Editoriale

Epicrisi 442. È tempo di migrare… (con uno sguardo al passato e al futuro)

di Silverio Lamonica

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Settembre, andiamo… Trovo spontaneo collegare questo mese ai ben noti versi dannunziani de I Pastori (1903). Del resto la transumanza è un fenomeno che – specie ai giorni nostri – riguarda anche noi umani: pensiamo agli esodi, quasi biblici, dalle città ai luoghi di villeggiatura a inizio estate e dei “controesodi”  al termine delle ferie soprattutto a fine agosto, ma anche a settembre.


Di affluenza turistica tratta appunto l’articolo Come tenere lontano i turisti, poiché un’eccessiva pressione antropica danneggerebbe equilibri delicati di città d’arte e piccole isole come Ponza e Palmarola, per l’appunto.
Quasi come in un controcanto, leggiamo l’articolo Turismo ed Europa, se ne parla a Ponza e Ventotene. Su un turismo prettamente culturale insiste lodevolmente il Comune di Ventotene: Ventotene e Santo Stefano protagoniste sulla stampa locale. E di riqualificazione del turismo nelle isole e nel golfo di Gaeta disserta Tonino Impagliazzo.

Un’analisi abbastanza approfondita sui migranti ponzesi verso l’America: i paesani ponzesi americani, ce la propone Franco de Luca, il quale sottolinea che l’unica meta finale dei nostri concittadini d’America è il benessere economico. Ma in fondo il sogno americano consiste soprattutto nel migliorare la propria situazione economica e quella familiare. Tuttavia io noto che i nostri concittadini d’oltre Atlantico conservano gelosamente i nostri elementi culturali comuni, uno per tutti: il culto per San Silverio e intorno a questa suggestiva figura manifestano sempre di più la loro coesione e l’attaccamento alle tradizioni della loro terra di origine, Ponza.

Tuttavia una mano per chiarirci meglio le idee sulla convivenza civile, ce la può dare la Serie: A Scuola di Politica, come viene evidenziato in Lezioni di politica (2). L’identità personale e nazionale.

Volgendo lo sguardo al passato, Guido Del Gizzo ci propone l’11 settembre cileno, quando in quel paese sudamericano si migrò dalla democrazia di Salvador Allende alla dittatura di Augusto Pinochet. Sullo stesso tema, sul versante cinefilo, segnaliamo l’articolo di Gianni Sarro, l’11 settembre ’73, il golpe in Cile.

Un11 settembre ben diverso ci viene proposto da Gabriele Romagnoli, il quale ci consiglia una rivisitazione del film Il Dottor Stranamore, di Stanley Kubrick (1964).

Si lottò per migrare dalla dittatura alla democrazia anche a Roma, dopo l’8 settembre 1943: Lezione itinerante di Davide Conti sulla resistenza romana.

E non si smette mai di lottare contro la gratuita violenza fisica, in primo luogo contro quella che si verifica ai danni di donne e minori; Willy, una storia di ragazzi, un testo che andrebbe letto e approfondito in tutte le scuole italiane e non solo.

Un’altra storia di ragazzi ci viene proposta daLorenza Del Tosto, presentando il film La Sociedad de la Nieve: un aereo che si schianta sulle Ande, con a bordo anche un gruppo di giovani che riesce a sopravvivere tra indicibili vicissitudini.

Non c’era migrazione da un partito all’altro a Casamicciola, come ci narra Giuseppe Mazzella di Rurillo in Amarcord ’65: il potere era saldamente nelle mani dei democristiani. Come del resto accadeva anche a Ponza e nella quasi totalità dei comuni del meridione.
Sempre Giuseppe da Ischia con La Piazza vuota, la gente perduta, ci fa conoscere un libro di Franco Iacono, Ischia la mia isola, che innesca le sue personali memorie e un’amara riflessione sul degrado attuale in cui versano diverse importanti strutture come “Il Pio Monte della Misericordia” e alcuni alberghi una volta prestigiosi ed ora chiusi.


Volgendo lo sguardo al futuro, mi chiedo: quale situazione si prospetta per i tanti amici di Casamicciola, costretti a migrare verso altri luoghi, magari nello stesso territorio ischitano, perché le loro case sono definitivamente irrecuperabili?

Anche a Ponza rischiamo di perdere utili strutture pubbliche, che migrano verso il privato, come lamenta Martina, a proposito della saletta parrocchiale della chiesa di Santa Maria.

Da un punto di vista climatico assistiamo alla migrazione del caldo equatoriale verso le nostre latitudini; l’allarme ambientale che riguarda anche il mare è stato lanciato. Ci attende forse un futuro con estati sempre più afose e inverni dominati da tempeste sempre più forti e frequenti? E sull’ambiente e l’ecologia, Serenella Iovine ci propone le opere di Aldo Leopold, l’ecologo dell’anima.

La migrazione, strano a dirsi, interessa anche il sistema di approvvigionamento idrico: le risorse idriche della nostra isola variano col tempo: dalle cisterne degli antichi romani e dei coloni borbonici, si migrò alle bettoline e, dulcis in fundo (speriamo non in cauda venenum) al futuro dissalatore.

Finite le vacanze, anche per i nostri ragazzi di Ponza “si migra” e si torna a scuola, a loro rinnovo i miei cordiali auguri per un proficuo anno scolastico.

Raggiunti i 16.000 articoli, questo sito migra verso traguardi sempre più ambiti e prestigiosi.

Usando un vecchio eufemismo: è passato a miglior vita, registriamo purtroppo la scomparsa di Domenico De Masi, il sociologo del lavoro.

Qui a Ponza, apprendo con tristezza della scomparsa di Brigida Mazzella, sorella dell’assessore comunale Giuseppe, avvenuta venerdì scorso. Ai familiari tutti sentite condoglianze anche da parte della Redazione di Ponza Racconta.

Di ruderi che una volta furono fortificazioni e altro, ci racconta diffusamente Biagio Vitiello: Precisazioni su alcuni ruderi e costruzioni in Ponza, richiamando l’attenzione di tutti sulla necessità di salvaguardare il nostro prezioso patrimonio archeologico. Accorato richiamo più che condivisibile. Evitiamo che questi antichi resti migrino in polvere.

Con questa pressante esortazione, auguro buona domenica a tutti.

***

P.S. – Inserendo l’epicrisi dell’amico Silverio, mi ha lavorato dentro la ricorrenza del migrare, della migrazione… che qualcosa mi ricordava… ce l’avevo proprio sul bordo della memoria… E infine è venuta fuori! Non me ne vorrà Silverio se inserisco l’immagine – geniale e poetica, ma assolutamente incisiva -, del lancio pubblicitario della Nissan Micra in Italia

Nissan Micra K10 (1982). La capostipite della serie. Lanciata in Giappone nel 1982, arrivò in Europa l’anno successivo

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