Editoriale

Epicrisi 452. La mia prima fatica

di Guido Del Gizzo

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Se qualcuno, in passato, ha temuto una crisi del sito e una scarsa partecipazione, questa settimana potrà ricredersi: i 34 trentaquattro! – articoli e i commenti annessi, dimostrano il contrario.

Apre le danze Sandro Russo, proponendo il video di Here and Then”, inedito dei Beatles, recentemente pubblicato.
Le considerazioni artistiche non hanno senso: ricordo quando – avevo otto anni – una bambina mia coetanea mi guardò stupita, dicendomi: “ma come, non conosci i Beatles?” e mi scrisse, letteralmente, “bitols” sul quaderno… l’inglese non aveva ancora colonizzato le nostre vite.
Sandro ci ha riportato a quell’età, lo ringraziamo per questo.

Autunno, tempo di riflessioni.
Pasquale Scarpati con Considerazioni, metafore e similitudini” affronta, in realtà, tutti i temi centrali per lo sviluppo dell’isola, dal ricambio generazionale, all’evoluzione economica, alle opportunità da cogliere e l’immobilismo che si afferma perché, malgrado tutto, siamo circondati dalla bellezza: la stessa bellezza, grazia e allegria che rinfrancano i ragionamenti di Francesco De Luca nel “Vento tra i vicoli deserti”, dove precarietà e mutevolezza, mutuate dalla simbiosi con la vita attuale, che ci offre guerra e violenza, si smorzano nel contesto isolano.
Infine, ci emoziona come sempre, con il suo delicato invito all’altruismo: ‘U ppassato.

Tano Pirrone è una lettura impegnativa: Nel nome c’è il presagio” ci conduce dall’epopea di Gilgamesh, poema epico dell’antichità (giunto fino a noi grazie ad una trascrizione su tavolette di argilla rinvenute nei resti della biblioteca di Ninive, ad opera di un cronista intervenuto tra il 12° e l’ottavo secolo A.C.), alla scoperta dell’amortalità, che coinvolge anche Sandro Russo (in vena di facezie) e Patrizia Maccotta, in ragionamenti sull’acuirsi delle disuguaglianze, in caso di durata determinabile della nostra esistenza, grazie al progresso scientifico.
Confesso di trovare abbastanza spunti di riflessione sul tema, senza andare ad inventarmene altri, ma ritorneremo sul tema del nome delle cose.
Il mito di Gilgamesh, cioè quello del superamento della morte, comunque è stato una formidabile ispirazione per i grandi fumettisti argentini dello scorso secolo, guidati dalle sceneggiature di Robin Wood.

Gilgamesh, by Robin Wood e Lucho Oliveira

Parte la XXVI Avventura di IsolaMondo: giovani isolani dell’isola d’Elba che, imbarcati in flottiglia su tre barche, vanno a trovare loro coetanei in giro per il Mediterraneo.
A Ponza, che succede?
Per intanto, sappiamo che le due chiese isolane si confrontano sui destini dell’organo: Colloquio tra Ponza e Le Forna attraverso le chiese.
È certamente una buona cosa: si potrebbe poi continuare anche su altri temi, il dissalatore, lo sviluppo dell’area… l’importante è iniziare.

Alessandro Romano segnala il programma isolano di celebrazione della Festa degli Alberi, che Biagio Vitiello prontamente commenta, ricordando il destino del Pinus araucaria malamente abbattuto qualche anno fa (ricorda qui): varrebbe la pena di riflettere su ciò che si potrebbe davvero fare, per gli alberi di Ponza, se si recuperasse un po’ di sostanza organica dai rifiuti..


Ma è stata sicuramente “una magnifica mattinata” a Ponza, la prima edizione del Caffè Letterario, tenutosi all’ITT di Ponza per la presentazione del libro di Antonio De Luca “Sandro Pertini e la nostalgia di Ponza”, sostenuta dal Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane: per contrastare il “nulla che avanza” della cultura fantasy oggi di moda.

Segnaliamo il nuovo libro di Emilio Iodice, Il giorno in cui una ragazza volò sotto il ponte di Brooklyn, storie di donne fuori dal comune.

Senza tempo e con il garbo che lo contraddistingue, Erri De Luca ha presentato alla libreria Feltrinelli di piazza Martiri a Napoli, il suo A schiovere” – vocabolario napoletano di effetti personali. Da prendere in seria considerazione.

Dalla stampa apprendiamo come Ventotene abbia firmato una convenzione con l’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) per iniziative che mantengano la memoria di ciò che è accaduto

Il Comune di Formia è intervenuto segnalando diverse iniziative:
La Panchina della Rinascita, il giorno in cui è stata ritrovata Giulia, che ha provocato due interventi: uno di Sandro Vitiello, che ci dice che , in molti, in questo paese, da tempo, stanno segnalando, inutilmente, il problema dell’educazione sentimentale dei giovani e l’altro, da parte della redazione, che ha segnalato il commento di Michele Serra a proposito del suo assassino:” non si trova mezza parola da dirgli”;
La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne
La rievocazione dell’eccidio della Costarella del 1943

Giuseppe Mazzella di Rurillo interviene proponendo una petizione per iil recupero della “Casa del Dottore” di Casamicciola: da quello che si evince, una situazione che ricorda un’altra casa del dottore, quella Villa delle Tortore a Ponza, da anni in degrado.
Parleremo più avanti del suo altro intervento.

Enzo Di Giovanni, con il suo Per Giulia, per Elena” affronta il tema, difficile da definire, della responsabilità della società, e dei maschi in particolare, nei confronti delle donne, mentre Tano Pirrone è intervenuto nuovamente proponendo un articolo de “Il Foglio”, “Il nemico non è il patriarcato, che riapre, a mio parere, la riflessione sul nome delle cose.
Forse c’è più un problema di rispetto che non di patriarcato, forse abbiamo bisogno di chiarirci le idee su ciò che intendiamo: parleremo ancora di Ciao Darwin 9, andato in onda proprio alla vigilia del 25 novembre.

Vignetta di Natangelo

Poi, nuovamente Tano Pirrone con gli Auguri a Paola e complimenti per i tuoi successi, che finalmente ha registrato alcuni commenti non “allineati” sulla pellicola, anche se la maggioranza, come ad esempio Enzo Di Fazio, è convinta della sua qualità: tuttavia, ciò che ha fatto davvero arrabbiare Tano è il mancato riconoscimento del suo interesse culturale, da parte del Ministero dello Spettacolo, che ha privato la regista dei finanziamenti e/o agevolazioni previste dalla legge.
Non ne farei una questione di principio, ma solo di qualità della commissione giudicante e di interventi politici per “fermate in stazioni non autorizzate”: i contributi sono stati concessi, ugualmente, a “Mutande Pazze” di Roberto d’Agostino e a “Concorrenza Sleale” di Ettore Scola (sul sito, leggi qui), per dire… Ma erano altri tempi!
Mancano due argomenti, che hanno caratterizzato la settimana.

Ben 6 (sei!) interventi hanno riguardato le fonti rinnovabili di energia, l’innovazione e la transizione ecologica:

la Connettività Ultraveloce per le isole minori, segnalato da Paolo Iannuccelli;
Giuseppe Mazzella di Rurillo sulle Comunità energetiche a Ischia;
la Redazione sulle Comunità Energetiche Rinnovabili e sugli Impianti Eolici in mare, su modello belga (che non ha aree di pregio da preservare);
un’intervista alla Presidente del CNR e finalmente
– un intervento di Federico Rampini, da Newsletter Global, sui motivi di rallentamento della transizione ecologica.
A Ponza, possiamo stare tranquilli: di comunità energetiche non se ne parla fino al 2046 (salvo sorprese) e di transizione ecologica non ci siamo mai occupati, già lo sapevamo che non c’era fretta..

Dulcis in fundo, non possiamo non dedicare l’attenzione che merita al corposo e utile lavoro di Vincenzo Ambrosino, che in ben cinque puntate (leggi qui, qui, qui e qui) ha voluto ripercorrere la storia dell’offerta di servizi balneari e al diporto nautico, così come si è sviluppata negli ultimi cinquant’anni.

E’ la questione che, comprensibilmente, catalizza la totale attenzione della grande maggioranza degli operatori ponzesi, alla vigilia delle decisioni che dovrà adottare il Governo: in un contesto giuridico/normativo costretto tra la rigidità della normativa dell’UE e oltre tre anni di decisioni, contraddittorie e contraddette, della politica nazionale.

Si parte da una dolorosa constatazione: il PRG portuale adottato nel 2003 è incompatibile con le iniziative sviluppate dagli operatori e, contemporaneamente, non ha garantito la realizzazione di un porto degno di questo nome, che deve necessariamente essere realizzato in quell’area.

I Ponzesi si preparano ad affrontare il futuro senza un progetto e, quel che è peggio, certi di non essere in grado di produrne uno diverso dalla casualità, più o meno consolidata e difesa, di anno in anno, con le unghie e i denti.

Vincenzo Ambrosino arriva alla conclusione che l’unico possibile garante degli interessi collettivi non possa essere che l’attuale Amministrazione Comunale, immaginando un Comune “imprenditore tra imprenditori” e sognando che possa salvare “l’attuale economia nautico-balneare”.

Vignetta di Mauro Biani

È comprensibile e, personalmente, sono favorevole ad un intervento pubblico nei settori di interesse collettivo… a condizione che esistano amministratori in grado di tutelare davvero l’interesse pubblico.
A Ponza, più realisticamente, c’è San Silverio.

Buona domenica a tutti

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