Canzoni

Una canzone per la domenica (255). L’amore, secondo Ivano Fossati

di Sandro Russo

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Buffe (e significative) le ricorrenze delle parole. Quando già avevo deciso il titolo per la canzone di questa settimana “L’amore secondo Ivano Fossati” sono andato a cercare nel sito eventuali cose sue – e ce n’erano… oh se ce n’erano! – ma la sorpresa è stata il titolo: Il tempo secondo Ivano Fossati (era la canzone della domenica n° 64).

Mi sono chiesto se c’era un motivo. Siii, penso che siano queste canzoni definitive, totali, racchiudono un mondo. Dicono tutto quel che c’è da sapere. Sul tempo appunto… O sull’amore.
Scrivevo allora (ottobre 2019) che ero indeciso tra due canzoni da presentare, e avevo scelto quella che conteneva le immagini più belle, evocative, da un film molto amato (Una giornata particolare, di Scola).

È venuto ora spontaneamente, senza forzature, il tempo – mò ’nce vô! – di parlare dell’amore (secondo Fossati)

Ivano Fossati Dal Vivo, Volume 2: Carte da Decifrare (1993) – video di Wertheimer (lo stesso autore del video presentato 4 anni fa; anche questa è una ricorrenza!); le immagini sono dal film “Le notti bianche”, di Luchino Visconti, con Marcello Mastroianni, Maria Schell e Clara Calamai, 1957, tratto dall’omonimo racconto di Fëdor Dostoevskij

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L’amore è tutto carte da decifrare
e lunghe notti e giorni per imparare
Io se avessi una penna ti scriverei
Se avessi più fantasia ti disegnerei
su fogli di cristallo da frantumare

E guai se avessi un coltello per tagliare
Ma se avessi più giudizio non lo negherei
che se avessi casa ti riceverei
che se facesse pioggia ti riparerei
che se facesse ombra ti ci nasconderei

Se fossi un vero viaggiatore t’avrei già incontrata
e ad ogni nuovo incrocio mille volte salutata
Se fossi un guardiano ti guarderei
Se fossi un cacciatore non ti caccerei
Se fossi un sacerdote come un’orazione
con la lingua tra i denti ti pronuncerei
Se fossi un sacerdote come un salmo segreto
con le mani sulla bocca ti canterei

Se avessi braccia migliori ti costringerei
Se avessi labbra migliori ti abbatterei
Se avessi buona la bocca ti parlerei
Se avessi buone le parole ti fermerei
Ad un angolo di strada io ti fermerei
Ad una croce qualunque ti inchioderei

E invece come un ladro come un assassino
Vengo di giorno ad accostare il tuo cammino
Per rubarti il passo, il passo e la figura
E amarti di notte quando il sonno dura
E amarti per ore, ore, ore
E ucciderti all’alba di altro amore
E amarti per ore, ore, ore
E ucciderti all’alba di altro amore

Perché l’amore è carte da decifrare
E lunghe notti e giorni da calcolare
Se l’amore è tutto segni da indovinare

Perdona
Se non ho avuto il tempo di imparare
Se io non ho avuto il tempo
di imparare.

***

Mi rendo conto che anche stavolta la canzone cui pensavo quattro anni fa è rimasta indietro. È un vero peccato, ma in questi tempi di scialo a cui YouTube ci ha viziati, nulla vieta di presentare anch’essa.
Eccola: La costruzione di un amore (1978) (nel bel video proposto da Umberto Rapelli).

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