Ambiente e Natura

Un appello

di Francesco De Luca

 

Ieri, martedì, stavo bighellonando per Corso Umberto. Era intorno alle 12 e sento una voce:” De Luca? De Luca?”. Mi fermo, mi guardo intorno: c’erano alcuni turisti e, un po’ raccolto, all’altezza dell’ hotel Mari, un gruppo di persone. Il classico ‘gruppo’: emiliani, lombardi, abruzzesi, con un capo-gruppo. Da lì una persona mi saluta con la mano e si avvicina. Metto a fuoco e… corporatura inspessita, testa calva, ma il viso era quello di un collega conosciuto a Roma nell’espletazione del concorso a direttore didattico. Gli vado incontro, ci abbracciamo. “De Luca… quanto tempo è passato…”. Lui è Soderini di Mantova. Conosciuto, fraternizzato e più visto. Nei primi anni un augurio a Natale e poinull’altro.

Col gruppo stanno all’hotel Bellavista. Ieri hanno preso la barca per il giro dell’isola ma sono incappati nella pioggia. Delusi, sono rientrati. Oggi il tempo li favorirà. Stanno andando sul Monte Guardia, poi scenderanno al Pizzicato, si fermeranno alle cantine Migliaccio e, nel pomeriggio, vedranno il Centro storico. “Vuoi venire con noi ?” – mi chiede. Ci rifletto su. La compagnia è di coetanei. Tutti camminatori, con bastone e scarpe adatte. Con Soderini potrò parlare di un mondo, quello della scuola, che abbiamo lasciato con rimpianto, anche se le voci degli insegnanti oggi lamentano un cambiamento di atmosfera, deleterio per ogni iniziativa dettata dallo spirito innovativo.
Parliamo, lamentandoci del sopravvento della burocrazia sull’autonomia didattica, della preponderanza del legale sul pedagogico, del formalismo dell’ istruzione sulla formazione.

La via è quella che sale sugli Scotti. Il paese nel suo aspetto interno, di paese di mare, si va palesando. Fino al bivio Monte Guardia – Fieno.
Il sentiero per Monte Guardia è reso aspro dai rovi che infestano, e dai cardi. Bisogna zigzagare fra i rami pungenti e pure scansare le deiezioni dei cani. Tante ‘cacate’ da evitare.

Per cui un appello.
Mando un appello a chi ha qualche potere, di pulire il sentiero che porta alla Guardia. E’ un itinerario naturalistico e paesaggistico di non poco conto.
Non devo essere io a lodare il paesaggio. Mi sembra banale sottolineare che quello che Ponza può offrire, al di fuori delle bellezze balneari, passa pure per quel sentiero. Che però non ci fa fare bella figura.

L’amico Soderini non ha mosso una critica e la passeggiata è stata apprezzata, ma se c’è la possibilità di renderla più godibile, che si faccia

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