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Il riferimento è ai tre articoli precedenti sull’argomento rispettivamente di Franco De Luca, di Sandro Russo e di Rosanna Conte
Penso che Franco sostanzialmente non abbia affatto denigrato o sminuito il lavoro svolto né dalla redazione né dai collaboratori (quelli più o meno costanti) né da quelli che ogni tanto si sono affacciati nel sito, quanto abbia voluto dare una “scossa”. Credo che il sito, partito come testimonianza di memorie ponzesi si sia poi aperto ad ampio raggio ad ogni evento.
Questo perché, forse per la prima parte (i ricordi), si aspettava una crescente partecipazione: prima da parte nostra, nati appena dopo la guerra e poi mano a mano da quelli delle generazioni successive; così da avere un quadro dell’evoluzione (o involuzione, a seconda del punto di vista) dell’Isola sia dell’ambiente sia dal punto di vista sociale.
Ma forse dopo un po’ la redazione, avendo visto che il quadro “nostalgico/storico” si esauriva per la non molta partecipazione di coloro che scrivevano (più o meno sempre gli stessi) ed anche tentando di sollecitare un maggiore interesse nell’affrontare altri temi più di attualità, abbia deciso di aprire il ventaglio degli argomenti.
Tutti, proprio tutti avrebbero potuto e, volendo, dovuto “approfittare e/o profittare (trarre profitto)” di questa “opportunità” per esprimere consensi e dissensi e/o nuove idee. Un po’ come quando si parla in una cerchia ristretta. Sicuramente l’argomento trattato avrebbe stimolato alcuni, suscitando interesse o anche avrebbe fatto arricciare il naso ad altri, perché così deve essere; tuttavia, a ben pensare, anche questi ultimi, erano stati stimolati, per l’appunto, ad… arricciare il naso. Perché nulla si ottiene senza confronto. In ogni campo dal più piccolo, quello familiare, a quello politico, a quello delle scoperte: ci si confronta, si discute e poi si viene e capo di qualcosa o di nulla. Della serie: non tutte le ciambelle possono uscire col buco ed io aggiungo…che ognuno vorrebbe! La bacchetta magica, infatti, ce l’hanno soltanto le fate!
Penso che qualcosa in tutti questi anni si sia ottenuto. Forse meno delle aspettative, ma meglio di niente. Se non altro si è divulgato il senso di malessere (penso ai “pariolini”), si son tentante (molte) nuove strade.
Quanti sono venuti a conoscenza dal sito dei “ risvolti” della storia ponzese? E anche di tante altre cose che non avrebbe mai saputo?
Qualcuno forse si è guardato intorno ed ha notato qualche cambiamento. L’avrebbe potuto de-scrivere!? Non lo ha fatto. Non importa. Qualcun altro ha dato l’input. Il problema è che l’uomo difficilmente riesce sa apprezzare e misurare il presente. Tutto scorre e pare che non ci facciamo caso, salvo poi guardarsi indietro e fare un salto nel tempo. Un po’ come quando si vede una persona che si è vista nascere e poi, all’improvviso, la troviamo adulta.
Pertanto non penso che la poca partecipazione nell’affrontare argomenti che riguardano l’Isola (per il numero di quelli che esprimono le loro idee) sia colpa della redazione o del sito in sé.
Da cosa dipende?
Non so. In fondo, in fondo, penso che una delle ragioni, purtroppo, sia una sorta di rassegnazione – il ch’amma fa’!? o che ce putimm’ fa1? – che è il peggiore dei mali perché a lungo andare si diviene abulici e ciò, nel XXI secolo, è, secondo me, inaccettabile, soprattutto da parte di chi cammina o incomincia ad incamminarsi verso il futuro! Sono convinto che molte delle idee proposte e discusse nel sito gli serviranno! Sono ottimista. Niente viene seminato invano nel campo e nel modo di vedere di…
Pasquale
Immagine di copertina. Seminatore al tramonto è un dipinto del pittore olandese Vincent van Gogh, realizzato nel 1888 e conservato al Museo Kröller-Müller di Otterlo (Paesi Bassi)