’altro.
Le concessioni demaniali, in primo luogo.
C’è un buon intervento di Carlo Cottarelli, su la Repubblica, che spiega la condizione di cortocircuito nella quale versa l’esecutivo, ma intanto il Comune ha annunciato, in linea con le indicazioni governative, l’adozione delle proroghe al 31/12/2024 e, contemporaneamente, ha presentato un progetto che le stravolge completamente: solo dopo che verrà approvato, naturalmente…
Nel frattempo, a Terracina si procede con le gare.
Sulla stampa nazionale circola già la notizia di una pioggia di ricorsi, contro le proroghe, da parte delle associazioni ambientaliste, per abuso di ufficio e danno erariale, a carico degli amministratori e dei funzionari che le dispongono o le disporranno: ne abbiamo per quindici anni, almeno, di contenziosi.
Credo che di peggio non si potesse fare.
L’unica ipotesi, forse percorribile, sarebbe stata l’assunzione diretta della gestione da parte dei Comuni, ma ci sarebbero voluti buonsenso, competenza e coraggio: tutte merci scarse, mi pare.
E, dall’altra parte, la capacità di ragionare insieme, senza azzannarsi, facendo fronte comune: la famosa Associazione per Ponza di cui si è persa ogni traccia.
E poi, le questioni di bilancio.
Abbiamo pubblicato, da qualche giorno, l’Ordinanza Istruttoria che la Corte dei Conti ha emesso in data 28/12/2023 e che il Comune ha l’obbligo di pubblicare sull’Albo ma, ad oggi, sabato 6 gennaio 2024, ore 13.04, non riusciamo ancora a trovarla sul sito istituzionale.
Diceva il Sindaco, lo scorso 29 giugno:
“Viceversa ringrazio meno chi ha voluto marcare la differenza, senza realmente aver compreso le motivazioni o chi ha voluto cercare di speculare sul tema. Ritengo che questo atteggiamento, non abbia affatto appassionato l’opinione pubblica, e ancora non si è particolarmente compreso che questo Piano di fatto azzera il passato e stabilizza un pregresso che se diversamente attenzionato, evidenzierebbe molte più responsabilità riconducibili agli ex amministratori (del recente passato) rispetto a chi ha avuto oggi l’onere di attivare una simile gravosa operazione, per condurre la barca verso la meta del risanamento finanziario”.
Il problema mi pare sia quello che ad attenzionare diversamente il pregresso sia stata proprio la Corte dei Conti, che evidentemente non ritiene che le questioni di bilancio possano essere “attenzionate diversamente” da quanto prescritto dalla Contabilità Generale dello Stato (ebbene sì, anche Ponza è in Italia) e dal Testo Unico degli Enti Locali (TUEL).
L’Amministrazione si è recentemente dotata di competenze aggiuntive per affrontare la questione: è ora di “metterle alla frusta”, come si suol dire, perché avere chiarezza dei problemi è sempre il primo passo per risolverli, che si tratti di concessioni o di bilancio… E, quindi, “tutto bene, sotto il cielo c’è tempesta”, come diceva uno che di cambiamento se ne intendeva un po’.
Continua, implacabile, la lista di chi ci lascia: in questa settimana è toccato a Fortunata Aprea e Nina Pagano. La redazione si stringe alle famiglie.
Però, c’è un segnale di speranza: sono nate Isabel e Nina Maria e questo ci restituisce un po’ di serenità.
Buon anno a tutti, anche al Sindaco: va precisato, perché io sono tra quelli cui ha rivolto il pollice verso, nei suoi auguri.
Noi gli auguriamo, comunque, ogni bene.