di Francesco De Luca
.
Se non è parso chiaro fino ad oggi lo chiarisco apertamente: io non polemizzo con i Ponzesi. Piuttosto che dividermi preferisco zittirmi. E questo perché penso che noi Ponzesi ci sentiamo costituzionalmente in urto fra di noi e, pertanto, non alimento dinamiche di frazionamento ulteriore.
Il che forse illumina perché talvolta, anche se chiamato in causa personalmente, non rispondo. La mia opinione la espongo in articoli in cui manifesto argomenti, ma non entro in polemica con i Ponzesi.
Questa premessa serve per portare l’attenzione su un problema che a me appare evidente: il cambiamento del sito.
L’ho detto tempo fa e ho ricevuto critiche. Tutte giuste, perché ognuno interpreta gli scritti come sa e vuole. A me premeva evidenziare il bisogno di un maggiore impegno da parte di coloro che hanno a cuore il Sito. Anzitutto il mio, che del Sito ho fatto una cura salutare. Era l’appello all’impegno a dover essere amplificato, e invece è stato dato risalto ad altro. Va ugualmente bene. Con l’età sono giunto alla conclusione logica che la ragione è di tutti, e che pertanto, scrivere per ottenere ragione sia sciocco (ma anche questa affermazione è relativa).
Ribadisco il concetto: il Sito sta cambiando. A me va in modo eccellente. Sono amante del ricordo ma non fanatico e soprattutto non nostalgico. O meglio: la nostalgia mi piace, mi fa bene e me la godo, ma non anelo al tempo ch’essa declama.
Il Sito ha ampiamente esaudito le finalità per cui è nato, è stato scritto. Se qualcuno così giudica, la cosa vale per lui, non per me. Che continuo sulla scia fin qui tracciata. E tuttavia penso che il cambiamento sia salutare, e che ad esso bisogni contribuire con intelligenza.
Va tutto bene allora? Rispondo: quello che non va non lo degno di nota, e lo lascio scorrere via.
Trovo provvidenziale la presenza del Sito in questo momento storico di turbamento per la compattezza del nucleo residenziale ponzese. Il Sito, in qualche modo, compatta e fa scorrere un flusso di identità.
Avrebbe bisogno di un apporto più numeroso di collaboratori, e l’invito è caloroso.
Non so prevedere e non pre-vedo gli sviluppi futuri. Mi accontento e sono soddisfatto. Rimane un dubbio: è cambiato… in che senso? Ciascuno dica la sua.
Dopo questo che può considerarsi quale ‘premessa’ passo all’analisi degli articoli della settimana or ora passata.
Analisi… no, non sono in grado di entrare nello specifico di tutti gli articoli. Mi limito a presentarli come so fare.
E allora, come non ringraziare Sandro per le due canzoni accompagnatrici della domenica passata (9 luglio). Altro che ‘canzonette’, altro che ‘canzoni d’ evasione’. Sono due perle senza tempo.
La danza dei delfini alle isole pontine – “I nostri mari sono popolati da creature magnifiche e straordinarie, devono essere tutelati da una rete efficace di aree marine protette”. Parole sante che cadranno nel nulla in questa tragicommedia politica cui assistiamo.
Del golpe in Cile, per ricordare Dido Sacchettoni – Una pagina di storia che ancora fa male a chi ama la democrazia e biasima la dittatura.
Ponza-Terracina. Cercasi Carloforte disperatamente – Le comunicazioni: sono un problema. A me pare che manifestino un disaccordo fra i proprietari delle navi e le corse e i bisogni dei Ponzesi. Presento la cosa come una opinione personale e invece… si sta decidendo il futuro degli isolani. Spero che le Autorità locali ne abbiano sentore!
Ritorna il teatro alla cisterna romana della Dragonara – Una buona notizia per l’attività culturale dell’ isola.
I rapporti tra le persone alla prova della guerra in Ucraina – Sembra che la guerra in Ucraina non interessi a nessuno. Almeno non a noi.
‘A staggiona – Una foto dell’attuale vita isolana.
La solitudine dei pensieri – Considerazioni preziose.
Dalla stampa, su Ventotene e Ponza – In estate sembra che le isole facciano notizia. Si vorrebbe essere considerati di più nel corso dell’intero anno… ma ci si accontenta.
La scomparsa delle lucciole. Da Pasolini ai tempi nostri – Le lucciole sono diminuite anche a Ponza, per quel tanto che so. Attendiamo risposte scientifiche.
Api Days, venerdì 14 luglio – A Latina si parlerà delle api. Tanto preziose in natura e tanto poco considerate da chi dalla natura trae sostentamento.
Il ritorno di Sang’ ’i Retunne – Uno spirito libero, Giggino. Ritorna a riprendersi il posto nelle faccende ponzesi. Con l’umorismo dissacrante di sempre.
Il silenzio d’a cuntrora – Nei pomeriggi isolani appesantiti dal caldo e dal fermento dell’organizzazione turistica è arduo riuscire a trovare l’agio per i pensieri in solitudine. C’è chi ci prova. Decenni fa era certamente più agevole.
Cantiere Ischia 2030. Legambiente presenta le sue proposte per la ricostruzione dell’isola campana – Ischia, la tormentata. Quante ne ha viste e… quante ne vedrà ancora. Spero, insieme all’amico Giuseppe Mazzella, che non si infiacchisca lo spirito di chi la vuole viva per i suoi abitanti e per i visitatori.
‘O munaciello di Cordella, stasera il debutto al festival ‘I nostri miti’ – Auguro a Francesco Cordella successi oltre quelli già mietuti. All’attore il plauso gli dà la carica. A noi Ponzesi piace ricordare che è cresciuto in mezzo a noi. Insieme a ‘u munaciello e ‘a janara.
Quattro serate di luglio tra storia e mare – Il Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane dà il meglio di sé presentando gli ultimi elaborati della ricerca. Un plauso grande.
Miracolo in alto mare. Una storia vera – Un racconto ambientato nella nostra comunità.
Dalla stampa su Ponza. I rifiuti di Palmarola e i controlli della Guardia di Finanza sui noleggi con skipper in nero – Più controlli… è un appello senza speranza. Noi Ponzesi chiediamo i controlli sempre, per tutto l’anno… perché il fatto d’essere un’isola … lontana dal continente… non significa lontano dalla legalità.
Etica e estetica del tagliaerba – La coltura della terra è vicina, quasi sempre, alla saggezza. Sandro mi appare prossimo a questo stato. Ne vedremo i benefici anche noi, lettori di Ponza-racconta.
A Unomattina Estate un servizio sui fari sentinelle dell’anima – Enzo sottolinea la figura del faro nella vita e nella cultura dei Ponzesi. Ancora c’è memoria di tutto questo. Anche se per breve, credo.
Noi siamo i nostri “maestri”– Giuseppe Mazzella di Rurillo da Ischia fa una confessione che è, per me, un decalogo. Sono preziosi questi lampi di pensiero, che la dicono tutta sull’integrità morale della persona che li pubblica.
E’ una ‘epicrisi’ che non aggiunge nulla alla nontà degli articoli. Sapete perché ? Perché sono gli articoli che vanno scelti, letti e valutati. Il Sito ne è un raccoglitore ed espositore.
Buona lettura!