a cura della Redazione
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Questo abbiamo pubblicato 10 settembre 2018, scritto da Rinaldo Fiore, che purtroppo ci la lasciati qualche anno fa – continua a leggere qui
“Il bombardamento americano dell’8 settembre 1943 scaricò su Frascati 1500 bombe radendola praticamente al suolo.
Perché bombardarono?
Per i soliti motivi caratteristici del nostro Paese, e cioè che proviamo sempre a tenere due piedi in una scarpa… (leggi qui, nell’articolo pubblicato per l’occasione della ricorrenza).
L’armistizio era stato firmato il 3 settembre e il re e il comandante militare non lo comunicarono alla popolazione per le solite incertezze mentali, dettate anche dalla paura dei tedeschi alle cui spalle l’armistizio era stato fatto. E così tacquero, e per cinque giorni tutto filò come prima, con i “soliti” ammazzamenti.
Gli Americani premevano per comunicare l’armistizio alla popolazione mentre i nostri continuavano nell’incertezza, anzi rassicuravano i tedeschi che l’Italia era ancora al loro fianco “fino alla morte”. La solita doppiezza… degli inetti!
A Frascati c’era un comando dei tedeschi, molto importante, con 3000 soldati; gli Americani per convincere della necessità di comunicare l’avvenuto armistizio ripresero a bombardare con forza parecchie città italiane e tra queste la cittadina di Frascati.
Verso le 12 dell’otto settembre del 1943, 130 bombardieri anglo-americani distrussero Frascati e moltissimi civili persero la vita. (…)
Nei giorni scorsi Paola Annibali ci ha inviato la locandina della Commemorazione che si terrà a Frascati, in data odierna:
